Home FixingFixing Repubblica di San Marino, ora l’arte di strada “entra” in Aula

Repubblica di San Marino, ora l’arte di strada “entra” in Aula

da Redazione

Presentato un Progetto di Legge per “riconoscerla” come lavoro. Interessanti le ricadute: lo SMIAF “richiama” 15.000 visitatori all’anno.

SMIAF 2

 

di Alessandro Carli

 

Attualissimo per tutte le problematiche legate agli eventi outdoor e alla Covid-19, approda in Aula (in prima lettura) il Progetto di Legge sull’arte di strada. La relazione, firmata da Denise Bronzetti, ricorda che “anche San Marino vanta una esperienza di 13 anni di accoglienza e gestione di artisti di strada provenienti dall’Europa e dal mondo intero per uno scambio culturale, turistico ed educativo con il territorio e la sua cittadinanza giovanile: lo SMIAF Project (foto Facebook). Ormai divenuto punto di riferimento a livello Europeo e partner dell’European Street Forum, lo SMIAFestival conta una presenza di circa 15.000 visitatori ad edizione facendo del progetto multidisciplinare un appuntamento artistico ed economico significativo per il Paese”. Da questo fermento e dagli importanti risultati in termini di pubblico, “l’idea di nutrire e omaggiare l’arte di strada anche nella Repubblica di San Marino, come forma di arte e lavoro riconosciuto, come opportunità di industria creativa. L’arte di strada offre occasioni di intrattenimento spontaneo a residenti e visitatori senza gravare necessariamente sui bilanci pubblici, (sia come compenso sia come strutture ospitanti). L’arte di strada agisce come leva di attrazione ed intrattenimento turistico e quindi indotto economico. L’arte di strada consente alle strade della Repubblica di divenire luogo di incontro, scambio e nuove conoscenze rendendo il territorio uno spazio internazionale restituendo un’immagine del Paese più aperto, all’avanguardia ed animato di creatività stimolante ed invitante L’arte di strada intesa nella presente legge si svolge in maniera occasionale e in assenza di ogni forma di contrattualizzazione e/o retribuzione istituzionale e prevede come unica ed eventuale forma di compenso quello spontaneo e liberale da parte del pubblico. Le forme performative organizzate in cui sussista, tra artista ed ente organizzatore, un accordo definito, continuano a essere disciplinate dal Regolamento nr. 8 del 2017. Nella redazione della Legge ci si è posti anzitutto l’obiettivo di preservare la tutela della sicurezza, dell’ordine e della quiete pubblica, e di rendere compatibile l’arte di strada con le quotidiane attività cittadine. A tal fine è stata prevista l’istituzione di un Comitato che ha la funzione di vagliare i profili degli artisti di strada sia sul piano artistico che dell’etica professionale. L’accoglimento della domanda da parte del Comitato permette al richiedente di essere iscritto al Registro degli artisti di strada della Repubblica di San Marino per una durata di tre anni. L’iscrizione al Registro rappresenta requisito essenziale per poter svolgere in territorio sammarinese le performances di strada. Il Comitato nell’ambito delle sue funzioni può, In ogni momento, disporre la cancellazione dell’artista dal Registro. Le esibizioni potranno svolgersi solo all’interno delle postazioni contrassegnate nell’allegato alla presente legge, le quali sono state individuate in maniera tale da non recare disturbo ai residenti e non ostacolare le normali attività lavorative, commerciali e la libera circolazione veicolare e pedonale. Sono stati esclusi dalle postazioni i luoghi di culto, dei beni artistici e monumentali e Piazza della Libertà. Alla definizione delle postazioni ha partecipato anche la Segreteria di Stato al Territorio. Il sistema di prenotazione delle postazioni verrà gestito all’interno di una speciale sezione del sito degli Istituti Culturali, grazie anche all’ausilio di automatismi informatici, che permetteranno di non creare sovrapposizioni con eventuali iniziative concomitanti organizzate da Enti pubblici o da terzi. L’artista che intenda esibirsi dovrà compilare l’apposito modulo il quale verrà inoltrato oltre che agli Istituti culturali anche al Comando della Gendarmeria e quello della Polizia Civile, alla sezione eventi dell’Ufficio del Turismo e alla Giunta di Castello di Città per un controllo pieno e attento di tutti i soggetti che hanno giurisdizione sul Centro storico. A tale proposito, è importante che le forze dell’ordine o di coloro che controlleranno le esibizioni vengano istruite e formate (lingue straniere, capacità di dialogo…) alla gestione di un protocollo chiaro di controllo e di sanzioni in casi particolari e specifici, in modo da evitare scene sgradevoli durante l’afflusso turistico evitando situazioni che possano promuovere una immagine negativa del Paese”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento