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Privacy: le imprese si preparano all’Europa

da Redazione

Il nuovo Regolamento UE avrà ripercussioni anche a San Marino. Nel seminario ANIS tutte le indicazioni per trattare adeguatamente i dati.

seminario privacy ANIS

 

di Daniele Bartolucci

 

Dai propri dipendenti ai clienti esteri, le imprese sammarinesi trattano ogni giorno, anzi, ogni minuto, migliaia di dati di cittadini europei, ma spesso non sanno cosa rischiano ad agire in maniera superficiale o, peggio, a non pensare di avere a che fare con una materia complessa e in continua evoluzione. Soprattutto nell’Unione Europea. Le imprese di San Marino che trattano dati personali di cittadini europei, infatti, a prescindere dall’attività svolta e dalla tipologia dei dati trattati, dovranno sottostare molto presto a nuovi obblighi e responsabilità previste dalla normativa in materia di privacy. Con la nuova legislazione in materia di protezione dei dati (introdotta nel 2016 con il General Data Protection Regulation o Regolamento UE 2016/679, in sostituzione alla Direttiva sulla protezione dei dati 95/46 del 1995), infatti, dal 25 maggio 2018 cambierà il modo di rapportarsi con l’UE, sia che nel frattempo venga modificata la normativa interna, ovvero la Legge 23 maggio 1995 n.70 che regolamenta la raccolta la raccolta informatizzata dei dati personali, sia che le imprese debbano adeguarsi autonomamente. Una rivoluzione che si avvicina sempre di più, mancano ancora solo pochi mesi, e che potrebbe mettere San Marino fuori mercato (basti pensare che oltre il 90% dell’import/export avviene con Paesi UE), o i suoi player a rischio di pesanti sanzioni. Proprio per questo motivo, da tempo l’ANIS ha aperto un dialogo con le istituzioni sammarinesi, sollecitando una normativa che tuteli il futuro e garantisca alle imprese la continuità operativa senza esporle a nuovi rischi. Per supportare le Aziende in questo importate passaggio, nel frattempo, si è aperto un costruttivo dialogo con lo Studio Privacy Paci di Rimini (che si trova all’interno dello Studio Cocco&Gigante), con il quale – analogamente a Confindustria Romagna – si è deciso di attivare una convenzione per le aziende associate, offrendo loro un servizio che diverrà fondamentale, affidandosi ad un team di esperti che da anni operano nel settore al fianco delle imprese. Nel frattempo, si è svolto anche un seminario sul tema, introdotto dall’Avvocato Pier Paolo Villani (funzionario ANIS). “Il concetto privacy, intesa come diritto alla riservatezza, si è ormai evoluto a tal punto da riguardare tutto e tutti”, ha spiegato la Dott.ssa Gloria Paci, Consulente Privacy ed esperta di tematiche legate alla tutela dei dati personali. “Il nuovo Regolamento Ue 2016/679 è quindi ispirato ad una maggiore trasparenza nella gestione dei dati ed è finalizzato a dare un maggiore controllo al cittadino sul loro utilizzo degli stessi. Il principio”, avverte, “è la protezione del dato, e delle persone fisiche, che sono diritti fondamentali di ogni persona. Detto questo, è ovvio come tale protezione si possa estendere a tantissime cose, dai dati anagrafici, fiscali a quelli più sensibili, come quelli sanitari o inerenti alla giustizia o alle forze dell’ordine”. “Questa tutela”, ha poi proseguito l’altra esperta invitata al seminario ANIS, l’Avvocato Patrizia Gigante, “si estende inoltre al di fuori del territorio UE, per cui anche Paesi esterni come San Marino, dovranno comunque tenerne conto, per non incorrere nelle sanzioni”. Sanzioni che potrebbero essere pesanti, ma che non rappresentano l’unico rischio: “Una cosa infatti sono le sanzioni, un’altra cosa è il danno che un cittadino potrebbe sostenere di aver subito. Quasi sicuramente, infatti, il danno viene subito rilevato e potenzialmente può raggiungere cifre enormi”. Un rischio per le imprese, quindi. E uno stimolo a migliorare la propria operatività nella raccolta e nel trattamento dei dati: “Può essere un’opportunità”, ha spiegato la Dott.ssa Paci, “perché San Marino parte avvantaggiato. Non avendo una normativa completa e uno storico alle spalle, può crearne una non solo adeguata al Regolamento UE, ma anche migliore, più efficace e quindi diventare a sua volta attrattivo per altre imprese da altri Paesi. Inoltre, il tema della Privacy, al pari di altri con cui già le imprese stanno evolvendosi oggi, cito solo l’impatto ambientale per farvi un esempio, è già e diventerà in futuro un valore aggiunto, con cui presentarsi sui mercati”.

La platea del seminario, composta anche da diversi responsabili delle risorse umane delle aziende associate ANIS, non ha perso una parola di quanto spiegato dalle due relatrici, avendo ben compreso il rischio per le proprie aziende. E anzi, hanno chiesto diversi approfondimenti su casi singoli, ma comuni a tutti: dalla raccolta dati sul web e sui supporti informatici più idonei, fino all’implemento della sicurezza con cui questi dati devono essere detenuti. Infine un accenno anche all’utilizzo delle telecamere interne e, soprattutto ai device eventualmente forniti ai propri dipendenti, come il telefonino o le automobili dotate di GPS. Tutti dati personali che occorre trattare nella dovuta maniera.

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