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San Marino, imprese e lavoratori, aspettando la “crescita”

da Redazione

Verso il 1° Maggio: aumentano gli occupati ma non diminuiscono i disoccupati sammarinesi: il Governo studia dei “super bonus” per le assunzioni.

1maggio dentro

 

di Daniele Bartolucci

 

Crescono in maniera importante gli occupati in Repubblica, ma non diminuiscono proporzionalmente i disoccupati sammarinesi. Sarà questo uno dei temi principali del 1° Maggio a San Marino, quando i sindacati celebreranno la Festa dei Lavoratori. Dall’altra parte il Governo, pronto ad annunciare misure straordinarie per invertire questo trend, anche con dei “super bonus” per le assunzioni degli iscritti alle liste. In questa sfida, però, manca ancora il protagonista principale: lo sviluppo economico. Perché i posti di lavoro non si creano né con le leggi né con gli incentivi, ma con le imprese. Consolidare quelle che ci sono e attirarne di nuove: è questo l’impegno che (tutti) dovrebbero appunto “assumere”.

 

PIÙ OCCUPATI, MA MOLTI SONO FRONTALIERI

 

Un dato è certo ed è positivo: da qualche mese la forza lavoro sammarinese è cresciuta e sono aumentati di diverse centinaia gli occupati. Di contro, contestano soprattutto i sindacati, molti di questi nuovi assunti sono frontalieri, mentre le liste dei disoccupati continuano ad avere oltre il migliaio di iscritti sammarinesi. Il mondo dei lavoratori imputa tale tendenza alla Legge Sviluppo, che oramai da due anni regola il mercato del lavoro consentendo alle imprese che vogliono assumere il “doppio binario”: la vecchia procedura, con tempi purtroppo ancora lunghi, o la liberalizzazione a pagamento (il famoso 4,5%) per assumere anche fuori dalle liste. Pur tenendo conto che quella norma ha permesso anche di regolarizzare posizioni difficilmente sanabili con i vecchi strumenti, è comunque un dato di fatto che diverse aziende abbiano aderito al “pagamento” e quindi abbiano sì assunto, ma in prevalenza frontalieri. Molte aziende, inoltre, hanno assunto per esigenze di crescita e di commesse, cercando di velocizzare l’acquisizione di determinate competenze che nel mercato interno non ci sono.

 

VERIFICARE I RISULTATI DELLA LEGGE SVILUPPO


Stando ai dati statistici, pare che le assunzioni con il 4,5% non siano sempre avvenute per professionalità specifiche o personale ultra qualificato, come la limitatezza del mercato interno potrebbe far pensare.

E su questo i sindacati hanno apertoi un’aspra invettiva con il Governo. Ma è anche vero che dati attuariali e incrociati non ce ne sono.

L’auspicio è che il Governo, d’accordo con le organizzazioni sindacali e datoriali, monitorasse i risultati raggiunti, positivi o negativi che siano, e da qui aprisse il confronto su quello che si può salvare di quella normativa, e su quello che va invece cambiato. Invece, da mesi, si assiste perfino alla “guerra dei numeri” con la Segreteria competente che rendiconta dei dati e i sindacati che ne pubblicano altri.

 

INCENTIVI PER ASSUMERE DONNE E DISOCCUPATI


Facendo leva anche su questi temi (e relativi scontri), da tempo il Governo è impegnato a mettere in campo nuove misure straordinarie per favorire l’occupazione dei sammarinesi, in primis delle donne, che rappresentano una classe importante delle liste dei disoccupati, ma anche quella più difficile da reinserire nel mondo del lavoro. Su questo tema dovrebbero essere disposte delle risorse anche nell’Assestamento di Bilancio che si sta discutendo in Aula in questa sessione consiliare. Poi ci sono le assunzioni dei disoccupati in generale, che il Governo vorrebbe agevolare con dei “super bonus” da migliaia di euro (pare 15mila a persona) per le imprese. Un intervento che, nonostante l’entità, rischia di non essere affatto gradito alle imprese, visto che per assumere una persona in più devono averne la necessità, altrimenti sarebbe comunque un costo, anche se “scontato”.

 

CERCANSI POLITICHE ESPANSIVE E ATTRATTIVE

 

L’altro tema, per ora assente alla Festa del 1° Maggio, è lo sviluppo economico. Anche i lavoratori hanno ormai compreso che senza imprese private non c’è mercato del lavoro che tenga (e anche che lo Stato non può assumere all’infinito). Per questo se c’è necessità di trovare nuove forme di agevolazione per le assunzioni dei disoccupati (basterebbe comunque agire sulle aliquote degli abbattimenti già in vigore), la sfida più importante è quella di generare uno sviluppo economico sostenibile oggi e in futuro. Da una parte per tutelare e sostenere le imprese che già operano a San Marino (e quindi non perdere gli attuali livelli occupazionali), dall’altra per attirarne di nuove, dando una possibilità in più ai disoccupati di trovare lavoro. Ovviamente, in parallelo occorre però una grande opera di formazione per queste persone, per renderli appetibili dalle imprese. Su questo tema dopo anni di stallo, sembra si stia muovendo finalmente qualcosa. Poi occorrerà sviluppare quella “macchina promozionale” rappresentata da Agenzia per lo Sviluppo e San Marino Innovation. Anche in questo caso sarebbe interessante avere un rendiconto dei risultati raccolti in questi primi mesi attività e comprendere (ma anche condividere con il mondo imprenditoriale) le strategie per l’immediato futuro. E’ chiaro che per attrarre nuove imprese serva anche e soprattutto un clima favorevole, cosa che in questo periodo San Marino non sta certo mostrando.

Insomma, che il 1°Maggio sia una festa per i lavoratori, ma di buon auspicio anche alle imprese. Che sia un momento di confronto, per ripartire più forti.

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