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Il volo visionario di Marc Chagall

da Redazione

Intervista al professor Vincenzo Sanfo, curatore della mostra ospitata a San Marino sino al 19 settembre: tre sezioni per entrare dentro alla creatività.

 

di Alessandro Carli

 

Grande successo per le illustrazioni per la Bibbia, uno dei capolavori di Marc Chagall ospiti del Museo di Stato della Repubblica di San Marino, Palazzo Pergami, solo sino al 19 settembre, tutti i giorni dalle 8 alle 20.

Una bellissima e ricca serie di opere, principalmente acqueforti e litografie, che grazie alle didascalie che recitano i passi della Bibbia, consente anche al visitatore meno esperto, di sentirsi rapito dall’affascinante percorso creato all’interno del museo.

Questo eccezionale evento Chagall, il sogno e il segno, dalla Bibbia a Vervè è patrocinato dalla Segreteria di Stato alla Cultura e dai Musei di Stato.

Il curatore della mostra è Vincenzo Sanfo, presidente del Centro Italiano per le Arti e la Cultura in collaborazione con Diffusione Italia International Group srl, Giovanni Giulianelli e Loris Galeotti. Lo abbiamo intervistato per entrare nelle pieghe di Chagall.


Professore, che tratti di Chagall vede il pubblico?

 

“La mostra, divisa in tre parti racconta oltre cinquant’anni di lavoro realizzato da Marc Chagall attorno alla grafica. La prima sezione è dedicata alle vetrate per Gerusalemme, realizzate negli anni ‘60 per la Sinagoga Hadassar dell’Hebren Medical Center di Kiryat poco distante da Gerusalemme. Da queste vetrate, Charles Solier amico e assistente di Chagall, fu incaricato dal maestro a realizzare una serie di litografie che servirono a rendere ancor più popolari questi lavori. Qui sono presentate 11 delle 20 tavole di cui è composta la serie di litografie e precisamente undici delle dodici tribù, accompagnate dalla tavola dedicata alla Genesi. Queste litografie, sono l’esempio di come il lavoro di Chagall possa, pur con un tema specifico e così impegnativo, quanto quello di rappresentare le 12 Tribù di Israele, mantenere il suo profondo senso delle narrazione favolistica, senza intaccare in alcun modo i rigorosi contenuti del racconto”.

 

La seconda sezione?


“La seconda sezione è quella dedicata alla Bibbia considerata universalmente il capolavoro di Marc Chagall e che richiese oltre 30 anni di lavoro e qui presentata nella sua totalità. Iniziata su commissione di Ambrose Vollard, il mitico mercante di Cezanne, Renoir, Picasso, a cui si deve la realizzazione di alcune eccezionali imprese editoriali che coinvolsero i più importanti artisti della storia dell’arte, la Bibbia fu interrotta a causa della morte di Vollard. Chagall continuò a lavorarci continuamente, sino a quando, negli anni 50, dopo la fine della seconda guerra mondiale, entrò in contatto e amicizia con l’editore Teriade (Stratis Eleftheriades) di origine greca editore della rivista Vervè, che lo incaricò di portare a termine il lavoro iniziato con Vollard, occupandosi delle sua realizzazione e commercializzazione. La Bibbia, vide così la luce all’inizio degli anni sessanta, quindi quasi trent’anni dopo la sua prima ideazione e da subito, fu riconosciuta come il capolavoro assoluto di Marc Chagall. Interamente realizzata con la tecnica dell’acquaforte e completamente ideata in bianco e nero sia per evidenziare la drammaticità del racconto, ma anche, in parte, per la mancanza all’epoca delle prime lastre realizzate da Chagall, di una vera tradizione della grafica a colori, che verrà poi praticata e con grande successo popolare, verso la fine degli anni Cinquanta”.

 

Infine, le edizioni d’arte.


“La terza serie è dedicata ad una selezione di opere rappresentative delle tematiche chagalliane, da lui realizzate appositamente per alcune famose edizioni d’arte, come la già citata rivista Vervè edita da Teriade o come le litografie, realizzate per XX Siecle, la libro-rivista editata da un altro celebre e singolare personaggio, Gualtieri di San Lazzaro (pseudonimo di Giuseppe Papa corrispondente da Parigi per il Tempo e il Corriere della Sera) di origine italiana, fu scrittore, giornalista, critico d’arte e editore, a lui si deve la realizzazione di litografie destinate ad illustrare e arricchire la rivista XX siecle. A queste si aggiungono una selezione di opere realizzate da Chagall per Derriere le Miroir, edita da Aimé Maeght il celebre mercante d’arte che diffuse, utopisticamente, la sua rivista presso le edicole parigine, accompagnandole da straordinarie litografie appositamente realizzate da alcuni tra i più grandi artisti del novecento come, Mirò, Calder, Giacometti, Leger, Picasso e appunto Chagall. Oggi, ricercatissime dai collezionisti di grafica, queste opere, contenute in Vervè, XXsiecle, Derriere le Miroir, sono oggetto di una venerazione collezionistica, anche in virtù della loro provenienza dalla celebre stamperia d’arte dei fratelli Mourlot a Parigi, considerati unanimemente come i migliori stampatori di grafiche artistiche del Novecento. La mostra ‘Chagall il sogno e il segno, dalla Bibbia a Vervè’ rende quindi omaggio, si a Chagall, ma anche al lavoro, spesso visionario e anticipatore, di personaggi come Ambrose Vollard, Teriade, Gualtieri di San Lazzaro e Aimé Maeght che hanno stimolato, aiutato, e dato forma, ai sogni dei grandi maestri, regalandoci la visione di un mondo, altrimenti arido e inutilmente vissuto”.

 

Su www.sanmarinoweb.com la videointervista al professor Vincenzo Sanfo.

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