Mobilità sostenibile, le parole dell’amministratore delegato di FCA e presidente Ferrari.
di Daniele Bartolucci
Ha il pregio di non essere mai banale Sergio Marchionne, amministratore delegato di FCA e presidente Ferrari, che in questi giorni ha sorpreso tutti con le sue dichiarazioni durante la lectio magistralis per la laurea ad honorem in ingegneria industriale ricevuta a Rovereto. Il suo commento sulla mobilità sostenibile ha fatto e farà discutere: “Le auto elettriche possono sembrare una meraviglia tecnologica, soprattutto per abbattere i livelli di emissione nei centri urbani, ma si tratta di un’arma a doppio taglio”. In verità non è una stroncatura, ma, anzi, è l’esplicitazione di un problema reale, su cui ancora si è dibattuto poco. “Forzare l’introduzione dell’elettrico su scala globale”, ha spiegato infatti Marchionne, “senza prima risolvere il problema di come produrre l’energia da fonti pulite e rinnovabili, rappresenta una minaccia all’esistenza stessa del nostro pianeta”. L’accusa che in molti hanno mosso a FCA, in effetti, è quella di non aver ancora promosso motori elettrici, cosa che invece i competitor stanno facendo e, da qualche tempo, anche in larga scala (si pensi al gruppo Volkswagen, ad esempio). Questo però non significa che non si stia lavorando a nuovi progetti. In particolare in Maserati, fiore all’occhiello del gruppo: “Alcune versioni con guida autonoma verranno presentate già l’anno prossimo con la Maserati, nel 2021 il livello ‘tre’ di massa. Per i livelli ‘quattro’ e ‘cinque’ invece ci vuole più tempo, non per colpa nostra come produttori, ma per l’infrastruttura che non c’è per farlo”. “Ci sono due approcci alla guida autonoma. Il primo, ‘evoluzionista’, prevede – ha precisato il manager – uno sviluppo progressivo della tecnologia, attraverso cinque livelli successivi. L’altro, di tipo ‘rivoluzionario’, consiste invece nel saltare la progressione e lavorare da subito allo sviluppo di un sistema totalmente autonomo. In Fca pensiamo che il giusto approccio sia a metà strada. Per questo da una parte stiamo lavorando sull’evoluzione delle tecnologie, per tappe successive; dall’altra siamo impegnati in un progetto rivoluzionario sulla guida autonoma con Google”.