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La conoscenza è sempre un grande avvenimento

da Redazione

In attesa del taglio del nastro – il 23 agosto – il Meeting di Rimini quest’anno si presenta con il video dello spettacolo inaugurale (http://www.youtube.com/meetingdirimini), il “Miguel Mañara” di Oscar Milosz.

In attesa del taglio del nastro – il 23 agosto – il Meeting di Rimini quest’anno si presenta con il video dello spettacolo inaugurale (http://www.youtube.com/meetingdirimini), il “Miguel Mañara” di Oscar Milosz, interpretato dall’attore Gigio Alberti (nella foto), con la regia di Otello Cenci, musiche originali di Roberto Andreoni e Marina Valmaggi e opere pittoriche di Franco Vignazia. La kermesse riminese – che terminerà il 29 agosto – oltre a mantenere il suo alto profilo di riflessioni sui temi dell’uomo, anche quest’anno propone un grappolo di interessanti mostre. Il Padiglione A3 accoglierà “Da Costantino a San Paolo. La nascita della basilica cristiana”, un evento che mette in evidenza l’inizio del grande fenomeno delle basiliche cristiane a Roma, Milano e Aquileia, a partire dalle più antiche testimonianze che, secondo ricerche in corso, potrebbero addirittura appartenere alla fine del terzo secolo o all’epoca di Massenzio. Il tema appare di straordinario fascino sia sul piano monumentale-architettonico per la varietà degli esempi, sia sul piano della “vita” stessa e della liturgia che ruotano intorno ai complessi basilicali medesimi. La ricostruzione di una delle pareti in opus sectile dell’Aula ostiense di Porta Marina è il fulcro di una seconda sezione della mostra dove la presentazione del piccolo ma sontuoso complesso diviene uno dei punti salienti dell’intero percorso per la presenza di una delle prime immagini di Cristo in vesti di sapiente desunta dalla tradizione dei filosofi greci.

Pieno Quattrocento, tra Firenze e Arezzo. Masaccio saliva sui ponteggi della cappella Brancacci a immedesimarsi, attraverso la pittura, nei gesti e nei passi di San Pietro al seguito di Cristo; meno di vent’anni dopo Beato Angelico, sempre per immagini, rinnovava ai suoi confratelli l’attrattiva dell’affezione a Cristo nelle celle e nei luoghi comuni del convento fiorentino di San Marco; da ultimo, varcata la metà del secolo, in San Francesco ad Arezzo, Piero della Francesca raccontava con evidenza spettacolare i fatti salienti della Leggenda della Croce, facendone monito perché la cristianità non trascurasse l’oriente e Gerusalemme. E’ “L’avventura della conoscenza nella pittura di Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca”, visitabile nel Padiglione C5 per tutta la durata del Meeting. Spazio anche a “Sant’Agostino. Si conosce solo ciò che si ama” (Padiglione A5): il percorso sarà corredato di allestimenti suggestivi e multimediali, con scenografie create per l’ascolto di Agostino “dal vivo”. Saranno esposti manoscritti antichi scelti dall’immensa produzione letteraria del vescovo di Ippona.
“Nulla va perduto. L’esperienza di Pavel Florenskij”, invece si articola nelle tre fasi principali della sua vita: la formazione, che lo vede abbandonare l’agnosticismo spinto dall’osservazione della natura, per approdare alla fede e addirittura al sacerdozio. Il lavoro, che occupa gli anni centrali e vede fiorire le sue potenti sintesi culturali. E da ultimo il martirio, che lo vede al confino, poi in lager, ma sempre immerso nel lavoro di ricerca e riflessione; fino al giorno in cui viene mandato alla fucilazione.
FIXING N.30 – venerdì 31 luglio 2009

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