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Europa e San Marino Stessa anima cristiana

da Redazione

Intervista a Magdi Cristiano Allam, nei giorni scorsi in Romagna per presentare “Io amo Rimini”. L’Europarlamentare: “Monsignor Luigi Negri è un amico: è una delle persone con cui mi sento più in sintonia”.

di Alessandro Carli

 

Mette al centro la famiglia – secondo le radici più profonde della cristianità – “Io amo l’Italia”, il movimento politico fondato da Magdi Cristiano Allam. A latere della presentazione della declinazione riminese del partito (“Io amo Rimini”), il Presidente ci ha concesso un’intervista.

 

Dopo oltre 60 anni di amministrazione di sinistra senza troppi singhiozzi, qual è lo stato dell’arte della politica riminese?

 

“Rimini necessita di un cambiamento qualitativo. Vogliamo mettere fine al consociativismo che regna, con un centrosinistra che domina incontrastati da decenni e con un centrodestra che ha scelto di non vincere per ottenere in cambio poltrone e robuste fette di potere. ‘Io amo Rimini’ vuole mettere in primo piano il rispetto di valori non negoziabili e la certezza delle regole. Su questa base valoriale e identitaria per la collettività vogliamo dire ‘basta’ al consociativismo. Occorre, in estrema sintesi, lavorare per un cambiamento profondo del modo di amministrare la città”.

 

Il modello turistico riminese è ancora competitivo?

 

“La città deve valorizzare le specificità economiche del territorio, creando un nuovo modello di economia sociale e, in senso lato, anche di turismo. Il libero imprenditore deve essere il protagonista dello sviluppo”.

 

Cosa significa ‘mettere al centro la famiglia’?

 

“In politica si sta laicamente. ‘Io amo l’Italia’ non è un partito religioso ma di ispirazione cristiana. Il nostro programma è costruito sul valore della famiglia. Rimini è una città di mare, non di sabbia. E nemmeno di cemento. All’interno della parola ‘famiglia’ trovano disposizione e attenzione temi quali i giovani e il mondo del lavoro, l’assistenza agli anziani, la sicurezza, la viabilità e l’ambiente. Rimini ha un’anima medievale, storica, di assoluto rilievo. che deve essere riscoperta”.

 

I cittadini lamentano una bilancia poco equa per quel che concerne il rispetto delle leggi…

 

“Le regole devono essere applicate per tutti: autoctoni e immigrati. Il nostro movimento ha, tra le priorità, anche la creazione di un piano sociale definito. Rimini è un caso emblematico di buonismo: elargisce libertà senza chiedere regole. Per decenni ci si è limitati a chiedere diritti e libertà. Ora è giunto il momento stabilire doveri e regole. Gli immigrati devono conoscere la lingua e la cultura italiana. Obbligatoriamente e non in maniera facoltativa”.

 

Qual è la sua posizione sulla costruzione di nuove moschee?

 

“Ci vuole chiarezza. L’integrazione è un diritto e un dovere. Attraverso parametri valutari, è importante capire cosa succede dentro i luoghi di culto religioso. Mi spiego: all’interno delle moschee vengono effettuati i lavaggi di cervello per creare nuovi terroristi islamici oppure no? E’ importante che nei luoghi di preghiera islamici si parli la lingua italiana. Le moschee non devono essere imposte alle persone. Ogni nuovo edificio deve essere oggetto di un referendum ad hoc: un modo democratico che permette ai cittadini di esprimersi sul quesito”.

 

Amerebbe la Repubblica di San Marino?

 

“Il Titano è uno Stato extraUe, però Monsignor Luigi Negri è uno carissimo amico, uno degli esponenti della Chiesa con cui mi sento più in sintonia: è politicamente scorretto ed esprime – a voce alta e a schiena dritta, senza infingimenti – il suo pensiero. San Marino è una nazione indipendente, al di là della sua ubicazione geografica”.

 

Da Europarlamentare, come vedrebbe un’eventuale entrata del Titano nell’Unione europea?

 

“In Europa deve formarsi un nuovo assetto, che si dissoci dal materialismo e dal consumismo dilagante. Se ci saranno le condizioni per promuovere la Repubblica di San Marino, lo faremo. Anche perché il Titano ha un’anima cristiana marcata. La stessa che batte nel Vecchio Continente”.

 

“Io amo Rimini”

Dopo aver spiegato l’origine del simbolo del partito (“La bandiera italiana con una croce dorata stilizzata è stata disegnata da Giorgio Forattini, un uomo non cattolico”), e la platea a cui vuole rivolgersi (“Vogliamo intercettare tutti coloro che si sono disaffezionati alla politica, siamo aperti alle associazioni, ai movimenti e a tutte quelle persone di buona volontà, desiderose di rompere situazioni che si sono incancrenite a causa di molti decenni di consociativismo”), Magdi Cristiano Allam ha spiegato che il suo movimento politico è pronto per scendere il campo in occasione delle elezioni amministrative di Rimini, in programma nel 2011. “Ci riserviamo di indicare il candidato sindaco che sosterremo nel momenti in cui si chiarirà il quadro politico locale, ancora tumultuoso e mutevole, così come attendiamo lo sviluppo delle vicende nazionali” ha sottolineato l’Europarlamentare. La declinazione locale del movimento sarà gestita da Laura Stacchini (coordinatrice del Comune di Rimini) e Aleardo Maria Cingolani, al quale sarà affidato il timone (e la metafora marinaresca calza a pennello: Cingolani infatti è stato Ammiraglio della Marina Militare italiana, ndr) della Provincia.

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