Si chiama T-Holding il progetto della Piccola Industria di Confindustria per aggredire la crisi, dove ‘T’ sta per tutela dei patrimoni industriali, finanziari e occupazionali.
T- Holding. E’ il nome del progetto della Piccola Industria di Confindustria per aggredire la crisi. T sta per tutela dei patrimoni imprenditoriali, industriali, finanziari e occupazionali. Per Confindustria con la nascita della T-Holding si possono salvare il 90% dei fatturati aggregati del 2009, il 60% degli occupati, i crediti bancari in sofferenza (almeno il 60%), i crediti dei rifornitori (almeno il 60%), l’indotto, mantenendolo al livello attuale e il gettito fiscale. Quattro pilastri reggono la casa T-Holding. Nel primo l’imprenditore conferisce la proprietà della sua azienda alla holding e ne diventa socio, tutelando il valore patrimoniale e liberandosi delle garanzie personali. Nel secondo sarà attivato un fondo a capitale pubblico-privato con 2 miliardi di euro di disponibilità che investe solo ed esclusivamente in queste operazioni di aggregazioni tra piccole e medie imprese. Terza fase: la Holding quindi può contare sulle agevolazioni fiscali previste dalla norma sulle aggregazioni. Prevede la rivalutazione gratuita senza tetti dei cespiti dell’azienda che nasce da aggregazione, e, sul bonus patrimonializzazione che va rafforzato, raddoppiando il coefficiente del 3% e paragonando l’agevolazione almeno a tutto il 2010. Infine la Holding ha accesso diretto al fondo di garanzia centrale e le banche hanno un trattamento fiscale agevolato sulle eventuali partecipazioni al capitale delle T-Holding. Il progetto sarà a costo zero.
