In Italia metà degli affitti sono in nero. A rivelarlo la Guardia di Finanza, la quale ha reso pubblici i dati sui controlli effettuati nel 2009. Maggiormente colpiti da questo fenomeno immigrati, studenti universitari e le famiglie meno abbienti. Secondo il sindacato degli inquilini il 40% dei contratti risultano sconosciuti al fisco.
Sconcertanti i dati sull’evasione nei contratti d’affitto. Nello Stivale il 40% dei contratti, secondo il Suinia, il sindacato di categoria degli inquilini italiani, è in nero e riguarda ben 1,5 milioni di unità abitative. Solo nel 2009 la Guardia di Finanza ha effettuato 2.639 controlli, portando a galla 18 milioni di euro di evasione. La pratica fraudolenta degli affitti in nero, normalmente va a discapito delle persone immigrate, degli studenti universitari e delle famiglie a basso reddito. Non solo le entrate provenienti dall’affitto vengono sottratte al fisco, ma anche le compravendite immobiliari sono nel mirino della GdF. Qui l’evasione accertata dell’imposta di registro è stata di 5,4 milioni di euro. Altri 12,8 milioni sono stati occultati allo Stato nelle locazioni. Il Suinia ha calcolato che in totale ogni anno vengono sottratti al fisco italiano la bellezza di 3,5 miliardi di euro, una mezza finanziaria. Un fenomeno che colpisce trasversalmente l’Italia da nord a sud. Le città in vetta a questa triste classifica sono: Milano, Genova, Roma, Vicenza, Napoli, Salerno, Torino, Varese, Firenze, Venezia, Bari, Caltanissetta, Bologna, Pisa e Catania.
