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American Express dice addio: restano Visa e Mastercard

da Redazione

Banca Centrale ne discuterà con la Direzione italiana per capirne le motivazioni. Celli (Finanze): “Ora serve una soluzione strutturale per evitare in futuro simili disagi”.

american express

 

di Daniele Bartolucci

 

Un altro “big” dell’economia globale abbandona San Marino, o per meglio dire, la isola dal suo giro d’affari. Dopo la vicenda Amazon, che aveva probabilmente più attinenza con la fiscalità sammarinese (vedi la monofase, quando ci sarà un sistema IVA forse il colosso americano tornerà?), ecco che il 2018 si apre con un altro addio clamoroso, quello di American Express. “Un grande danno per tutto il comparto turistico commerciale”, ha sentenziato l’USOT , annunciando che dal prossimo primo aprile le carte di credito di uno dei circuiti più famosi al mondo, cesseranno la loro operatività a San Marino “lasciando a piedi tutti gli esercizi commerciali, compresi alberghi e ristoranti”.

Ma il problema ovviamente è più complesso e non riguarda solo il commercio, perché questa decisione da parte di American Express va ricondotta a problematiche “antiche” per San Marino: la questione delle carte di credito, va detto, ha creato più volte qualche imbarazzo, e la convenzione con CartaSì, appena scaduta, ne era la dimostrazione lampante. Una problematica che ora appare risolta, grazie allo sforzo messo in campo negli anni scorsi, prima da BSI (il primo istituto a emettere carte di credito sammarinesi) e poi da TP@Y che raccoglie le altre banche. “La materia – ha infatti commentato il Segretario di Stato alle Finanze Simone Celli intervenendo a RTV, “è di competenza di Banca Centrale, ovvero l’organismo che monitora il funzionamento del sistema dei pagamenti. Ad ogni modo il Governo, in stretta sinergia con Banca Centrale, sta valutando l’adozione delle opportune iniziative per affrontare la problematica. L’obiettivo è arrivare ad una soluzione di tipo strutturale che possa portare in futuro ad evitare simili disagi con i caratteri della definitività. Va sottolineato che le criticità oggi emergenti sono strettamente connesse a limitazioni che nel passato, più o meno recente, avevano riguardato l’attività della società T.p@y”. Tirate in ballo, sia Banca Centrale che TP@Y hanno emesso due note distinte per spiegare la loro posizione. Banca Centrale , prendendo atto della comunicazione del circuito internazionale, ha annunciato di aver subito provveduto a prendere contatti con la Direzione italiana per accertare le cause delle decisioni ed eventualmente ripristinare il flusso di interruzione programmato.

La società TP@Y, con un proprio comunicato ha invece precisato che, preso atto delle comunicazioni del circuito internazionale, conferma che l’operatività legata ai circuiti Visa e Mastercard con cui è convenzionata, prosegue con regolarità. “Grazie alle strategie in corso di attuazione TP@Y realizzerà a breve un progetto di consolidamento dei propri prodotti e servizi e di ampliamento degli stessi, oltreché delle convenzioni che si renderanno utili e opportune. TP@Y – conclude la nota – è a disposizione della clientela per eventuali ulteriori informazioni”.

E’ chiaro, però, che garantire Visa e Mastercard non basta. Occorre capire meglio le motivazioni di American Express e intervenire, nel caso siano davvero legate, come sembra , a delle limitazioni strutturali.

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