Un nuovo allarme per l’economia mondiale sta per risuonare dal lontano impero del Dragone: la bolla immobiliare che ha ferito l’economia Usa e quella della Gran Bretagna, con pesanti ripercussioni sul resto del globo, non è niente in confronto con quella che sta per scoppiare in Cina. A sostenerlo, al Financial Times, è Li Daokui, membro del Comitato monetario della Banca centrale cinese.
La bolla immobiliare che ha ferito l’economia Usa e quella della Gran Bretagna è poca cosa rispetto a quello che si prepara in Cina. A dirlo, al Financial Times, Li Daokui, membro del Comitato monetario della Banca centrale cinese.
”I problemi del mercato immobiliare residenziale in Cina sono attualmente molto più grandi di quelli che abbiamo visto nel mercato immobiliare statunitense e britannico prima dello scoppio della crisi finanziaria. Molto più che un problema” spiega l’economista. Una presa di posizione giunta prima che il Consiglio di Stato cinese annunciasse l’intenzione di procedere a una graduale riforma della tassazione sugli immobili, il primo segnale per spegnere l’incendio dei prezzi. Una tassa sulla casa sarà probabilmente imposta, su base sperimentale, a Pechino, Shanghai, Chongqing e Shenzen entro fine giugno. Al momento non esiste una tassa sugli immobili residenziali, mentre esiste una tassazione dell’1,2% calcolata sul 70/90% del valore degli immobili commerciali.