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La risposta dell’ANIS ai sindacati

da Redazione

Assoindustria spiega che, pur in assenza di rinnovo, ha mantenuto l’impegno di garantire la copertura dell’inflazione aggiornando le tabelle retributive dello 0,765% per il 2009 e dell’1% per il 2010, tenuto conto che l’inflazione media annua registrata nel 2009 è stata pari allo 0,7% e che quella prevista per il 2010 dovrebbe attestarsi tra lo 0,80% e l’1,3%.

In merito alle affermazioni dei sindacati CSdL e CDLS (“Le tabelle retributive targate ANIS sono prive di ogni efficacia perché non riconosciute da un accordo contrattuale”), Assoindustria spiega che, pur in assenza di rinnovo, ha mantenuto l’impegno di garantire la copertura dell’inflazione aggiornando le tabelle retributive dello 0,765% per il 2009 e dell’1% per il 2010, tenuto conto che l’inflazione media annua registrata nel 2009 è stata pari allo 0,7% e che quella prevista per il 2010 dovrebbe attestarsi tra lo 0,80% e l’1,3%. Le ragioni della mancata firma da parte degli industriali dell’accordo tripartito (cui peraltro manca anche quella dell’Associazione Bancaria che ha invece riconosciuto con un altro, responsabile accordo sindacale un aumento dello 0,50 per l’anno 2009) sono state più volte espresse e si legano alla grande preoccupazione per la crisi che ha investito il mondo delle imprese e più in generale il sistema-Paese. Gli obiettivi sono quelli di garantire appunto il potere d’acquisto delle retribuzioni e assicurare un futuro alle nostre aziende e al Paese, prevedendo costi sostenibili per le aziende, anche tenuto conto degli ulteriori oneri di cui dovranno farsi carico per gli ammortizzatori sociali e il sistema previdenziale. Il sindacato evidentemente si preoccupa più di salvare la faccia che i posti di lavoro. Nell’occasione è inoltre emersa in tutta la sua contraddizione la questione dell’erga omnes che porterebbe, ove mal interpretata, a far si che una minoranza s’imponga alla maggioranza delle imprese industriali rappresentate dall’Anis, con tutti gli evidenti rilievi d’incostituzionalità. Proprio in questi giorni l’Anis sta incontrando le massime autorità istituzionali del paese per renderle partecipi delle forti preoccupazione del mondo imprenditoriale in un momento in cui sembrano essere calpestati i valori fondanti la nostra comunità; l’etica, il lavoro, l’impegno e la professionalità di tanti sammarinesi, quella credibilità che è sostanza e ragione di vita stessa del Paese.

c.s. ANIS

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