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San Marino, consigli a chi cerca lavoro. Incontri pubblici per riuscire a cavarsela

da Redazione

“Come Ufficio del Lavoro – spiega Denise Bronzetti, responsabile della Sezione Orientamento – abbiamo deciso di coinvolgere tutte le categorie economiche e le sigle sindacali per una collaborazione volta a far crescere, nel nostro Paese, la cultura del lavoro. È importante infatti riuscire a dare alle persone gli strumenti adatti e l’approccio più giusto per affrontare una fase così delicata come la ricerca di una nuova occupazione”.


Giovedì 20 marzo l’Ufficio del Lavoro di San Marino in collaborazione con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali ha organizzato un incontro pubblico su temi niente affatto scontati che spesso rappresentano uno scoglio per chi si trova alle prese con la ricerca di una nuova occupazione. Come si costruisce un curriculum, come si scrive una lettera di presentazione, come ci si presenta a un colloquio di selezione del personale? L’incontro è stato il primo di una serie di iniziative proposte ai disoccupati, agli inoccupati, agli studenti che presto si troveranno a dover entrare nel mondo del lavoro, impresa oggi tutt’altro che semplice.

“Come Ufficio del Lavoro – spiega Denise Bronzetti, responsabile della Sezione Orientamento – abbiamo deciso di coinvolgere tutte le categorie economiche e le sigle sindacali per una collaborazione volta a far crescere, nel nostro Paese, la cultura del lavoro. È importante infatti riuscire a dare alle persone gli strumenti adatti e l’approccio più giusto per affrontare una fase così delicata come la ricerca di una nuova occupazione”.

In effetti una crisi occupazionale così profonda come quella che il Titano sta oggi affrontando porta necessariamente a dover fare i conti con problematiche nuove per il sistema, e con problemi nuovi a cui le persone, i lavoratori, non erano abituate.

“È così – prosegue Denise Bronzetti – Quando sei abituato a trovare un lavoro senza grandi problemi e a portarlo avanti sino alla pensione, è ovvio che incomincia a diventare complicato quando ci si trova a dover fare i conti con la necessità di mettere insieme un curriculum, o a doversi porre di fronte ad una persona che seleziona il personale. Finisce che i lavoratori non sanno davvero più dove mettere le mani. Ecco perché abbiamo deciso di dare vita ad un’iniziativa di questo genere”.

Il primo incontro è stato focalizzato sul primo approccio al colloquio di lavoro. Il curriculum appunto, ma non solo. “Ci sono consigli che in base anche all’esperienza di anni maturata nei rapporti con i lavoratori ci sentiamo di dover dare. Si tratta di suggerimenti anche semplici per la verità, ma che alla fine sono tutt’altro che scontati. Evitare di presentarsi al colloquio accompagnati dai genitori ad esempio, oppure vestirsi in maniera adeguata, oppure evitare di approcciarsi facendo subito e soltanto domande sulle ferie e sullo stipendio… È già da diverso tempo che con i singoli lavoratori premiamo su questi temi. Del resto il giusto approccio non è semplice, né con i più giovani alle prime esperienze, nel con la persona di 50 anni che ha perso il lavoro e si trova a dover ricominciare daccapo”. Un prontuario di buon senso, insomma, tanto per iniziare. “E poi c’è appunto la costruzione di un curriculum appetibile, che poi va fatto girare. Ecco perché nel primo incontro abbiamo messo in programma anche la procedura per pubblicarlo sul nostro sito internet, una novità degli ultimi mesi dato che abbiamo cambiato l’approccio informatico”.

La sinergia con le categorie economiche e con il sindacato è importante. “Con questi programmi intendiamo scuotere letteralmente l’atteggiamento e la mentalità delle persone che si approcciano alla ricerca del lavoro. È inevitabile che tutti gli attori in scena debbano fare la loro parte, per aiutare le persone a sviluppare un approccio proattivo al lavoro”.

Dopo questo primo incontro l’Ufficio del Lavoro cosa ha in programma?

“Non abbiamo moduli preformati, ma seguiremo le esigenze specifiche che sorgeranno nel contatto con i lavoratori. Sicuramente affronteremo temi che abbiamo già individuato come prioritari, come le strategie di ricerca attiva tra il web e il passaparola, oppure come affrontare le aspettative delle imprese, ma anche lo sviluppo dell’autoimprenditorialità, perché non è detto che chi si trova senza lavoro debba farsi assumere come dipendente. È un lavoro delicato, che porteremo avanti nel tempo”.

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