Home FixingFixing Crescita dell’1% del Prodotto Interno Lordo dal 2017 al 2020

Crescita dell’1% del Prodotto Interno Lordo dal 2017 al 2020

da Redazione

Lo ha stimato il Fondo Monetario Internazionale, in visita a San Marino. La cooperazione internazionale “deve essere mantenuta”.

copertina FMI 2016

 

 

di Alessandro Carli

 

Buone notizie dal Fondo Monetario Internazionale, che si è fermato a San Marino per l’annuale visita di monitoraggio dello stato di salute del Titano. L’organizzazione ha spiegato che il Monte, dopo sei anni, “sta uscendo da un periodo di lunga recessione. Gli indicatori rivelano una stabilizzazione dell’economia nel 2015 mentre si attende una modesta crescita di circa ,1% per quest’anno e negli anni a venire. Tra gli aspetti positivi rimarcati dal FMI, è stato sottolineato che una maggior crescita in Europa e in Italia e la normalizzazione delle relazioni economiche bilaterali potrebbero stimolare l’attività economica più del previsto. Tuttavia, ha spiegato la delegazione del Fondo Monetario Internazionale, il prolungamento di una lenta crescita in Italia e nell’eurozona “pongono rischi addizionali”.

 

POLITICHE DI FINANZA PUBBLICA

San Marino dovrebbe gradualmente ricostituire le riserve di bilancio risultate così utili in passato. Riserve che, afferma il FMI, “hanno permesso allo Stato di ammortizzare la spesa sociale durante la crisi e le sue conseguenze e potrebbero essere necessarie in futuro per rispondere in modo simile a eventuali nuovi shock”. Sebbene le politiche attuali stabilizzino il debito al livello del 2016, un aggiustamento di bilancio complessivo dell’1% del Prodotto Interno Lordo in quattro anni porrebbe il debito su una traiettoria discendente e creerebbe spazio per affrontare gli alti costi di bilancio potenziale derivanti dal sistema bancario. Questo “modesto aggiustamento di bilancio” dovrebbe iniziare nel 2017. La spesa pubblica aggiuntiva in conto capitale, iscritta in bilancio nella misura di 10 milioni di euro all’anno, a partire dal 2016 contribuirà a sostenere la ripresa. A partire dal 2017, ha proseguito l’organizzazione, “l’obiettivo dovrebbe essere quello di un quarto di punto percentuale di PIL su base annua tra il 2017 e il 2020”.

 

IMPRESE E INTERNAZIONALIZZAZIONE

Per il FMI “il Governo ha adottato misure importanti per migliorare il contesto imprenditoriale e il mercato del lavoro”. Tra gli interventi messi in campo, “la semplificazione delle procedure per la creazione d’impresa e per l’intestazione degli immobili, l’introduzione di un salario d’ingresso, la riduzione temporanea dei contributi sociali per l’assunzione di lavoratori disoccupati”. Il Governo, ha proseguito la delegazione del FMI, “ha sperimentato procedure agevolate per l’assunzione di lavoratori qualificati non residenti per le startup” e dovrebbe applicare queste procedure “a tutta l’economia del Paese”. Accolto con grandi favori e altrettanti attenzioni il Parco scientifico e tecnologico, un luogo in cui “le prime startup sono già operative e in espansione”.

 

LA COOPERAZIONE CON GLI ALTRI PAESI

L’attenzione di San Marino al miglioramento della cooperazione internazionale ha prodotto i suoi frutti e, per il FMI, “dovrebbe essere mantenuta”. La decisione dell’Italia di inserire il Titano nella white list fiscale verso la fine del 2014 e la conclusione dell’accordo di cooperazione economica bilaterale, hanno costituito un importante passo verso l’apertura e la trasparenza. “E’ auspicabile – così si è espresso il FMI -, che l’attivazione della centrale dei rischi avvenga come previsto, facilitando la cooperazione con Bankitalia”. La delegazione poi ha accolto con favore l’apertura di un negoziato per un accordo di associazione con l’UE, l’imminente completamento della valutazione nazionale dei rischi e lo scambio di informazioni fiscali”, che partirà il prossimo anno.

 

IL PRESIDENTE DI BCSM WAFIK GRAIS

grais



All’incontro tra media locali e la delegazione del FMI, a San Marino per l’annuale report, anche il neo Presidente di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, Wafik Grais, che ha risposto a una manciata di domande. In merito al Memorandum d’intesa con Bankitalia, Wafik Grais ha spiegato che “più che la forma, è importante la sostanza” e che le due Banche centrali già lavorano a contatto all’interno del “gruppo costituente del Fondo Monetario Internazionale”. Sugli obiettivi del proprio mandato, il Presidente, specificando la materia della sua risposta (“finanziaria”), ha sottolineato “la necessità di creare un’entità di sorveglianza efficiente ed efficace” e che, assieme al futuro Direttore, verrà “ridefinita la governance”. Lo staff dovrà individuare e portare avanti una serie di “strategie di sviluppo del settore”. Tra i pilastri, oltre all’accordo di associazione con l’UE, anche la creazione di “altre attività qualificate per i servizi finanziari”.

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