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Richard H. Thaler, o l’economia comportamentale

da Redazione

Al docente presso l’Università di Chicago il Premio Nobel 2017. Tutti i vincitori: dalle onde gravitazionali agli studi biomolecolari in 3D.

 

di Alessandro Carli

 

Dopo le decisioni del 2016, alcune anche piuttosto contestate (soprattutto quella di aver assegnato a Bob Dylan il Premio Nobel per la letteratura), quest’anno le singole commissioni che sono chiamate a pronunciarsi nei rispettivi settori – i premi Nobel per la fisica e per la chimica vengono assegnati dall’Accademia reale svedese delle scienze, quello per la medicina dal Karolinska Institutet, quello per la letteratura dall’Accademia di Svezia e quello per l’economia dalla Banca di Svezia – è tornata nella “tradizione”. In settimana si sono conclusi i conferimenti del prestigioso premio (anche da punto di vista economico: è aumentato leggermente il premio in denaro per i vincitori – diminuito di due milioni di corone svedesi nel 2011 a causa della traballante situazione delle casse della Nobel Foundation – ed è stato portato a 9 milioni di corone, poco più di 900 mila euro). Andiamo a “conoscere” i vincitori delle singole sezioni.

 

PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA


Il successore di Oliver Hart e Bengt Holstrom – premiati un anno fa per i loro studi dei compensi e dei benefit che vanno ai top manager delle aziende – è Richard H. Thaler, docente presso l’Università di Chicago. Il premio – così la nota della Banca di Svezia – gli è stato attribuito per “i suoi studi in economia comportamentale, ovvero quella branca che, impiegando concetti tratti dalla psicologia, elabora modelli di comportamento alternativi rispetto a quelli formulati dalla teoria economica standard”. Thaler – prosegue la motivazione – “ha inserito ipotesi psicologicamente realistiche nelle analisi del processo decisionale economico esplorando le conseguenze di una razionalità limitata, di preferenze sociali e di mancanza di autocontrollo”.

Per la commissione, gli studi del professore hanno fatto emergere “come questi tratti umani influenzino sistematicamente le decisioni individuali e gli esiti del mercato”. Complessivamente i contributi di Richard Thaler “hanno costruito un ponte tra le analisi economiche e psicologiche del processo decisionale del singolo”. Dagli Anni Settanta, il neo Premio Nobel ha suddiviso il mondo in due categorie: gli Econs, superuomini in grado di scegliere razionalmente secondo il modello perfetto, e gli Humans, tutti noi. La sfida nell’interpretazione dell’economia viaggia su questo binario.

 

PREMIO NOBEL PER LA FISICA


Percorso di studi forse più “vicino” agli italiani, quella che ha permesso a Reiner Weiss, Kip Thorne e Barry Barish di conquistare il Nobel per la Fisica 2017, fosse solo perché hanno indagato un fenomeno che è “entrato” in una celebre canzone di Franco Battiato. I tre scienziati difatti hanno ricevuto il Premio “per i contributi decisivi dati alla realizzazione dell’esperimento LIGO e l’osservazione delle onde gravitazionali”.

Per capirci di più, i fisici utilizzano un’analogia piuttosto efficace: immaginate che lo spazio sia un grande trampolino elastico, uno di quelli di gomma su cui si sprofonda mentre ci si cammina o salta sopra. Se si appoggia un oggetto con massa sulla sua superficie – una palla da bowling, per esempio – questo fa cedere e deformare il tappeto verso il basso, creando una specie di cono. Nell’universo avviene più o meno la stessa cosa: più un corpo celeste ha una massa grande, più lo spazio si incurva e si deforma.

Una scoperta, ha scritto senza troppi giri di parole l’Accademia “che ha sconvolto il mondo. Si tratta di qualcosa di completamente nuovo, che spalanca mondi sconosciuti davanti ai nostri occhi. Una messe di ulteriori scoperte attende chi riuscirà a catturare altre onde e interpretare il loro messaggio”. Dietro a questi straordinari risultati, ha detto uno dei tre vincitori (Weiss), “c’è il lavoro di migliaia di persone”.

 

PREMIO NOBEL PER LA CHIMICA


Anche qui, tre nomi: Jacques Dubochet, Joachim Frank e Richard Henderson. Dubochet, Frank e Henderson, premiati per la tecnica che hanno messo a punto e che ha portato una vera e propria rivoluzione nella biochimica, permettendo di esplorare la struttura tridimensionale di proteine molto importanti, come quelle che rendono i batteri resistenti agli antibiotici e quelle che si trovano sulla superficie del virus Zika.

La “particolarità”: Jacques Dubochet ha scritto di essere “il primo dislessico certificato nel cantone di Vaud”. Questo disturbo dell’apprendimento, continua il professore sul curriculum vitae, “mi ha permesso di andare male in tutto, ma anche di capire quelli che hanno difficoltà”.

 

PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA


“Per le loro scoperte riguardanti il meccanismo molecolare che controlla il ritmo circadiano”, la giuria ha assegnato il Nobel per la medicina a Jeffrey Connor Hall, Michael Rosbash e Michael Warren Young.

“La vita sulla Terra si è adattata alla rotazione del pianeta – si legge nella nota -. Da molti anni sappiamo che gli esseri viventi, inclusi gli uomini, hanno sviluppato un orologio interno che li aiuta ad adattarsi al ritmo regolare del giorno e della notte”.

In maniera del tutto elementare e spannometrica, i tre studiosi sono riusciti capire le interazioni molecolari che stanno dietro all’orologio biologico che influenza differenti aspetti della fisiologia animale, tra i quali i ritmi del sonno, pressione sanguigna, rilascio di ormoni e comportamenti alimentari.

 

PREMIO NOBEL PER LA PACE


Il Comitato Nobel Norvegese ha deciso di assegnare il Premio Nobel per la Pace per il 2017 alla Campagna Internazionale per Abolire Armi Nucleari (ICAN).

L’organizzazione sta ricevendo il premio per il suo lavoro per attirare l’attenzione sulle catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso delle armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi per ottenere un divieto di tali armi.

 

PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA


Attribuito all’autore che “nel campo della letteratura mondiale che si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale”, il Nobel per la Letteratura è andato a Kazuo Ishiguro che “con i suoi romanzi dalla grande forza emozionale, ha scoperto l’abisso dietro il nostro illusorio senso di connessione con il mondo”.

Tra i suoi libri più conosciuti, si ricardano “Quel che resta del giorno” e “Il gigante sepolto”.

Ricevuta la notizia, Kazuo Ishiguro ha affermato con grande umiltà: “Spero che il mio ricevere questo enorme onore, possa, anche minimamente, incoraggiare chi crede nel bene e nella pace”.

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