L’Università di San Marino lancia 8 workshop in una settimana: attesi 200 studenti. Nuove tecnologie e materiali: al vaglio anche come “ridare vita” a vecchi oggetti, come gli sci.
di Daniele Bartolucci
Costruire una chitarra classica e una tavola da surf mettendo in campo nuovi materiali, geometrie e processi di lavorazione. Individuare un metodo per trovare una ‘seconda vita’ agli sci. Affrontare il visual-journalism superando il rischio di banalizzare le informazioni, per portare l’attenzione su temi cruciali contrastando la narrativa e i modelli di consumo dominanti. Sono alcune delle attività al centro di “San Marino Design Workshop 2017”, sei giorni di lezioni, mostre e seminari organizzati dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino dal 10 al 15 luglio nella sede dell’Antico Monastero di Santa Chiara. Un’iniziativa che coinvolgerà quasi 200 studenti, imprese, istituzioni e designer attivi a livello internazionale, sotto al titolo “All Around Design – Fare come Pensare”. Nel dettaglio, il workshop “I design della tavola da surf tra stile, materiali e idrodinamica” porterà gli studenti a realizzarne cinque modelli diversi usando forme alternative e materiali non standard grazie al contributo, fra gli altri, dell’ex campione italiano della disciplina, Matteo Fabbri, insieme ai designer Antonio Aguirre e Tommaso Lucinato. Mentre “Il design incontra il giornalismo e le scienze sociali”, a cura di Matteo Moretti, si concentrerà sul rapporto tra data visualization e motion graphic per capire come possano garantire un’informazione trasparente e bilanciata su temi complessi.
Si entrerà nel mondo delle sei corde e della liuteria con “Progettare e realizzare una chitarra classica”, nel quale Gianluca Ballarin guiderà gli aspiranti designer per comprendere quanto sia importante il giusto equilibrio tra forma e funzione in un oggetto in cui questo rapporto è fondamentale. Mentre “Strategie con piccoli produttori di ciliegie Libanesi”, curato da Edoardo Perri e Riccardo Varini, proporrà un progetto di design strategico per la cooperazione internazionale con il Libano e i produttori di ciliegie della valle del Bekka. La designer Sara Ferrari, con “Disegnare una seconda vita per gli sci”, tenterà di immaginare un ‘nuovo scopo’ per questo oggetto tanto tecnologico quanto difficilmente riciclabile, mentre Filipe Alarcao, in cattedra per “L’innovazione nasce dalla sperimentazione diretta sul materiale”, porterà gli studenti a comprendere le potenzialità tecniche ed espressive di un materiale come il sughero attraverso pratiche come la sperimentazione di nuove lavorazioni e le combinazioni con altri elementi. Concentrati sul territorio di San Marino, infine, i workshop “Comunicare e condividere valori con la comunità” di Claude Marzotto e Maia Sambonet, con un esempio basato sui 40 anni di attività della cooperativa sammarinese Titancoop, e “La nuova identità visiva del Convention & Visitors Bureau della Repubblica di San Marino” di Ilaria Montanari, nel quale la definizione del logo e dei codici della comunicazione visiva di un brand verranno applicati a una delle principali strutture organizzatrici di eventi congressuali nella repubblica del Titano. L’evento è organizzato dal corso di laurea in Design dell’Università di San Marino in collaborazione con Università di Bologna, Convention & Visitors Bureau di San Marino, Tecnica Group Spa, Amorim & Irmãos, Cooperativa Titancoop, AssoBDM, Banca Etica, Ong Fondazione Giovanni Paolo II.