Oggi la parola viene utilizzata abitualmente e nei contesti più disparati, la troviamo scritta ovunque e pronunciata in qualsiasi dibattito.
di Roberto Parma
Il sistema solare è sicuramente l’esempio più eclatante di “sistema”. La concezione del sole al centro dell’universo con tutti i corpi celesti che gli ruotano intorno mantenuti in orbita dalla forza di gravità però non è stata sempre una visione condivisa. Per tantissimi anni veniva difatti considerato blasfemo mettere in discussione la posizione della terra, e quindi dell’uomo, al centro del cosmo.
Oggi la parola “sistema” viene utilizzata abitualmente e nei contesti più disparati, la troviamo scritta ovunque e pronunciata in qualsiasi dibattito: sistema politico, sistema economico, sistema nervoso, sistema elettorale. D’altronde un sistema non è altro che un insieme di parti collegate fra loro in maniera ordinata. Un approccio sistemico è sicuramente utile a descrivere e delimitare i fenomeni e le organizzazioni complesse, ma una visione esclusivamente logico-formale che razionalizza e semplifica tutto, rischia di fornire una raffigurazione plastica della realtà non ponendo la dovuta attenzione alle relazioni, alle interdipendenze, ai nessi di causa-effetto che invece dovrebbero essere il principale oggetto di studio.
Per fortuna nessuna Inquisizione ci costringe ad avere una visione limitata e prestabilita di ciò che vogliamo governare e a volte persino cambiare.