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San Marino, rifiuti: aumentano i quantitativi esportabili

da Redazione

Il segretario Matteo Fiorini: “Per le aziende siamo arrivati a 7.520 tonnellate annue”.

 

di Alessandro Carli

 

Programmazione biennale per i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi da transfrontalierare in Italia (con un interessante ritocco verso l’alto per i quantitativi) e la riapertura delle porte del centro di Sogliano sul Rubicone per quel che concerne i Rifiuti solidi urbani. Per la Repubblica di San Marino il 2014 si apre con un paio di novità.

Ma andiamo con ordine. La Segreteria al territorio ha stretto un accordo con l’Emilia-Romagna per il conferimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi prodotti dalle aziende del territorio. “Nell’ambito della rinegoziazione degli accordi con la Regione – esordisce il segretario Matteo Fiorini – abbiamo stabilito una serie di nuove disposizioni. In passato i quantitativi venivano stabiliti ‘sulla carta’ tra i mesi di dicembre e gennaio, e avevano durata annuale. Abbiamo lavorato per avere una pianificazioni a maggior respiro. Con l’Emilia-Romagna abbiamo trovato l’accordo per una visione su due anni: 2014 e 2015. Sono state ascoltate con attenzione le necessità delle imprese del territorio e grazie ai buoni rapporti con la Regione, costruiti nel tempo, abbiamo avuto un sostanziale innalzamento dei quantitativi”. Quantitativi che, grazie all’incremento di 4.420 tonnellate ottenuto in base agli accordi, passeranno da 3.100 tonnellate a 7.520 tonnellate all’anno per il 2014 e il 2015.  

La seconda notizia è che i RSU del Titano, dopo tre mesi di forzata destinazione verso Hera di Ravenna, torneranno in parte a Sogliano sul Rubicone (il secco, quantificato in 8.400 tonnellate annue) e in parte a Imola (l’umido, per un quantitativo all’anno di 5.600 tonnellate).

Intanto i primi camion sono partiti dal Titano verso Imola il 22 gennaio, mentre per Sogliano sul Rubicone hanno riacceso i motori il 27 gennaio.

“In seguito alla circolare ministeriale di ottobre, i RSU di San Marino sono stati spediti a Ravenna. Ci siamo impegnati con la Regione a un piano di gestione dei rifiuti più virtuoso” chiarisce il segretario. Lo Stato si è rimboccato le maniche e ha noleggiato un macchinario alimentato a energia elettrica – posizionato a San Giovanni – che ha permesso di pretrattare i RSU. L’auspicio del segretario al territorio è che, attraverso una promozione e una sensibilizzazione del cosiddetto “porta a porta”, nel giro di un anno e mezzo non ci sia più bisogno di questo macchina. “Il porta a porta verrà esteso a tutto il territorio entro 18 mesi. Nel caso questo macchinario dovesse servirci ancora, dopo un po’ di rate, l’attrezzatura potrà anche essere acquistata con una sorta di riscatto”.

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