Home FixingFixing Quanto amate i vegetali? Un italiano su due è “Polliciverdista moderato”

Quanto amate i vegetali? Un italiano su due è “Polliciverdista moderato”

da Redazione

Così hanno risposto gli ascoltatori di Melog condotto da Gianluca Nicoletti su Radio 24 rispetto alle categorie proposte.

 

Anche le piante hanno un’anima. Se le insulti stanno male e poi muoiono. Mentre se le accarezzi e le coccoli crescono felici. È quello che è stato dimostrato in un esperimento condotto in una scuola di Dubai. Siamo a una svolta: dopo il riconoscimento della dignità degli animali ad avere un trattamento umano, inizia quello per la conquista dei diritti delle piante a non soffrire.

Come pensate di porvi di fronte a questa imminente rivoluzione etica? Con quale cuore affogherete l’insalata nel lavello? Riuscirete ad affettare un cetriolo senza sentirvi in colpa? Darete un nuovo senso alle lacrime che vi provoca una cipolla ferita?

Così hanno risposto gli ascoltatori di Melog condotto da Gianluca Nicoletti su Radio 24 rispetto alle categorie da proposte.

Vegetoaccarezzatori coccolopiantisti: 30%. Anche le piante sono esseri senzienti, soffrono e vanno rispettate come le persone. È bello accarezzarle, curarle, proteggerle. In cambio trasmettono armonia ed energie positive.

Polliciverdisti moderati: 47%. Le piante vanno protette ma solo per salvaguardare l’ecosistema. Non bisogna dimenticare che fanno parte del nostro sistema alimentare.

Vegetofagi minestronzi: 23%. Dopo i vegani ci mancavano solo gli insalatiani. Se passa anche questa follia, che mangeremo? Solo la frutta caduta dall’albero e mucchi di foglie secche?

Il commento del conduttore Gianluca Nicoletti: “Il sondaggio questa volta era chiaramente basato su un paradosso senza alcuna evidenza scientifica, nonostante ciò la parte più numerosa del pubblico ha preso la notizia delle piante con l’anima come una realtà verificabile ed è stata d’accordo nell’attribuire ai vegetali una dignità di esistenza. La maggior parte degli ascoltatori intervenuti hanno confessato di avere un dialogo e un atteggiamento affettivo verso le piante, anche se non è sempre disposta ad accettare il passo successivo che consisterebbe nello smettere di alimentarsi di piante, ma accontentarsi solo dei frutti che cadono dall’albero o dei vegetali che possono fornire alimento senza essere tagliati o sradicati”.

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