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infoMercatiEsteri: “Fate impresa nella Repubblica di San Marino”

da Redazione

Anche per il 2020 il portale della Farnesina “promuove” il Titano. Tra i punti di forza la qualità dei servizi offerti e la snellezza burocratica.

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di Alessandro Carli

 

Anche per il 2020 l’Italia “promuove” la Repubblica di San Marino: il portale della Farnesina rassicura gli investitori che guardano al Titano come Paese con cui fare (o portare) business. Tra i punti di forza del Monte spiccano, oltre la posizione geografica, il contesto ambientale e gli accordi doganali, la totale sicurezza del Paese sia dal punto di vista economico, operativo e politico.

 

QUALITÀ E SNELLEZZA


San Marino può vantare una elevata qualità dei servizi e una snellezza amministrativa, in particolare per quanto riguarda i tempi necessari al rilascio delle licenze imprenditoriali. La “corporate tax” è del 17% e possono essere applicate detassazioni degli utili in caso di reinvestimenti in innovazione tecnologica, risparmi energetici, riduzioni di agenti inquinanti, miglioramento dei processi produttivi esistenti o introduzione di nuove produzioni. Sostegno è accordato anche alle attività di ricerca e sviluppo.

 

I RAPPORTI CON L’ITALIA

 

I secolari rapporti tra Italia e San Marino sono caratterizzati da una lunga tradizione di scambi in tutti i campi e dalla condivisione degli stessi valori. Le relazioni tra le due Repubbliche sono regolate dalla Convenzione di amicizia e buon vicinato del 1939 e successive integrazioni e modifiche. Inoltre, è stato avviato un negoziato con l’Unione Europea per un Accordo di Associazione. L’Italia costituisce inoltre il partner di riferimento sul piano economico, dato il carattere di enclave di San Marino. Sono entrati in vigore l’Accordo di Cooperazione Economica, l’Accordo di collaborazione finanziaria e l’Accordo per la prevenzione e repressione della criminalità organizzata. Alla luce dell’avvenuta ratifica anche da parte italiana nel luglio 2013 della Convenzione bilaterale per evitare le doppie imposizioni fiscali, San Marino è stata espunta nel febbraio 2014 dalla “black list” italiana. Nel corso del 2014 San Marino è, inoltre, entrata nel Sepa, l’Area unica dei pagamenti in Euro, e nel 2015 nella white list fiscale italiana.

 

LA BILANCIA COMMERCIALE


Sul Piano della Bilancia Commerciale, l’Italia è il primo partner della Repubblica di San Marino. Secondo i dati dell’Ufficio di Statistica Sammarinese (aggiornati però al 2017), le esportazioni italiane sono ammontate a 1,298 miliardi di Euro, pari al 78,4% del totale; mentre le importazioni italiane da San Marino sono ammontate a 1,528 miliardi di Euro, pari all’88,2% del totale.

Gli altri partner commerciali sono la Cina, i Paesi Bassi, la Germania e la Francia.

 

DOVE INVESTIRE


infoMercatiEsteri indica nei flussi turistici, nei prodotti delle industrie manifatturiere, nei servizi e nel commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli i principali “settori” in cui investire. Il tessuto imprenditoriale sammarinese, spiega la Farnesina, “si sviluppa in un ampio raggio di settori, che includono la meccanica, le costruzioni, mobili, ceramiche, packaging, software aziendali, commercio, servizi, alberghiero e ristorazione”.

 

COSA VENDERE

 

Una snella sezione poi è dedicata agli italiani che vogliono vendere a San Marino. E anche in questo caso spicca la manifattura e gli articoli da abbigliamento.

 

UNO STRUMENTO UTILE

 

Grazie al costante lavoro di analisi delle Ambasciate e dei Consolati, con la collaborazione delle Unità dell’Agenzia ICE e ai contributi dell’ENIT e delle Camere di Commercio italiane all’estero, infoMercatiEsteri mette a disposizione del sistema produttivo italiano uno strumento ricco di informazioni utili per le scelte di internazionalizzazione.

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