Home FixingFixing San Marino: “Ok a locali aperti ed eventi, tolleranza zero sulle regole”

San Marino: “Ok a locali aperti ed eventi, tolleranza zero sulle regole”

da Redazione

Covid-19: il Decreto Legge numero 187 del 2020 rimodula le misure di contrasto. No alle consumazioni al banco e i buffet. Mascherina obbligatoria se non si mantiene 1 metro.

conresso di stato ottobre

 

di Alessandro Carli

 

Covid-19, maglie più strette anche a San Marino. Dal 13 ottobre difatti, attraverso il Decreto-Legge nr. 187/2020, il Titano ha rimodulato le misure di contrasto alla pandemia. Sull’argomento sono intervenuti i Segretari di Stato Roberto Ciavatta (Sanità) e Federico Pedini Amati (Turismo). Assieme al DL, ha rimarcato il primo, “è stata emessa anche una nuova circolare per aggiornare i Paesi di ritorno dai quali è richiesta una profilassi, ovvero una diagnosi delle condizioni di salute. In quanto al decreto, premetto che continuiamo a credere che con il COVID ormai purtroppo ci siamo abituati a convivere e dobbiamo convivere: questo significa che, oltre ad avere la massima attenzione rispetto alla sicurezza della salute della nostra cittadinanza dobbiamo garantire alla cittadinanza stessa, nei limiti del possibile, finché ci sarà possibile, l’opportunità di continuare a svolgere una vita la più normale possibile. I nostri decreti precedenti prevedevano e prevedono tutt’ora una serie di prescrizioni, quali la sanificazione continua, l’utilizzo della mascherina, la misurazione della febbre, il distanziamento. Con questo decreto non abbiamo fatto altro che rimarcare questi elementi e la necessità di avere un rispetto continuo di questi elementi”.

La cittadinanza e le attività sono state e sono assolutamente ligie alle prescrizioni dei decreti ma, ha proseguito Ciavatta, “non possiamo però negare che ci sono state alcune isolate poche situazioni che in qualche maniera hanno preoccupato. Con questo decreto andiamo quindi a ribadire la necessità di garantire un distanziamento all’interno e all’esterno dei locali per evitare assembramenti e andiamo a introdurre l’obbligo di segnalazione, quindi di autorizzazione preventiva da parte della Gendarmeria di qualsiasi evento che superi la capienza dei locali tenendo conto delle necessità di distanziamento all’interno dei locali. Se qualcuno quindi ha la volontà o l’interesse di organizzare eventi, iniziative o di aumentare la capienza dei propri locali se durante una serata viene invitato un dj altresì deve avere un’autorizzazione preventiva e deve nominare un responsabile della sicurezza e la proporzione di un membro della sicurezza per ogni 50 avventori all’interno dei locali che abbiano il compito e l’obbligo di verificare che le prescrizioni vengano rispettati all’interno e all’esterno dei locali”.

Viene introdotto anche il dovere di segnalare alle autorità competenti situazioni ove questo non avvenga. “Si tratta di un intervento che ci serve per evitare di chiudere, è importante e mi augurerei che venga ampiamente rappresentato. Per evitare chiusure o altre limitazioni che altrove stanno introducendo, abbiamo la necessità di avere una collaborazione continua con i nostri operatori e cittadini; non è una questione di libertà ma di responsabilità, la mia libertà finisce dove va a infrangere la libertà del prossimo, quindi se tutti continuiamo a essere responsabili come siamo stati sino a oggi e se tutte le attività collaborano al mantenimento del rispetto dei presidi che garantiscono la salute degli avventori dei locali allora crediamo sia possibile continuare con un’impostazione meno restrittiva rispetto al circondario ma certamente allineata per quello che riguarda la tutela della salute”.

Per Pedini Amati il decreto emanato si è reso necessario anche per chiarire come gestire gli eventi. “Continueremo a mantenere la guardia molto alta ma non vogliamo fermare gli eventi così come non vogliamo fermare le attività economiche del nostro Paese. Questo però non deve assolutamente lasciar intendere che a San Marino non ci sia la volontà di dettare regole precise o che manchi la sensibilità verso il problema, anzi, abbiamo voluto regole ancora più stringenti e chiederemo che chi non le rispetta paghi. Il percorso tracciato è chiaro, gli eventi pubblici previsti, fino ad ora, sono tutti all’aperto e seppur regolamentati in maniera stringente si terranno. La mascherina sarà obbligatoria quando non potrà essere mantenuta la distanza di 1 metro e saranno attivati tutti i presidi necessari per garantire ai partecipanti massima sicurezza. Per quanto riguarda gli eventi al chiuso o comunque con ingresso a pagamento, la possibilità di calcolare il numero dei partecipanti ci permetterà anche di prevedere prima che tipo di presidi applicare, in questo senso il decreto è preciso e le regole da rispettare sono chiare. Chi organizza eventi oggi sa perfettamente a quali regole attenersi, per cui non ammetteremo che non vengano rispettate. La guardia è altissima, siamo pronti ad intervenire se le condizioni dovessero cambiare e soprattutto saremo intransigenti sul rispetto della legge e dei comportamenti che ci vengono imposti dalla volontà di evitare i rischi della stessa pandemia”.

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