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San Marino, Leonardo: un’opportunità grazie al gioco di squadra

da Redazione

Marcella Michelotti (C&VB): “Messa in campo un’operazione di sistema”. Evento in periodo di bassa stagione. Il 20% del budget in comunicazione.

 

di Loris Pironi

 

Non per vantarci. Non per vantarci, ma San Marino Fixing, nell’ormai lontano luglio del 2011, aveva proposto di portare in Repubblica una grande mostra dedicata al genio di Leonardo Da Vinci. Avevamo scritto che “servirebbe Leonardo per far volare il Titano”, auspicando una sinergia virtuosa tra pubblico e privato, un impegno “di sistema” per mettere in campo un evento di grande respiro, nello specifico una mostra – potenzialmente – da decine di migliaia di visitatori. Bene. Oggi possiamo dire che il nostro appello è stato ascoltato. La mostra si farà. Sono infatti già state fissate le date, e i principali passaggi organizzativi sono stati ormai quasi tutti completati. Dal 15 novembre 2013 al 15 marzo 2014 la Repubblica di San Marino ospiterà il genio di Leonardo per un evento che – a prescindere dal successo che si auspica all’iniziativa – già oggi rappresenta una svolta importante, in quanto è la dimostrazione che anche a queste latitudini si riesce a unire le forze per un obiettivo comune. E scusate se è poco. Il Convention & Visitors Bureau di San Marino può essere considerato il capofila di questa operazione. Un’operazione che appunto era stata già proposta nel 2011, per essere lasciata tuttavia cadere nel vuoto, e per la quale c’è stato un ritorno di fiamma questa estate. Un paio di settimane o poco più per tentare di coinvolgere tutti i soggetti bancari, che hanno deciso di mettersi in gioco e risposto affermativamente all’appello, quindi un confronto serrato con diversi membri del Congresso di Stato. E poi il sì definitivo all’idea.

“In effetti – afferma Marcella Michelotti, direttore del C&VB San Marino – già essere riusciti a mettere insieme pubblico e privato e a far decollare un’iniziativa di questa portata rappresenta un bel successo per noi. Al di là degli obiettivi che ci siamo prefissati, ovvero rendere appetibile l’offerta turistico-commerciale della nostra Repubblica in periodo di bassa stagione, questa è un’operazione di sistema che può valere come sorta di progetto pilota, un esempio di un metodo di lavoro che potrà, anzi dovrà, essere replicato anche in futuro. Come Convention & Visitors Bureau abbiamo presentato un prodotto che riteniamo assai valido e tutto il sistema Paese, la politica, le associazioni di categoria, gli operatori, ne hanno colto le potenzialità, decidendo di condividere l’iniziativa. Potenzialità anche in termini di ricaduta occupazionale, diretta e indiretta”.

 

In effetti il prodotto c’è. Le altre mostre a tema leonardesco organizzate dallo studio multimediale milanese Leonardo 3 hanno registrato sempre un successo incredibile.


“Sicuramente la mostra ha un grande appeal. Ma devo dire che questa operazione è potuta andare in porto perché in questi ultimi tempi si sono verificate le condizioni economiche e culturali affinché ciò si potesse verificare. È mutato il contesto della nostra Repubblica. Oggi c’è una maggiore consapevolezza del fatto che questo tipo di eventi per tutto il comparto turistico-commerciale è assai prezioso, che San Marino ha ottime potenzialità. Inoltre c’è anche una maggiore convinzione dell’applicazione positiva di una concreta sinergia tra pubblico e privato.”

 

Come Convention & Visitors Bureau avete spinto parecchio. Una bella scommessa, la vostra.


“Guardi, abbiamo avanzato la proposta ai nostri soci ed è stata accolta da tutti con grande convinzione. Sia i soci pubblici (Segreteria di Stato al Turismo, Usot, Osla, Usc, Camera di Commercio, Anis, Consorzio San Marino 2000, ndr) sia quelli privati. Anche il sistema bancario, una volta presentato il progetto, non ci ha messo molto a decidere di partecipare. Tutti e sei i nostri gruppi bancari, superando forse anche vecchie barriere, sotto l’egida di ABS, hanno deciso di spingere questa iniziativa. E la politica a sua volta ha dato una risposta rapida, con il sostegno delle Segreterie di Stato alle Finanze, alla Cultura e al Turismo. Ora ci aspettiamo risposte importanti, e abbiamo il sentore che queste risposte arriveranno. Del resto il Kursaal, che sarà la sede principale dell’evento, è perfetto non solo per le attività congressuali ma anche per quelle espositive”.

 

Quali sono le prerogative di questa mostra su “Il mondo di Leonardo” a San Marino?


“Si tratta innanzitutto di una mostra multimediale-interattiva che quindi si presta particolarmente bene a essere visitata dai più giovani, quindi scolaresche, dalle elementari in su, e poi famiglie. Il target è in ogni modo un pubblico di alto livello. In mostra ci saranno anteprime mondiali, valorizzate da tecnologie d’avanguardia. Lo studio Leonardo 3 ha una cura estrema fino nei dettagli per valorizzare la grande opera di Leonardo, come scienziato, come inventore e come artista d’eccezione. A San Marino verranno riprodotti tutti i codici (il Codice Atlantico, il Codice del Volo), il trattato sulla pittura, opere importanti. Ci sarà una riproduzione dell’Ultima Cena a grandezza naturale, il leone meccanico che farà bella mostra a Palazzo Pubblico e tanto altro ancora”.

 

Progetto alla mano, avete dedicato una grande attenzione alla comunicazione.


“Parliamo del 20% del budget complessivo, dunque si tratta di un piano di comunicazione particolarmente incisivo. Tra l’altro è prevista una grande attenzione alla promozione su internet, al web marketing e ai social media. Per concludere vorrei fare un appello, a tutti gli imprenditori e a tutti gli operatori dei settori principalmente coinvolti. Questa è una grande occasione per fare sistema, sfruttiamola. Mi rivolgo a chi è potenzialmente interessato a legare la propria immagine all’evento, ma non solo: chiunque può fare la sua parte, promuovendo l’evento attraverso i suoi canali. Perché così si contribuisce concretamente a offrire al mondo un’immagine vera e sana della nostra Repubblica. È un’occasione per dimostrare l’orgoglio dell’appartenenza a questa terra, troppo spesso messa sotto i piedi”.

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