Home FixingFixing San Marino, nello zoo dell’informazione tra coccodrilli e bufale

San Marino, nello zoo dell’informazione tra coccodrilli e bufale

da Redazione

Corso di giornalismo di Fixing: Luca Giuliani e Lorenzo Giardi raccontano la loro esperienza. Il lessico “buffo”, la deontologia professionale, l’emozione nel leggere la propria firma.

 

Il percorso offerto da Fixing agli studenti del Liceo Economico delle Scuola Superiori di San Marino è stato molto diverte, pieno di sorprese e di soddisfazioni. Il corso si è tenuto nella sede di Fixing, ogni due venerdì, escluso i festivi, per periodo di tempo che è andato da novembre fino ad inizio aprile.

I nostri “professori” sono stati Loris Pironi e Alessandro Carli, direttore e redattore di San Marino Fixing. Le lezioni si sono suddivise principalmente in due parti.

Nella prima, più teorica, ci hanno insegnato le diverse sfaccettature del giornalismo: dalla fotografia, la padronanza della luce e la giusta inquadratura, alle basi per una buona intervista; dalla terminologia delle vari parti del giornale all’illustrazione delle norme di riferimento italiane del giornalismo come il Codice della Privacy o la Carta di Treviso, protocollo rilasciato dall’ordine dei giornalisti italiano.

In definitiva ci hanno dato un approfondimento a 360 gradi del mestiere.

La seconda parte si è approfondita la riunione di redazione, nella quale si decideva chi scriveva, gli argomenti e le scadenze per la consegna degli articoli.

L’obbiettivo principale è stato principalmente uno: scrivere. Difatti fin da subito ci hanno spiegato che scrivere è l’unico modo per impratichirsi e riuscire a scrivere buoni articoli, che sappiano trasportare e attirare i lettori oltre che a trasmettere la notizia. Abbiamo così iniziato a scrivere articoli sugli argomenti assegnati. Che grande soddisfazione quando pubblicarono un mio articolo sul settimanale: ne fui orgogliosissimo. Inoltre il mio impegno fu premiato non solo con la pubblicazione del mio pezzo, ma anche con la valutazione della mia professoressa di italiano sul mio lavoro. Risultato ottimo (7,5): un incentivo per migliorare sempre di più.

Un’altra parte interessante del corso sono state le uscite. Diverse volte è capitato di fare una camminata per il centro storico per poter immortalare qualche momento con le nostre macchine fotografiche e adempire alle nozioni imparate con il giornalista fotografo Alessandro Carli.

Poi grazie a Fixing siamo riusciti anche ad incontrare Enzo Romeo, famoso giornalista del Vaticano, al talk show di San Marino RTV “Edizione Straordinaria”. Un’occasione unica che alcuni di noi hanno colto al volo, avendo poi la possibilità di fare qualche domanda al diretto interessato, che ha soddisfatto così le proprie curiosità.

In conclusione questo corso mi ha insegnato molto ed è stato meraviglioso come mi abbia trasformato, infatti io non scrivevo mai se non per temi in classe, mentre adesso sono proprio io che mi tiro avanti dicendo “scrivo un articolo”. Se non fosse stato per questo corso non lo avrei mai fatto da solo.

 

Luca Giuliani

 

 

 

E anche quest’anno il corso di giornalismo è terminato. Lo dico con un po’ di dispiacere perché, in fondo, scrivere è sempre un piacere, così come lo è apprendere tante nuove cose su un mondo ricco e variegato come quello del giornalismo. È stato un corso sostanzioso, con lezioni teoriche che non si sono limitate solo ai rudimenti più basilari del mestiere, ma anche ad argomenti più difficili e complessi. Il tutto condito da elementi dal nome strano e simpatico, come l’Elzeviro, che altro non è che un articolo culturale scritto da una grande firma, o il coccodrillo, per celebrare la morte di una persona famosa. Non è mancata neppure una lezione tenuta da Sara Giardi di Titanka dedicata alla tecnologia, alle frontiere del giornalismo, come blog e social network, ed ai dettagli necessari per riuscire ad emergere tra le migliaia o anche i milioni di risultati dei motori di ricerca e degli aggregatori di notizie. E poi c’è stato pure un corso nel corso, con lezioni in piccola parte teoriche, ma soprattutto pratiche, sulla fotografia, le sue tecniche e i suoi segreti principali, con anche qualche passeggiata nel vicino centro storico per catturare qualche angolo nascosto la cui bellezza è poco conosciuta. Ovviamente non è mancata la scrittura vera e propria di articoli spazianti tra gli argomenti più vari: dalla lezione di economia del prof. Zamagni, alla mostra di Eron, passando per la storia del celebre marchio Leica. Poi avere la possibilità di vedere il proprio pezzo pubblicato sul sito web di un quotidiano o, ancora meglio, sull’edizione stampata del giornale è una grossissima soddisfazione, che però non è tutto. Infatti, al di là della soddisfazione e degli strumenti che questo corso mi ha dato per comprendere meglio la realtà che mi circonda, l’aspetto che ho apprezzato più di tutti è che mi ha dato un pretesto per scrivere. Infatti, nonostante sia un’attività che amo svolgere, è sempre più difficile trovare un po’ di tempo da dedicare ad essa, ed anche al precedente approfondimento che sta dietro ad ogni testo scritto, sia giornalistico che di altro tipo.

 

Lorenzo Giardi

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