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La Banca Mondiale apre alla Repubblica di San Marino

da Redazione

Opportunità dai bandi di concorso e dalla formazione per i giovani. Tra i programmi indicati dal dott. Tindaro Paganini anche “Internship”.

Banca Mondiale Paganini

 

di Alessandro Carli

 

Banca Mondiale può offrire una serie di opportunità per i giovani e per le imprese della Repubblica di San Marino. Per capire meglio come e in che modo il Titano può “entrare” nelle proposte di World Bank, il 19 febbraio la Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato, il Commercio e il Lavoro ha invitato in Repubblica il dottor Tindaro Paganini, esperto senior dell’ente internazionale in materia di commercio e competitività e che si occupa di progetti di sviluppo in Europa dell’Est e in Nord Africa. “Banca Mondiale è nata nel 1944 con l’obiettivo inziale di sostenere la ricostruzione dei Paesi devastati dal conflitto mondiale, poi trasformatosi nella riduzione della povertà nel mondo” ha esordito Paganini alla platea (in sala, oltre ai Segretari di Stato Zafferani e Zanotti, anche il Presidente ANIS Stefano Ceccato e il Segretario generale William Vagnini, una delegazione dell’Università di San Marino, imprenditori, liberi professionisti e studenti del Liceo).

I due obiettivi che l’ente oggi si è prefissato, ha proseguito, “sono la riduzione della povertà estrema e la promozione di una prosperità condivisa. Nel 2011 la povertà riguardava oltre un miliardo di persone, con una percentuale del 14,5% sul totale (per povertà WB intende le persone che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno, ndr). L’obiettivo da raggiungere entro il 2030 è di portare questa percentuale al 3% per un totale di circa 251 milioni di persone”.

 

WORLD BANK E IL TITANO


San Marino è membro effettivo della Banca Mondiale (IBRD) dal 21 settembre 2000 e non partecipa alle altre entità che assieme all’IBRD formano il World Bank Group (IDA, MIGA, IFC, ICSID).

Tuttavia, a seguito della recente adesione alla convenzione multilaterale di Washington, relativa alla risoluzione delle dispute internazionali fra Stati, San Marino è diventato a pieno titolo membro dell’International Centre for Settlement of Investment Disputes (ICSID).

Per quel che riguarda le opportunità per le imprese sammarinesi, il dottor Paganini si è soffermato principalmente su due progetti: i bandi di gara e i finanziamenti diretti. Sui primi Paganini ha ricordato che Banca Mondiale – che si affida ad uno staff composto da 16 mila persone e ha 160 uffici nel mondo – “finanzia più di 100 mila contratti ogni anno”. La metodologia messa in campo da WB prevede un diretto coinvolgimento del Governi, che sono “responsabili della gestione dei fondi. Il Paese beneficiario – ha aggiunto – cura direttamente la pubblicizzazione, l’aggiudicazione e la gestione dei contratti”. Banca Mondiale valuta i progetti in base al “Value for money”, ovvero “la realizzazione del massimo beneficio per ogni dollaro speso, in termini di sviluppo, sulla base di una precisa analisi dei costi e dei benefici, e su un’attenta valutazione di tutti gli aspetti dell’offerta, quindi qualitativi e di costo”.

Tra i principali Paesi che nel 2017 si sono aggiudicati i bandi di BM, ha spiegato ai presenti, “spiccano la Cina, l’India e la Turchia. In questa “classifica” l’Italia occupa la 25esima posizione con poco più di 70 milioni di dollari”.

Paganini, soffermandosi su San Marino, ha poi portato l’esempio della Newster Group, che si è aggiudicata una gara per la fornitura, l’installazione e la manutenzione di nove impianti per il trattamento dei rifiuti ospedalieri in Romania.

Sulle opportunità legate all’IFC (la più grande istituzione di sviluppo globale focalizzata sugli investimenti del settore privato, ndr), il professionista ha portato all’attenzione della platea il caso della Pelliconi Spa di Bologna, il principale fornitore di tappi per Heineken e Coca-Cola.

 

OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI


Paganini ha “invitato” gli studenti a seguire sul sito dell’ente le opportunità che Banca Mondiale propone ai giovani. I requisiti indispensabili richiesti sono l’ottima conoscenza dell’inglese e di altre lingue, un solido background accademico, la passione per la sviluppo internazionale. Tra i programmi principali indicati da Paganini anche “Internship”, retribuito su base oraria. L’idea di base di questo programma è quella di fornire agli studenti una prima esperienza professionale, un assaggio di ciò che rappresenta lavorare nel settore dello sviluppo. Affrontare questo tipo di esperienza può portare una serie di considerevoli vantaggi: aiuta gli studenti ad approfondire le conoscenze tecniche inerenti un problema specifico e a scoprire nuove aree di studio. Inoltre li stimola a comprendere appieno l’organizzazione e a trattare con gli esperti nel loro campo di specializzazione.

“Buona parte delle persone stabilmente impiegate presso Banca Mondiale ha iniziato il proprio percorso professionali attraverso consulenze, anche di pochi giorni – ha detto Paganini rivolgendosi soprattutto agli studenti presenti -. Oggi il 24% del personale impiegato in Banca Mondiale lavora con contratti di consulenza”.

Molte di queste posizioni vengono pubblicizzate sul sito econsultant2. “L’attività di networking – ha concluso – è fondamentale al fine di creare un ambiente favorevole alla creazione di un rapporto di lavoro duraturo, il Banca Mondiale questa attività è considerata un modo per condividere conoscenze, arricchirsi vicendevolmente e gettare le basi per eventuali collaborazioni”.

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