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San Marino, mercato del Lavoro: il Decreto è passato

da Redazione

Categorie concordi: rimuove gli ostacoli e porta un vero cambiamento culturale. Sindacato diviso: all’USL non dispiace, la Csdl scomunica, la Cdls tace.

 

 

di Loris Pironi

 

Il Decreto Legge sul Mercato del Lavoro, o più precisamente il Decreto Legge ‘Interventi urgenti per la semplificazione e l’efficienza del mercato del lavoro’, è diventato una realtà per San Marino. Quello che per anni non si è riusciti ad ottenere con la concertazione è arrivato tramite un DL, approntato dalla Segreteria di Stato per il Lavoro e, “dopo un confronto serio e approfondito, senza pregiudiziali”, come spiegato a Fixing dal Segretario Francesco Mussoni, approvato dall’esecutivo. Effettivamente concertare non è facile quando una parte si rifiuta di sedersi al tavolo se non per chiedere aumenti anche nel tempo della crisi più grave di sempre. Quella crisi così carogna da non aspettare i comodi delle parti sociali che avrebbero bisogno di tempo per riflettere se un pizzico in più di flessibilità nuoce gravemente ai lavoratori e se quei diritti acquisiti hanno un’origine divina oppure possono prevedere un aggiustamento (non necessariamente sbilanciato dalla parte delle imprese). Qui non ci soffermiamo sui contenuti del provvedimento: lo faremo in maniera approfondita più avanti su Fixing e sul nostro sito www.sanmarinofixing.com. Partiamo dall’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese, non fosse altro che per una questione di tempistica, per il fatto che per prima si è pronunciata ufficialmente – con una nota, subito dopo l’incontro di presentazione del provvedimento – con un giudizio chiaramente favorevole. Del resto la flessibilità, la necessità di una maggiore efficacia del collocamento, la semplificazione normativa sono i cavalli di battaglia dell’ANIS. Nella nota gli industriali evidenziano come le linee guida del provvedimento vengono accolte con grande favore, in quanto l’obiettivo è quello di rimuovere gli ostacoli che oggi si frappongono all’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso il potenziamento di strumenti che già esistono e la rimozione di alcuni fattori di rigidità”. E aggiungono, a titolo esplicativo, come sia “emblematica in particolare la proposta per l’assunzione dei residenti di sostituire il nulla osta con la comunicazione nominativa per la costituzione del rapporto di lavoro”. Con questo provvedimento, prosegue l’ANIS, “l’intenzione è quella di imboccare con decisione la via della semplificazione delle regole e di fare chiarezza sui rapporti giuridici. Nel complesso, al di là dei singoli aspetti che verranno analizzati con attenzione, il DL in questione prova a imprimere un cambiamento in positivo nella cultura del lavoro, introducendo elementi con i quali dare ai lavoratori nuove motivazioni – nel senso di stimolare tra loro una concorrenza positiva tesa al miglioramento delle conoscenze e delle capacità di ciascuno – e all’impresa maggiori possibilità nella fondamentale scelta del profilo professionale più congruo”. Tutte favorevoli le altre organizzazioni dei datori di lavoro. Osla si è pronunciata a favore del Decreto in quanto “contiene interventi innovativi per la soluzione delle importanti problematiche del mercato del lavoro” e vuole “stimolare un nuovo mercato del lavoro per un nuovo modello socioeconomico”. Quindi è arrivato un via libera addirittura quasi entusiastico dell’UNAS: gli artigiani in una nota evidenziano come il testo sia “positivo e rispettoso delle imprese e dei lavoratori” e che si pone come “potenziale strumento di semplificazione”. UNAS inoltre ritiene “interessante ed auspicata da tempo la rivisitazione degli ammortizzatori sociali finalizzata ad un rispetto del lavoratore bilanciato da incentivi proporzionali alla stabilità del rapporto di lavoro, premianti le imprese che creano occupazione o che negli ultimi difficilissimi 24 mesi hanno saputo gestire le difficoltà con atteggiamenti virtuosi e senza ricorrere a cassa integrazione o riduzione di personale”. E poi c’è l’USOT, l’Unione Sammarinese Operatori Turismo, che esprime il proprio apprezzamento per un provvedimento “che mira a semplificare e velocizzare le pratiche di assunzione, chiarifica e regolarizza determinati rapporti di collaborazione, premia le imprese virtuose, rivede la filosofia di fondo degli ammortizzatori sociali e prevede misure per l’inserimento, il reinserimento e la riqualificazione del personale, creando in tal modo nuove prospettive sia ai lavoratori che alle aziende”. Da approfondire ulteriormente, secondo gli operatori turistici, alcune questioni che toccano il settore da vicino, quali “un programma di formazione mirato a migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e alcune specificità del settore turistico-commerciale”. E il sindacato? L’USL plaude alle finalità del provvedimento confermando che la riforma del mercato del lavoro sarà indispensabile per il Paese, “al fine di semplificare e rendere il mercato del lavoro maggiormente efficiente ed efficace, per rafforzare le  garanzie nei confronti di chi lavora e, nel contempo, di chi offre lavoro”. L’USL sostiene che il provvedimento necessiti in alcune delle sue parti di maggiore concertazione ed approfondimento con le parti sociali, ma nel contempo rimarca aspetti positivi quali la revisione della normativa relativa agli ammortizzatori sociali, più volte caldeggiati. Diametralmente opposta invece la posizione della Centrale Sindacale Unitaria, unitaria anche se tra le due federazioni, è cosa nota, ci sono dei distinguo notevoli. Tanto per guardare alle sfumature, la nota in cui vengono lanciati strali sull’esecutivo (“ha impedito il confronto con le parti sociali su una materia di strettissima pertinenza sindacale, trattandosi di un decreto con cui si vanno a modificare molto profondamente le modalità di avviamento al lavoro, con forti ripercussioni sui diritti dei giovani in cerca di lavoro e dei lavoratori colpiti dai licenziamenti, quindi la parte più debole del mondo del lavoro”) porta impressa solo la sigla della Confederazione Sammarinese del Lavoro. E questo è un elemento su cui vale sarebbe il caso di riflettere.

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