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San Marino, SMaC fiscale: chiesto lo slittamento al 2016

da Redazione

Gli operatori economici e l’USC: “Non saremo pronti per l’1° ottobre”. ANIS chiede per le imprese “una semplificazione burocratica”.

 

di Alessandro Carli

 

Doveva essere un incontro finalizzato all’illustrazione del nuovo applicativo per la scelta degli strumenti per la dichiarazione di trasmissione ricavi (ADTR) e per la dimostrazione del funzionamento del POS fiscale e del Portale SMaC, quello organizzato lo scorsa settimana dalla segreteria di Stato Finanze e Bilancio, ma alla fine si è rivelato uno “scontro” – verbale, chiaramente, ma molto acceso – tra gli operatori economici e alle associazioni economiche e professionali di San Marino e il nuovo sistema.

E le affermazione del Presidente dell’USC Carlo Lonfernini davanti alla numerosissima platea della Sala Montelupo di Domagnano (“Come associazione chiederemo di spostare dal 1° ottobre 2014 al 1° gennaio 2016 l’entrata in vigore del nuovo sistema”) hanno sottolineato la posizione dei commercianti, accolte con grande applausi dall’auditorium.

 

LE PERPLESSITÀ DEGLI OPERATORI


Ampio spazio è stato dato alle domande e ai dubbi degli operatori economici del territorio, che non hanno esitato a esporre pubblicamente le proprie idee. La SMaC era nata nel 2008 per sostenere i consumi e oggi è stata riconvertita in strumento di verifica fiscale. Vista la non completa alfabetizzazione informatica e la non totale copertura della Rete, c’è chi ha chiesto se non fosse stato più semplice l’emissione di uno scontino fiscale. Domande – evase poi senza problemi – sui flussi dati nel periodo delle festività natalizie (“Non ci saranno difficoltà” ha assicurato la segreteria), sulla velocità di trasmissione dei ricavi (via POS si parla di 3 o 4 secondi, che diventano circa 15-20 se si utilizza il portale) e sui costi del servizio, ovvero canone per la gestione (12,50 euro al mese, così suddivisi: 10 euro a carico delle banche e 2,50 euro a carico degli operatori. Piccolo problema e non da poco, gli istituti bancari hanno detto che dal 31/12 questa spesa non sarà più sostenibile), costo consegna e attivazione (45-50 euro), licenza POS (35 euro). Tre i POS disponibili: quello fisso e standard che funziona con la rete del telefono, quello senza fili e quello con connessione GPS. I prezzi non sono gli stessi: quest’ultimo costa di più.

 

IL PORTALE DELLA PA


In attesa di nuovi sviluppi “politici”, l’incontro ha spiegato le istruzioni per l’attivazione della registrazione telematica dei pagamenti. Ecco, passo per passo, il percorso. Dopo aver ricordato che gli operatori che già aderiscono al circuito SMaC scontistiche non devono al momento effettuare alcuna formalità (sarà approntata entro il 15 settembre un’apposita funzione per modificare e/o integrare lo stato di adesione), seguiamo con attenzione l’iter. Una volta entrati nel portare della Pubblica amministrazione (https://www.pa.sm/) si può scaricare, in formato pdf, la procedura. Il primo passo trattala verifica della richiesta della registrazione dei ricavi. La procedura telematica è rivolta esclusivamente agli operatori economici che cedono beni o prestano servizi nei confronti di soggetti privati non operatori economici. Per la registrazione dei ricavi sarà necessario inserire i dati dell’operatore economico: l’operatore (un dichiarante può avere deleghe di più operatori economici), la ragione sociale e la sede operativa (un COE più avere più sedi). Obbligatoria è la mail, che è acquisita direttamente dal registro operatori economici (OPEC), e il settore di vendita, che consente di individuare con precisione la “voce” delle vendite (può essere diversa per ogni strumento di certificazione dei ricavi).

 

LE RIFLESSIONI DELL’ANIS


Premettiamo che mentre andiamo in stampa (il 10 settembre), in via del tutto ufficiosa, San Marino Fixing è venuto a conoscenza che la scadenza del 1° ottobre verrà posticipata al 1° gennaio 2015.

Gli Industriali nel frattempo seguono con particolare attenzione l’evoluzione dell’applicativo. ANIS chiede “una semplificazione per le imprese e non un ulteriore aggravio. Le aziende in contabilità ordinaria lavorano tutte attraverso fattura, un documento di contabilità”. L’associazione capisce “il passo in avanti che vuole effettuare la fiscalità di San Marino” ma chiede “di non alimentare la burocrazia” e di operare “senza troppe operazioni e costi aggiuntivi per gli operatori”.

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