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San Marino, Del Conca: investimento negli Stati Uniti d’America

da Redazione

Sbarcheranno a brevissimo nel Tennessee i 330 container partiti a luglio. Il mercato edilizio statunitense sta mostrando segnali di ripresa.

 

E poi, l’America. Mutuando il finale di un celebre libro di Alessandro Baricco (“Castelli di rabbia”), il Gruppo Del Conca si appresta a sbarcare in Tennessee: a luglio difatti sono partiti, alla volta degli States, 330 container e convogli speciali carichi di alta tecnologia made in Italy (sia pure sviluppata da un gruppo sammarinese). Per l’indotto della ceramica italiana si tratta di un’importante scommessa – valore 30 milioni di dollari – destinata all’allestimento del nuovo stabilimento americano del Gruppo Del Conca. Questi speciali impianti ad elevatissima tecnologia (presse, forni, macchine per la colorazione digitale, ecc) sono indispensabili per la produzione di piastrelle di alta qualità e rappresentano una conferma del valore dell’industria italiana nel mondo. Dopo il lungo viaggio, i container saranno scaricati e a settembre inizieranno i lavori di assemblaggio che occuperanno un centinaio di persone, manodopera specializzata perlopiù italiana. Intanto, il Dipartimento Trasporti dello Stato del Tennessee sta realizzando la strada che conduce allo stabilimento. Si chiamerà “Del Conca Way”, a testimoniare l’attenzione delle Istituzioni per le imprese e per gli investitori esteri.

“Grazie alla nostra grande tradizione nel settore ceramico – racconta il Ceo del Gruppo Del Conca, Enzo Donald Mularoni – la tecnologia italiana è oggi in grado di soddisfare a livello internazionale ogni esigenza operativa e di supportare le aziende con ingegnerie complete per la produzione degli articoli più sofisticati”.

Con un accordo concluso nel dicembre 2012, il Gruppo Del Conca ha acquistato un terreno di 110.000 mq su cui sorgerà lo stabilimento di 30.000 mq e una palazzina uffici, di 1000 mq, dedicata allo showroom e all’amministrazione. I lavori per la costruzione sono iniziati a gennaio e termineranno alla fine di quest’anno e hanno comportato movimento terra per 400.000 m3, 30.000 m3 di calcestruzzo, oltre 1000 tonnellate di acciaio. Anche il piano delle assunzioni, con un primo step di 100 figure professionali, è già partito e l’avvio della produzione, previsto a inizio 2014, consentirà di rispondere in maniera veloce e flessibile agli ordini dei clienti americani, già molto numerosi. Il fatturato globale del Gruppo, 121 milioni di euro, è costituito per il 75% dall’export con una quota molto importante che arriva proprio dagli States. Per quanto riguarda le perfomance del Gruppo Del Conca in USA, si registra nel primo semestre del 2013 un aumento dell’8% rispetto allo stesso semestre dello scorso anno.

A questo si aggiunga che il mercato edilizio statunitense appare in ripresa (il solo mercato del settore ceramico mostra segnali di ripresa con una previsione d’incremento del 10% entro fine anno) e che avere una base là significa ridurre notevolmente tempi e costi per il trasporto; ma soprattutto in America gli investimenti per nuove imprese sono più agevoli che in Italia, da un punto di vista burocratico, fiscale e istituzionale.

Un grosso investimento quello del Gruppo Del Conca giustificato, oltre che dalla volontà di presidiare da vicino le proprie quote di mercato, anche dagli importantissimi segnali positivi che manda il comparto edilizio statunitense. Il principale indicatore per le nuove costruzioni, le cosiddette “Housing Starts”, registra una previsione di aumento del 30% per quest’anno e del 20% per il 2014. Importante l’incremento, dell’11% rispetto al 2012, anche della vendita di case residenziali già esistenti. Il mercato del settore ceramico, in particolare, dimostra segnali netti di ripresa con una previsione d’incremento del 10% entro fine anno.

L’apertura della nuova filiale non avrà un impatto negativo sulla produzione italiana, in termini di ridimensionamento delle attività o del personale.

Nessun pericolo di delocalizzazione poi: l’occupazione nei tre stabilimenti italiani non subirà contraccolpi, sono previsti investimenti interni per 4 milioni di euro e le tecnologie più avanzate (a partire dal sistema brevettato Dal Conca Fast) rimarranno in Italia.

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