Home FixingFixing L’agricoltura e la pandemia: contest culinario e riflessioni sul cibo

L’agricoltura e la pandemia: contest culinario e riflessioni sul cibo

da Redazione

Il Consorzio Terra di San Marino lancia su Facebook una gara con i prodotti a km0. L’Università Contadina: organizzazione distributiva ed efficiente delle derrate alimentari.

CTSM

 

Nei campi coltivati a grano, il cereale seminato in autunno ora è nella fase della “levata”. Nel ciclo biologico del grano si distinguono le fasi di germinazione, accestimento, levata, fioritura e maturazione. Il frumento, così come altri cereali, ha la capacità di accestire, cioè di sviluppare altri germogli in aggiunta a quello primario, e durante questa fase le piante hanno un aspetto cespitoso. Con l’aumentare della temperatura, quando la temperatura dell’aria raggiunge circa 12°C, il grano inizia la fase di “levata”, cioè dell’allungamento degli internodi, al termine della quale le piantine raggiungono la massima altezza e che si conclude in aprile-maggio con l’emissione della spiga (“spigatura”). In questo difficile periodo in cui siamo costretti a restare a casa si riscopre il piacere del pane, della pizza, dei dolci fatti in casa, di profumi e sapori unici e mai dimenticati. Nel ricco paniere dei prodotti Terra di San Marino, pane, piadina, farina, biscotti, latte formaggi, miele, olio, carne e vino, che rispettano specifici disciplinari di produzione e sono ottenuti con materie prime coltivate in territorio, vi sono anche le farine macinate a pietra e quelle classiche 0 e 00. Assaporare un buon prodotto da forno è veramente appagante, ma non tutti i prodotti sono uguali perché diverse sono le farine con cui sono preparati: oltre alla varietà del cereale fanno la differenza l’ambiente ed il metodo di coltivazione, l’essicazione e la macinatura della granella, fattori che concorrono a determinare e migliorare le qualità nutrizionali e organolettiche del prodotto. Il Consorzio Terra ha deciso di attivare sulla propria pagina FB un contest culinario dal titolo #assaporiamoacasa: una “battaglia ” a colpi di piatti gustosi e rigorosamente realizzati con i prodotti marcati e certificati #terradisanmarino.

A San Marino, realtà non compresa nei maxi sistemi di salvaguardia temporanea alla lotta al COVID-19, la crisi dell’evento in atto è possibile che ci vedrà in una situazione molto più pesante che in altri Stati. “Per questa ragione dobbiamo prepararci, tutti, ad affrontare l’allestimento di grandi orti, oliveti, granai, allevamenti e laghetti di guerra pronti a far fronte alla grave crisi che colpirà la distribuzione alimentare nel nostro amato territorio”. Con questo pensiero UNI.CO. ® Università Contadina rivolge un appello a tutto il comparto agricolo e di trasformazione alimentare sammarinese affinché si cominci, sin da subito, ad avviare un’organizzazione produttiva e distributiva efficace ed efficiente delle derrate alimentari di prima necessità vista la situazione di emergenza in atto. Agricoltori, allevatori, distributori, volontari e quanti altri dovranno trovare uno schema organizzativo per potenziare, riconvertire aziende e terreni, creare risorse idriche, coltivare, raccogliere, avviare e stoccare produzioni agro alimentari così come determinarne le modalità distributive. E’ fondamentale, in aggiunta, che la politica sia al fianco delle aziende e dei privati del settore snellendo la burocrazia in generale, incentivando lo sviluppo delle produzioni favorendo la messa a coltura dei terreni incolti, decretare inoltre il veloce via libera all’utilizzo dei capannoni artigianali/industriali come nuove sedi per le colture idroponiche o per altre destinazioni utili al sistema, potenziando i laboratori di valutazione di salubrità degli alimenti e delle acque, laddove si sia carenti. In pratica attenuare al massimo quella che è la dipendenza con l’esterno, Italia compresa. Perché non bisogna dimenticare che di tutte le filiere industriali quella agro-alimentare è la più complessa in termini assoluti. E’ legata a variabili imprevedibili ed imprescindibili, dettate sia da madre natura sia dall’abbinamento alla rete complessa dell’indotto industriale di trasformazione (chimica alimentare, macchinari, polimeri, tessile e non tessile, confezionamento, etichettatura e marcatura, logistica nonché dall’importantissimo e complesso indotto logistico dei rifornimenti e della distribuzione (fresco, confezionato, sfuso, congelato, surgelato, eccetera).

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