Home FixingFixing San Marino, meno incidenti ma crescono i giorni di malattia

San Marino, meno incidenti ma crescono i giorni di malattia

da Redazione

Per quanto riguarda l’indennità percepita dai lavoratori, l’importo è pari al 100% della retribuzione sin dal primo giorno e per tutta la durata dell’inabilità.

ISS tabella

 

di Alessandro Carli

 

La normativa sammarinese sulla sicurezza sul lavoro (la Legge numero 31 del 1998) compie 20 anni: una “ricorrenza” che ci dà lo spunto per analizzare l’influenza e l’incisività della Legge.

A cerniera tra la “Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro” (che “cade” il 28 aprile, è stata indetta dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro per promuovere nei governi, nei datori di lavoro e nei lavoratori stessi un impegno attivo che garantisca un ambiente sicuro e salubre dando priorità massima al principio di prevenzione) e il 1 maggio (Festa dei lavoratori), facciamo il punto sullo stato di salute dei lavoratori impiegati nella Repubblica di San Marino attraverso i dati dell’ISS relativi agli ultimi cinque anni, quindi riguardano il periodo che va dal 2013 al 2017. Con una doverosa premessa: la normativa sammarinese è originata sulla base del modello della Legge 626 italiana. La fondamentale differenza però è che le imprese italiane hanno una media di 250 addetti mentre per le aziende che operano nella Repubblica la media è di circa 10 dipendenti. Risulta quindi evidente che molte attività riferite alla gestione della sicurezza, alla composizione degli organici medesimi (Servizio di prevenzione e protezione) vengano svolte e seguite sempre dalle stesse figure individuate.

Eccezion fatta per alcune realtà imprenditoriali di un certo spessore, mediamente la struttura e la modalità lavorativa delle imprese della Repubblica sono nettamente differenti: in molte di esse i processi sono ancora in buona parte artigianali e non totalmente industrializzati.

 

UN TREND MOLTO ALTALENANTE


Zoomando l’ultimo quinquennio (vedi tabella), il trend invece appare invece piuttosto altalenante.

Nel 2017 difatti si sono registrate 476 denunce per infortuni sul lavoro. Di queste, ne sono state accolte 412 per un totale di 8.539 giorni di malattia, mentre 64 denunce non sono state accolte dalla Medicina legale e fiscale, in quanto non si trattava di infortuni dovuti a cause di lavoro o in itinere. Nello specifico, il mese che ha fatto registrare più infortuni accolti è stato luglio (42), quello con il maggior numero di “giorni di malattia” invece febbraio (873).

Nel 2016 gli infortuni totali accolti erano stati 379 per un totale di 6.557 giorni di malattia e 44 denunce non accolte. A giugno e a luglio si sono verificati il maggior numero di infortuni accolti (42) mentre novembre è stato il mese con i livelli più alti di “giorni di malattia” (658).

L’anno prima invece (2015) il mese con più infortuni accolti è stato luglio, aprile invece quello con più giorni di malattia, 831. Luglio che invece nel 2014 è risultato essere il mese con il maggior numero di infortuni accolti (45) e giorni di malattia (703). Infine, il 2013 quando giugno ha fatto registrare il picco di infortuni accolti (49) mentre a ottobre il massimo dei giorni di malattia, 713.

Analizzando i dati rispetto all’arco temporale degli ultimi 5 anni emerge una media di 412 infortuni all’anno per un totale di 7.257 giorni di malattia. I dati del 2017 rientrano quindi nella media per numero di infortuni ma con uno scostamento in aumento dei giorni di malattia erogati.

Per quanto riguarda i dati economici, nel 2016 gli infortuni sul lavoro sono costati 406.766 euro, mentre nel 2017 il costo è stato pari a 505.837 euro.

Infine, i decessi che negli ultimi 25 anni (dal 1992 al 2017) sono stati 13, divisi tra manifattura e costruzioni-impianti.

Vista anche la “longevità” della Legge 31 del 1998, sono in fase di discussione e successiva approvazione dagli organismi preposti (e che quindi non hanno ancora valore) una serie di linee guida relative alle ipotesi d’infortunio sul lavoro, dalle definizioni ai vari adempimenti, per una corretta gestione delle pratiche.

 

VERIFICHE E SOPRALLUOGHI


L’attività della UOS Sicurezza Antifortunistica sul lavoro, nel 2017 ha portato a 49 sopralluoghi in aziende, 51 interventi di vigilanza in cantieri edili, 8 interventi su segnalazioni esterne, 217 sopralluoghi per il rilascio di pareri preventivi, 24 piani di rimozione amianto, 101 sopralluoghi per infortuni sul lavoro e una intensa attività di informazione e indirizzo con incontri in aziende, con associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e conferenze sul tema della salute e sicurezza.

Infine, al 31 dicembre 2017 risultano erogate dall’Istituto per la Sicurezza Sociale 307 pensioni privilegiate per infortuni, in leggero calo rispetto agli anni precedenti, per una spesa totale di 1 milione e 408mila euro, in calo di 40mila euro rispetto al 2016.

 

LA DENUNCIA DELL’INFORTUNIO


In caso di infortunio durante il lavoro, come precisano gli artt. 26 e 27 della Legge numero 42 del 1955, il datore di lavoro – in caso di assenza dal lavoro del dipendente a causa di inabilità temporanea dovuta a malattia comune, malattia professionale, infortunio sul lavoro, gravidanza e puerperio- entro due giorni dalla ricezione della dichiarazione dovrà compilare e inviare all’ISS, l’apposito modulo-questionario predisposto da quest’ultimo e contenente i dati salariali relativi al lavoratore di cui trattasi. Il datore di lavoro è tenuto a denunciare all’Istituto per la Sicurezza Sociale gli infortuni da cui siano colpiti i dipendenti prestatori d’opera e che siano prognosticati non guaribili entro tre giorni. La denuncia dell’infortunio deve essere fatta entro due giorni da quello in cui il datore di lavoro ne ebbe notizia.

 

INFORTUNIO SUL LAVORO, L’INDENNITÀ


Per quanto riguarda l’infortunio sul lavoro e malattia professionale, l’indennità è pari al 100% della retribuzione sin dal primo giorno e per tutta la durata della inabilità, come rimarca l’articolo 2 della Legge numero 30 del 1977.

 

L’AVVOCATURA DELLO STATO DELLA REPUBBLICA IN MERITO ALL’INFORTUNIO “IN ITINERE”

 

L’Avvocatura dello Stato della Repubblica di San Marino nel mese di marzo del 2007 ha dato parare in merito alla definizione di “infortunio in itinere”, richiamandosi alle disposizioni dell’articolo 12 del Decreto Legislativo numero 38 del 2000. “Gli infortuni occorsi alle persone assicurate durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro e, qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale, durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti”.

 

IL SEGRETARIO ALLA SANITÀ FRANCO SANTI: “LA LEGGE HA NECESSITÀ DI ESSERE AGGIORNATA”


“I dati parlano chiaro: gli infortuni sul lavoro sono una realtà ancora presente a San Marino, con costi importanti e degni di attenzione”. Così il Segretario di Stato alla Sanità, Franco Santi, che prosegue: “Sarebbe bello poterli contestualizzare meglio con il dato sull’incidenza e la suddivisione per settori e tipologie lavorative. Quindi un dato che andrebbe ampliato ed approfondito”. In ogni caso, spiega il Segretario di Stato, “è doveroso da parte di tutti gli attori coinvolti, dalla politica alle imprese, dalle forze sindacali ai singoli lavoratori, prendere sempre maggiore consapevolezza dell’importanza della prevenzione, della formazione e del rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro”.

“La nostra Legge di riferimento, la numero 31 del 1998, ha necessità di essere aggiornata ed attualizzata, ma ancora più importante è l’attività educativa e formativa su cui le imprese si devono sentire sempre maggiormente ingaggiate ad investire, con la convinzione che non si tratta di un costo ma di un investimento capace di abbattere i costi e migliorare la produttività aziendale”.

“Per quanto riguarda la politica, posso dire che è già stato costituito un apposito gruppo di lavoro all’interno dell’Istituto per la Sicurezza Sociale che, grazie anche al contributo della Dott.ssa Lucia Isolani, esperta del settore, metterà a punto una prima proposta di innovazione normativa che vorremmo condividere con le parti nel più breve tempo possibile”.

 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento