Home FixingFixing San Marino, ampliamenti aziende: di 19 richieste ne restano 9

San Marino, ampliamenti aziende: di 19 richieste ne restano 9

da Redazione

Il caso Silex, l’impresa operante nel settore dei pannelli isolanti che ha annunciato di abbandonare il Titano perché non ha avuto la possibilità di ampliare i propri spazi in Repubblica, fa tornare prepotentemente di attualità una questione di cui abbiamo già parlato diffusamente in passato. Quella degli ampliamenti richiesti – spesso addirittura per anni – da alcune grandi industrie sammarinesi. La mappa degli ampliamenti chiesti e di quelli già tramontati su Fixing oggi in edicola.

Il caso Silex, l’impresa operante nel settore dei pannelli isolanti che ha annunciato di abbandonare il Titano perché non ha avuto la possibilità di ampliare i propri spazi in Repubblica, andando ad investire oltre 20 milioni di euro in Italia (in Provincia di Forlì-Cesena) fa tornare prepotentemente di attualità una questione di cui Fixing ha già parlato diffusamente in passato. Quella degli ampliamenti richiesti – spesso addirittura per anni – da alcune grandi industrie sammarinesi. (…)

DI 19 RICHIESTE ORA NE RESTANO 10
Fino ad oggi non era dato sapere quante erano le richieste rimaste nel cassetto in passato, e quante di queste sono “sopravvissute” all’inesorabile scorrere del tempo e alla pressione dei mercati, per quante è stata trovata una soluzione alternativa che bypassasse le lungaggini politiche, quante sono le aziende che hanno alzato bandiera bianca.
La Segreteria di Stato all’Industria, in sinergia con la Segreteria al Territorio, al momento dell’approvazione del P.R.G., ha ricontattato chi aveva fatto richiesta, ed ora il quadro è più delineato.
Dalla precedente Legislatura, sono state ereditate 19 richieste di ampliamento da valutare, peraltro non tutte considerate accoglibili. “Quando è stato fatto il punto della situazione dopo l’approvazione del piano particolareggiato di Ca’ Chiavello e Galavotto – spiega a Fixing il Segretario di Stato Marco Arzilli – abbiamo ricontattato le varie imprese, per capire quante di quelle richieste fossero rimaste in piedi”.
Bene. Dieci richieste definite accoglibili sono state valutate negli ultimi due mesi, le rimanenti nove, in un modo o nell’altro, hanno trovato una soluzione. C’è chi ha trovato una soluzione alternativa, mediante accordi tra privati, in altri casi considerabili minori sono state fatte scelte diverse. E poi c’è il caso specifico, quello della Silex: la richiesta di ampliamento era pervenuta al precedente governo nel 2007 e, in mancanza di risposta positiva, l’industria ha pensato, come ampiamente raccontato dai media, di trasferirsi oltre confine, con un ingente investimento. (…)

 

 

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