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Ipotizzabile una produzione di beni sostenibili

da Redazione

Nessuna certezza sulla presenza della Repubblica di San Marino. Antonio Kaulard: “Occasione per tracciare una nuova strategia”.

“Copenhagen è senza nessun dubbio un appuntamento di grande rilievo anche se permangono molti dubbi, a tutt’oggi, sul fatto che si possano prendere decisioni vincolanti. Si parla già di un prossimo appuntamento successivo, in giugno a Bonn, per avere il tempo necessario affinché i paesi che contano possano prendere iniziative importanti in particolare sul clima”. Antonio Kaulard, economista ambientale, che fa parte del coordinamento per l’Agenda 21 a San Marino commenta il prossimo incontro mondiale sul clima in Danimarca. “Rimane comunque una tappa importante per la ricerca di un accordo nell’ambito delle Nazioni Unite. Anche se gli Accordi di Kyoto hanno scadenza nel 2012 (San Marino purtroppo non ha aderito) il meccanismo interno dell’ONU per la sua complessità impone un certo anticipo. Prima che un accordo si traduca concretamente in impegni, in azioni, attività, passa molto tempo. E’ un evento che rimane comunque molto rilevante: la copertura mediatica sarà enorme. C’è una grande attesa. Quei Paesi, quei soggetti che vogliono esprimere una posizione forte sul clima, possono prendersi la scena su un palcoscenico tanto prestigioso e fare la loro parte: come l’UE, alcuni paesi europei, certamente non l’Italia, per tutto quello che non ha fatto sul clima”. San Marino a Copenhagen? “Per San Marino, se sarà presente una delegazione, potrebbe essere l’occasione per tracciare un nuovo corso e far conoscere una strategia che finora è mancata. Non solo sul clima, ma anche economica. Cioè, indicazioni rilevanti su quello che il sistema economico sammarinese, potrebbe diventare da questo dicembre per i prossimi 10 anni. Sarebbe veramente l’occasione da cogliere se i nostri governanti saranno capaci di farlo”. “Lo spunto è naturalmente quello della green economy. Non solo sul piano dell’energia, sarebbe riduttivo per la nostra realtà, anche se rilevante in funzione dell’uso di fonti alternative, ma proprio come approccio generale. Penso alla produzione di una serie di prodotti di grande consumo pensati in una chiave sostenibile. E’ ipotizzabile una settore manifatturiero, capace di produrre beni che la domanda è capace di cogliere. Le ricerche ci dicono che il consumatore è più avanti dello stesso produttore. C’è una forte capacità d’acquisto di beni sostenibili. Alcuni esempi: il cellulare dotato di batteria ricaricabile con il pannellino fotovoltaico incorporato, misuratori di consumo energetico per la casa,, elettrodomestici di classe a-a+. Il concetto fondamentale della green economy non è quello che si spende di più, si spende meglio utilizzando le stesse risorse e facendo del bene all’ambiente e alle proprie tasche”. Agenda 21: “E’ bene chiarire che noi siamo un coordinamento per l’Agenda 21 a San Marino. Siamo una serie soggetti e associazioni sul territorio che promuovono, sensibilizzano l’avvio di questa iniziativa sul Titano. Questo processo deve essere ancora accolto e lanciato dal Governo. La più recente delle nostre iniziative è stata il Forum sul turismo sostenibile: la ricerca di una metodologia per sviluppare questo settore tenendo bene a mente il valore aggiunto della sostenibilità. Una serie di azioni sui portatori di interesse come gli albergatori, i commercianti, amministratori, Dall’altra parte, ci sono eventi come Ecomercatale, che cercano di sensibilizzare più in generale la popolazione su quelle che sono le tecnologie sostenibili. “Nei prossimi mesi cercheremo di far partire una serie di iniziative lavorando fianco a fianco delle Giunte di Castello: vogliamo arrivare direttamente alla gente. Siamo convinti che una sempre maggiore attenzione della politica all’Agenda 21 ci sarà quando riusciremo a produrre un grande consenso”.

Saverio Mercadante

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