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San Marino, CRC: la ricerca corre su due ruote

da Redazione

Il Centro Ricerche Castiglioni, dove “nascono” le motociclette MV Agusta.

Rivale GC

 

 

di Alessandro Carli

 

Ha lo sguardo – anzi: le luci di posizione – verso il futuro, il Centro Ricerche Castiglioni di San Marino, azienda legata al gruppo MV Agusta, “tempio” della tecnologia più avanzata per l’universo delle due ruote: dai suoi laboratori sono “nate” pietre miliari della storia del motociclismo quali la Ducati 916, la MV Agusta F3, la F4, la Brutale e la Rivale (nella foto, il presidente di MV Agusta, Giovanni Castiglioni in sella alla Rivale, al CRC), solo per portare qualche esempio. Nella società di progettazione è impegnato un gruppo di professionisti che si occupa della creazione di nuovi prodotti e della loro realizzazione, partendo dai bozzetti sino ad arrivare all’industrializzazione vera e propria, mentre lo studio e la definizione delle parti speciali è gestita direttamente all’interno dello stabile della sede principale di Varese. Paolo Bianchi, responsabile del Centro Ricerche Castiglioni (il più importante centro di sviluppo motociclistico in tutta Italia, in cui sono nati, fra i tanti progetti, quelli di successo mondiale), ci mette in strada. Perché fare ricerca e innovazione al CRC vuol dire essere ai vertici in scala mondiale. “CRC è all’interno di San Marino dall’aprile del 1993 ed è di proprietà di MV Agusta” esordisce.

Alla genialità di Claudio Castiglioni, fondatore e ispiratore del centro sino all’ultimo giorno della sua esistenza, coadiuvato dalla collaborazione di Massimo Tamburini e del suo staff, è dovuta buona parte della fama artistica dei prodotti dell’azienda varesina, capace di diffondere il design della moto italiana e di farla apprezzare in ogni parte del mondo. Raffinatezza, cura dei dettagli, funzionalità e prestazioni: questi gli ingredienti principali con cui si progettano motociclette in CRC.

“Il Centro Ricerche Castiglioni si occupa di progettazione motociclette – prosegue Paolo Bianchi -. Nel palmares di CRC sono passati una serie di veicoli che hanno segnato la storia del motociclismo. Da due o tre anni, nella famiglia delle tre cilindri, è arrivata anche la Rivale, che va ad affiancare la F3 e la Brutale e arriveranno altri nuovi modelli nei prossimi mesi”. Uno di questi, San Marino Fixing l’ha visto in anteprima: un prototipo innovativo, esteticamente bellissimo, che – se arriverà in produzione – potrebbe, sulla scia delle moto MV Agusta, rivelarsi di grande successo.


Cosa significa fare ricerca?

 

“In CRC partiamo da un foglio bianco. Abbiamo la struttura e soprattutto le persone per arrivare, per portare la moto sulle linee di produzione. Dall’idea iniziale parte tutto il processo per arrivare alla linea di montaggio: i fornitori, i calcoli, i test, i prototipi, lo stile, le idee e le soluzioni che vengono scartate. Il progetto di una motocicletta può durare da 18 a 24 mesi, dipende dalla moto e dal livello di innovazione che la due ruote deve contenere. All’interno di CRC abbiamo tutte le attrezzature per essere quasi completamente autosufficienti nella costruzione dei cosiddetti prototipi che, una volta ultimati, vengono trasferiti a Varese dove, con la collaborazione giornaliera dei nostri colleghi del reparto esperienze, si seguono tutte la fasi dell’evoluzione: il collaudo su strada e su pista”.


Rivale, come F3, è stata molto apprezzata a Eicma.

 

“Si tratta di una moto progettata all’interno di CRC e possiede una serie di contenuti estetici e tecnologici molto interessanti. Ci abbiamo lavorato circa 18 mesi. La moto è nuova sia per le linee che per i contenuti, e nasce dalla piattaforma dei tre cilindri. E’ l’ultima moto ispirata dal Presidente Castiglioni, ed è proprio per questo motivo che in questo progetto abbiamo messo il meglio di noi stessi. L’intenzione era di realizzare non una naked ma nemmeno una motard: la Rivale è una via di mezzo, che riassume moltissimi particolari. Con questo modello vogliamo arrivare a un target di mercato nuovo. Lo stile è molto esclusivo, come per esempio la zona anteriore, in cui i fianchetti chiudono il parafango. Anche il codone posteriore ha un colpo d’occhio interessante. Sul manubrio abbiamo inserito due guida luce sui paramano”.


Anche una rinfrescata ai modelli già in produzione.

 

“Ai nuovo modelli, abbiamo sviluppato un’attività di restyling e miglioramento della famiglia delle quattro cilindri. La F4, nel 2013, uscirà con una serie di contenuti nuovi. Abbiamo difatti lavorato sul rifacimento progettuale di tanti componenti, anche del telaio. F4 RR racchiude le soluzioni ingegneristiche più evolute: piattaforma inerziale con sensore di assetto, posizione di guida ridefinita, ride-by-wire integrale, sospensioni e ammortizzatore di sterzo Ohlins a controllo elettronico e bielle in titanio da GP. L’inedita e completa piattaforma tecnologica di F4 RR è estesa alle versioni F4 R e F4, che condividono anche numerose innovazioni estetiche e funzionali: rimane il concetto storico dei celebri quattro terminali di scarico a canne d’organo, interamente rinnovati, ora più leggeri e sportivi, ai nuovi cerchi ruota forgiati di ultima concezione, che ci hanno permesso un alleggerimento di circa un chilogrammo. Il nuovo spoiler anteriore integrato nel cupolino ospita le DRL (daylight running lights) di ultima generazione che esaltano il design, così come il nuovo fanale posteriore con tecnologia guida luce. L’impianto frenante è ancora più performante. La F4 avrà anche novità grafiche”.


E sulla Brutale?

 

“Brutale è un altro nome storico del gruppo. Nel 2013 avrà una serie di aggiornamenti estetici e tecnici. Sparisce la cilindrata 920 cc. che verrà sostituita dalla 1090 cc. Ci saranno gli elementi luminosi, day running lights. Le razze multiple sono sdoppiate e danno vita a un disegno affascinante e allo stesso tempo efficiente, considerato che il peso della coppia di cerchi è inferiore di circa un chilo e mezzo rispetto a quelli montati sui modelli precedenti. I due nuovi terminali di scarico sovrapposti, un elemento chiave del design, diventano ancora più racing grazie alle estremità rastremate dal taglio trasversale perentorio che ricorda gli scarichi dei dragster americani”.

 

IL PRESIDENTE GIOVANNI CASTIGLIONI

 

“Il CRC è uno degli asset più importanti di MV Agusta, uno dei fiori all’occhiello del made in Italy – racconta a Fixing il Presidente -. Il mercato ci ha premiati: nel 2012, nonostante uno schiacciamento generale (si parla di un -40%, ndr), noi siamo cresciuti del 70-80%, anche grazie ai nuovi modelli, uno su tutti, la Rivale, un mezzo molto versatile, presentata con successo a Eicma 2012. Rivale è una moto diversa, ma che racchiude lo spirito del gruppo MV Agusta”.

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