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San Marino, Colombini (ANIS): Sarà un fine anno molto “caldo”

da Redazione

Il Presidente degli Industriali anticipa una ripresina al traino dell’Italia. ANIS, incontri con le forze politiche. Riforma, confronto con Felici.

colombini emanuel 2013 

 

 

 

di Loris Pironi

 

L’ultimo trimestre del 2013 anche per l’Italia fanalino di coda dell’Europa che tenta disperatamente di lasciarsi la crisi alle spalle dovrebbe portare, così almeno suppongono gli analisti, ad un leggero, quasi impercettibile, movimento in avanti. Secondo le previsioni si dovrebbe tornare a vedere un sottile segno più, sia pure seguito da uno zerovirgola. L’economia di San Marino – che piaccia o no – è strettamente legata a quella della penisola, non fosse altro che per una questione di mercato, dunque anche il Titano potrebbe essere trascinato con sé dall’ultimo vagone del convoglio continentale in questa lenta ripartenza.

“Non abbiamo ancora dati ufficiali che ci consentano di poter parlare con certezza di una leggera ripresa – afferma a Fixing Emanuel Colombini, Presidente ANIS – Però indubbiamente la nostra economia è legata a filo doppio non soltanto a quella italiana ma a quella dell’Unione Europea: poiché primi segnali di ripresa li stiamo vedendo, è plausibile che qualcosa si muoverà anche da noi nei prossimi mesi. Una scossa ulteriore, poi, arriverà con l’uscita definitiva del nostro Paese dalla black list italiana. Per le nostre imprese il primo effetto positivo riguarderà il risparmio su alcuni costi ma mi auguro che si torni presto a vedere crescere anche i fatturati. Però anche in questo caso non possiamo dare niente per scontato”.

 

Se per San Marino una piccola ripresa ci sarà, dunque, sarà soprattutto per dinamiche esterne, per la decontrazione dei mercati dopo anni di sofferenze. Sul fronte interno invece ci sono diversi provvedimenti attesi lungamente che non hanno ancora visto la luce.


“Diciamo che ci aspetta un autunno e un inverno caldi. Abbiamo appuntamenti importanti, da qui alla fine dell’anno, che devono essere affrontati nel migliore dei modi. Parliamo della spending review, della riforma tributaria a cui dovrà essere collegata quanto prima l’introduzione dell’IVA. E poi c’è il grande scoglio della legge di bilancio. Da qui passa il futuro della nostra economia”.

 

Partiamo dai tagli alle spese e agli sprechi, che sono un cavallo di battaglia degli Industriali.


“La nostra posizione è nota da tempo, un Paese che vuole rilanciarsi non può accusare una spesa corrente superiore al 90%. La relazione sulla spesa pubblica ha individuato numerose sacche di spreco e anche di privilegi ingiustificati. Si deve partire da qui prima ancora di chiedere sacrifici ai cittadini e alle imprese. Alla politica chiediamo un intervento serio e profondo, anche perché il 2014 per i conti pubblici del nostro Paese sarà ancora più difficile da sostenere”.

 

In che senso?


“Nel senso che il Bilancio 2014 sarà il primo dopo l’entrata in vigore della Convenzione contro le doppie imposizioni. Dunque sono da prevedere aggiustamenti economici anche importanti riguardo in particolare alcune voci di entrata”.

 

Effettivamente si rischia di avere minori entrate per svariati milioni di euro. Ecco perché è importante che la riforma tributaria nasca senza vizi che ne minino le fondamenta.


“La riforma è un passaggio fondamentale per il nostro Paese. ANIS sostiene che le tre ‘gambe’ della ripresa sono rappresentate da un contenimento della spesa pubblica, dalla riforma delle imposte indirette (il superamento dell’imposta monofase con il passaggio all’imposta sul valore aggiunto, ndr) e da quella delle imposte dirette, con una fiscalità moderna, imperniata su un sistema equo che permetta di allargare la base imponibile e che non trascuri l’accertamento dei redditi”.

 

Il momento è straordinariamente delicato. Che risposta ci dobbiamo attendere?


“Come Associazione Industriali auspichiamo che prevalga il buon senso. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, come cittadini siamo anche pronti a affrontare qualche sacrificio. Però chiediamo che questi appuntamenti così importanti per il nostro Paese siano affrontati dalla politica con estrema serietà e con decisione, perché da questi passaggi dipende buona parte del nostro futuro. Non ci giochiamo il tutto per tutto, ma quasi: a questo punto non ci possiamo permettere che prevalgano logiche corporativistiche o di parte, e le riforme o gli interventi non possono venire depotenziati secondo le vecchie dinamiche di mantenimento del consenso”.

 

ANIS: giro d’incontri con la politica


Il mese di settembre è iniziato a ritmo serrato per l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese. Martedì 10 si è riunito il Consiglio Direttivo che ha fatto il punto della situazione alla ripresa dell’attività, sui tanti “cantieri” aperti e sulle proposte e iniziative da portare avanti, come associazione, nei prossimi mesi. E’ stato deliberato, in particolare, di avanzare una richiesta di incontro a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione per porre un punto fermo sui grandi temi sul tavolo, a partire dalla riforma tributaria che non può non essere abbinata alla introduzione dell’IVA. A tal proposito mercoledì 11 settembre i vertici di ANIS hanno incontrato a Palazzo Begni il Segretario di Stato alle Finanze Claudio Felici per un primo confronto sulla seconda bozza del testo.

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