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Gilberto Giovagnoli, la “Lingua di un 1/2 giapponese”

da Redazione

L’opera dell’artista sammarinese è custodita nella Galleria Nazionale. Il critico Achille Bonito Oliva: “Una pittura a tempera incandescente”.

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“Gilberto Giovagnoli presenta una pittura a tempera incandescente, tenuta sotto il segno della decorazione e della figurazione. Il segno è movimentato e corrispondente alla pulsione della mano che corrisponde a sua volta all’accidentalità di un immaginario, che rotola volubilmente tra una figura e un’altra, tra un segno astratto ed un altro che accenna alla narrazione circostanziata di un evento. Il quadro è il teatro ed il recinto di una rappresentazione frammentaria, di un amalgama pittorico che non interrompe mai il suo flusso delirante”. Queste le parole di Achille Bonito Oliva sul catalogo della prima partecipazione di San Marino alla Biennale di Venezia nel 1982. In questa prospettiva l’opera “Lingua di un 1/2 giapponese” – acquisita nel 1988 a seguito della personale dell’artista presso le Logge dei Volontari e oggi appartenente alla Galleria Nazionale San Marino – documenta la produzione dell’artista nella seconda metà degli anni Ottanta, legata Transavanguardia, in cui cultura pop e autobiografia si mescolano.

Il lavoro appare infatti come una trasposizione astratta, libera e infantile della musica (il titolo infatti potrebbe alludere alla band rock sperimentale americana Half Japanese);
vi sono d’altra parte richiami allo spazio visivo architettonico azzurrato di un interno vagamente orientale, che evoca lo spazio e la stanza interna della casa dell’artista stesso, dove da sempre vive, lavora e dipinge attorniato da richiami intellettuali, biblioteche di libri e dischi.

 

L’ARTISTA SAMMARINESE


Gilberto Giovagnoli, pittore e scultore, nasce a San Marino nel 1954 dove vive e lavora circondato dai libri e dalla musica.

 

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