Home FixingFixing PST, Giari: Vantaggi competitivi indubbi. Ma vanno risolti alcuni problemi storici

PST, Giari: Vantaggi competitivi indubbi. Ma vanno risolti alcuni problemi storici

da Redazione

“Come APSTI siamo stati sollecitati a procedere spediti per arrivare ad un punto fermo che possa delineare lo scenario di partenza, ma per la verità noi stessi siamo stati promotori di un’accelerazione”.

 

di Loris Pironi

 

Alessandro Giari è il presidente di APSTI, l’Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani, nonché il Direttore Generale del Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa). Se le peculiarità di natura internazionale della Repubblica di San Marino offrono l’elemento originale, di novità, del nascente PST italo-sammarinese, la rete e l’esperienza di APSTI garantiscono la forza di una logica di sistema. “E permettono anche – afferma il Presidente Giari – di evitare tutta una serie di errori o di distrazioni dal percorso migliore, quindi di arrivare prima e meglio all’obiettivo finale. Che è quello di realizzare un parco capace di stimolare lo sviluppo di nuova impresa ad alto contenuto tecnologico e di attrarre nuovi investimenti”. Alle grandi opportunità di un simile progetto, che coinvolge la realtà della Repubblica di San Marino, Giari afferma di credere fortemente. “La possibilità di disporre di una legislazione creata ad hoc rappresenta un notevole vantaggio competitivo. Però sono sincero: San Marino deve risolvere alcuni propri problemi storici che altrimenti rischiano di ingessare l’economia. Parlo della legislazione del lavoro, su cui so che si sta lavorando, ma anche dei limiti delle telecomunicazioni. Si tratta di elementi indispensabili e propedeutici perché un parco possa svilupparsi in condizioni di efficacia.


Il mondo dell’impresa è preoccupato, ma più che altro perplesso, di fronte a questa improvvisa accelerazione. Si teme che venga lasciato per strada qualcosa di importante.

 

“Come APSTI siamo stati sollecitati a procedere spediti per arrivare ad un punto fermo che possa delineare lo scenario di partenza, ma per la verità noi stessi siamo stati promotori di un’accelerazione. Di parco tecnologico a San Marino si parla da molto tempo. Ora era indispensabile giungere ad un accordo sostanziale di territorio sul progetto di massima del parco. Guardi che il fatto di riuscire a chiudere questo round prima della tornata elettorale rappresenta un servizio incredibile, perché impegnerà il futuro Governo di San Marino e offrirà garanzie ai partner italiani che sono coinvolti nel progetto. Da questa piattaforma, anche dopo la consultazione elettorale, non si potrà tornare indietro. E comunque, se il mio ruolo me lo permette, mi sento di giudicare positivamente il lavoro del Segretario di Stato Marco Arzilli in un’ottica di coinvolgimento di tutte le forze politiche. Questo è un progetto bipartisan, espressione di ciò di cui necessita un territorio come quello di San Marino”.


Le imprese sono anche preoccupate per quella che sembra emergere come un’impronta molto marcata nel settore turistico.

 

“La prima riunione della commissione in cui è emersa l’esigenza di una valorizzazione del settore turistico tra i settori prioritari del parco è stata letta in modo forse troppo caratterizzato. È potuto apparire che il progetto nascesse con una logica improntata al turismo ma non è così. La definizione delle filiere tecnologiche e dei settori produttivi dovrà essere frutto di una concertazione in una seconda fase. Comunque le imprese hanno ragione ad essere piuttosto fredde finché ci si limita a discutere. Però mi sento di dire che chi tra esse si assumerà il compito di fare da ‘apripista’ potrà magari affrontare qualche intoppo in più rispetto a chi arriverà dopo, ma avrà un indiscutibile vantaggio: diventerà il primo contenuto di valore che il parco promuoverà, e beneficerà indubbiamente di questa spinta”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento