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Infrastrutture e opere pubbliche: progetti per 30 milioni di euro

da Redazione

Il campus scolastico di Fonte dell’Ovo, i parcheggi, il Polo servizi di Valdragone. Richiesta la procedura d’urgenza per il Progetto di Legge, che darà respiro all’edilizia.

 

di Alessandro Carli

 

Nella sessione del Consiglio Grande e Generale di fine marzo, spicca, tra gli altri, anche il progetto di legge sulla “Spesa pluriennale per la realizzazione di infrastrutture ed opere pubbliche”, e che fa riferimento alla Legge 2019 del 2014. L’art. 62 della Legge di Bilancio difatti sottolinea che entro il 31 marzo deve essere adottato un decreto delegato che definisce le “procedure utili per addivenire alla vendita, previa determinazione del valore di mercato, di fabbricati che non rivestano alcun carattere di interesse pubblico e storico, che versano in condizioni di abbandono e degrado e che non siano strategici per la realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche, fermo restando le competenze in capo al Consiglio Grande e Generale”. Per il progetto di legge, che viene discusso in prima lettura, è stato richiesta la procedura d’urgenza al fine di accelerare l’iter burocratico. Procedura d’urgenza che, come evidenzia il segretario di Stato al territorio Antonella Mularoni, “nel caso venisse approvato dai ‘due terzi’ del Consiglio, potrebbe concretizzarsi in tempi brevissimi e quindi permetterebbe al comparto dell’edilizia di ripartire”.

Le finalità del progetto di legge difatti sono volte a finanziare la completa progettazione e parte della realizzazione di infrastrutture e opere pubbliche ritenute strategiche e prioritarie, sia per lo sviluppo e l’ammodernamento del Paese che per conseguire la razionalizzazione della spesa pubblica, individuate nel piano pluriennale degli investimenti approvato con ordine del Giorno del Consiglio Grande e Generale il 22 dicembre 2014.

Interventi strategici, che si inseriscono nel filone di un piano di ammodernamento infrastrutturale, la cui elaborazione è frutto di un’attenta programmazione che tiene conto dell’impatto in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale, designando un vasto e coerente riassetto progettuale del Paese. Sul piatto, 30 milioni, che verranno impiegati per la ristrutturazione del Campus Scolastico a Fonte dell’Ovo e del Nuovo Polo servizi di Valdragone, ma anche alla realizzazione del Polo della Sicurezza e dei parcheggi di Piazzale Giangi e di Borgo Maggiore , i cui costi e tempi di attuazione implicano impegni pluriennali.

“I 30 milioni serviranno principalmente per la progettazione – spiega il segretario Antonella Mularoni -. Per la fase realizzativa siamo aperti ai finanziamenti dei privati, un modus operandi che ha ottenuto e sta ottenendo ottimi risultati all’estero. In questo modo si potrebbero liberare risorse per ulteriori progetti”.

 

VENDITA DI TERRENI

Entro la fine di marzo – secondo quanto espresso in Finanziaria – dovrebbe uscire anche il Decreto delegato che indica le procedure utili per addivenire alla vendita, a prezzi di mercato, di esigue porzioni o relitti di terreno, di superficie non superiore a 150 mq, i quali non abbiano alcun interesse pubblico o storico, siano privi di idoneità edificatoria, non risultino strategici per la realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche e la cui alienazione non arrechi pregiudizio al patrimonio dello Stato, fermo restando le competenze in capo al Consiglio Grande e Generale. Il ricavato derivante dalla vendita, previsto in 3.200.000 euro, è iscritto sul Bilancio dello Stato e riscosso sul capitolo di entrata sui “Proventi da vendita di terreni”.

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