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La felicità, uno strumento potente anche nel mondo del lavoro

da Redazione

A marzo il percorso di INforma “Al meglio di me” dedicato a imprenditori e manager. Maurizia Mancini: “Impareremo e praticheremo le tecniche derivanti da scienza e tradizione”.

Maurizia Mancini Vivere Azienda

 

di Daniele Bartolucci

 

“La scienza ci ha permesso di confermare e definire ciò che gli antichi sapevano già: la felicità a lungo termine è il risultato dell’esprimere pienamente il proprio potenziale umano. Se esistono differenti cose che afferiscono alla felicità”, spiega Maurizia Mancini, formatrice e coach internazionale, “tra cui la più semplice è il ‘mi fa stare bene’, parimenti esistono migliaia di studi scientifici che dimostrano quanto l’essere felici abbia una potenza straordinaria e un impatto positivo sulla nostra vita, sul nostro lavoro e nel rapporto con gli altri”.

 

IL PERCORSO DI INFORMA “AL MEGLIO DI ME”

 

Ed è da queste analisi che la Dott.ssa Mancini (già docente di diversi corsi di INforma, la struttura di formazione di ANIS che propone questo percorso dedicato a imprenditori, manager e personale delle aziende associate) ha costruito il percorso “Al meglio di me – Come coltivare davvero la felicità e il benessere”. “La scienza, e in particolare la Professoressa Carol Ryff, ha individuato 6 aspetti con cui si può influire sul grado di felicità di un essere umano, a cui, grazie agli studi del psicologo Mihály Csíkszentmihályi, si potrebbe associare un ulteriore aspetto, uno stato uno stato particolare, detto ‘flusso’ , in cui si svolgono compiti complessi con benessere ed efficacia. Questo percorso di coaching”, anticipa Maurizia Mancini, “fornisce i migliori strumenti per massimizzare la propria realizzazione in ognuno dei 6 aspetti della felicità, oltre a quelli per accedere facilmente allo stato di flusso”. Sono quindi previsti 8 incontri tematici di gruppo (l’inizio del percorso è fissato a marzo), dove saranno spiegate e insegnate le tecniche per raggiungere tali obiettivi: “Saranno incontri molto pratici e gestiti in modo personalizzato in base alle esigenze dei singoli partecipanti, dando loro la possibilità di praticarle fin da subito, singolarmente o sfruttando la forza del gruppo e il fatto di poter condividere queste pratiche tra persone diverse e con diverse esperienze lavorative. Questo percorso”, spiega la Dott.ssa Mancini (che tra le altre attività, cura anche la rubrica di RTV “Trucchi di felicità” insieme a Mirco Zani), “è adatto ad ogni persona che, a prescindere dalla propria età o formazione, vuole calmare la propria mente, conoscersi profondamente, essere felice, esprimersi al meglio in ogni aspetto della vita e avere un impatto benefico sulla società”.

 

GLI “STRUMENTI” PER LA FELICITÀ A LUNGO TERMINE

 

“Analizzando il concetto di felicità”, spiega Maurizia Mancini, “c’è una corrispondenza molto forte tra studi e pratiche anche molto antiche, che l’uomo ha sempre utilizzato, per comprendere e vedere questi sette pilastri e nello stesso tempo andare a nutrirli. Scopo del percorso è infatti apprendere gli strumenti di lavoro su di sé – che sono alla portata di tutti e testati scientificamente – oltre a tecniche di meditazione avanzata (adatti sia a principianti che a chi medita da tempo), esercizi di presenza e strumenti di life hacking. Non è necessaria dunque alcuna preparazione fisica, né si tratta di terapia di gruppo o di un gruppo di sostegno, ma di apprendere le migliori e comprovate tecniche per essere felice e realizzarsi pienamente, per poi utilizzarle su se stessi e trasformare concretamente la propria vita. Sono certa che sarà anche molto divertente”.

Se sarà dunque “fondamentale definire cosa sia la felicità per ognuno di noi, l’obiettivo finale è raggiungere quella che chiamiamo felicità a lungo termine, che non è solo un investimento per il futuro e, quindi, raggiungere uno stato di benessere solo dopo uno sforzo, ma significa essere felici anche oggi, perché tale condizione va costruita e nutrita anche oggi”.

“L’altro obiettivo è identificare lo ‘stato di flusso’, che sappiamo essere ben compreso da tanti artisti e sportivi, ma che oggi anche gli imprenditori iniziano a valutare la sua efficacia. Con apposite pratiche che uniscono la scienza alle tradizioni, si possono utilizzare tecniche per ‘accendere’ questo stato a comando e, quindi, affrontare qualsiasi cosa che accada all’esterno di noi. Lo abbiamo visto con la pandemia, del resto, che attorno a noi può succedere di tutto, ma si può comunque riuscire a difendersi e a reagire. Così come avviene con il cambiamento, ad esempio, verso il quale spesso si ha un atteggiamento negativo, basato sulle diverse credenze che ognuno ha dentro di sé e che, come le cattive abitudini, si alimentano di continuo, anche con input esterni. Ma proprio come le abitudini, basta nutrire quelle buone e positive per vedere appassire le altre, per poter costruire un benessere a lungo termine sapere che la propria vita ha un senso. Questo non significa essere sempre contenti, ma conoscersi e ascoltarsi, amarsi e piacersi, ma anche diventare la persona che si desidera essere: in sintesi, essere capaci di vivere meglio le proprie emozioni, perché non se ne venga travolti, ma avere invece le risorse per tornare felici”.

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