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K-In e K-Out, Rossana all’interno della prestigiosa Saatchi Gallery

da Redazione

Nello scrigno londinese il nuovo monolite firmato da Massimo Castagna. Emanuel Colombini: “Prodotto innovativo con contenuti hi-tech”.

Colombini Saatchi

 

di Alessandro Carli

 

E’ nella patria dei monoliti – o perlomeno, nella terra in cui sono ubicati quelli più famosi al mondo, quelli di Stonehenge – che Rossana, brand del Gruppo Colombini, ha deciso di lanciare su scala internazionale “K-In/K-Out”, firmate dal designer Massimo Castagna.

Nei giorni scorsi una location di assoluto prestigio, la Saatchi Gallery, rinomata galleria d’arte contemporanea londinese inaugurata nel 1985, ha accolto e meravigliato oltre 700 i professionisti, designer e architetti di fama mondiale (tra cui artisti del calibro di Tom Dixon, designer britannico, direttore creativo per Habitat, una delle più importanti aziende britanniche di arredamento, che nel 2002 fondò lui stesso un’azienda che porta il suo nome, specializzata nel settore dell’illuminazione), che hanno potuto ammirare le nuove linee del progetto.

“Si tratta di un nuovo modello di cucine – spiega Emanuel Colombini, Amministratore Delegato dell’omonimo Gruppo – del tutto particolare. E’ un monolite di pietra personalizzabile e che contiene molti elementi di innovazione”.

Mentre le due parole “in” e “out” sono di facile decodificazione (“interno” ed “esterno”), molto più interessante è quello che “contiene” il progetto “K”, e soprattutto le differenze tra le due linee visto che, da fuori, “in” e “out” si presentano identiche. “Sono costruite in modo profondamente diverso – prosegue l’Amministratore Delegato – proprio in virtù delle performances necessarie alla diversa collocazione, una declinazione funzionale unica e innovativa. La versione da interno si caratterizza per la gamma dei materiali, dai metalli (ottone, peltro, acciaio) ai legni pregiati e sofisticati quali l’eucalypto, il rovere termotrattato e l’olmo di palude, che viene ricavato da cave sotterrane con un elaborato processo di recupero prima e di lavorazione poi. La ‘out’ invece vede una struttura reticolare a telaio interamente in acciaio inox”.

Entrambe le linee, prosegue Colombini, sono caratterizzate da “elementi tecnologici sofisticati come il meccanismo di apertura con funzionamento che deriva dal settore nautico, resistente anche alle intemperie, con elemento elettrico azionabile attraverso un telecomando”.

Le peculiarità però non finiscono qui. “Abbiamo lavorato molto in ricerca e sviluppo. Volevamo arrivare ad ottenere un monolite che per buona parte ‘galleggiasse’ nell’aria attraverso un gioco di sbalzi, leve e ancoraggi. Tutto il peso della cucina è concentrato in una piccolissima superficie, il blocco di pietra che forma la cucina sembra sospeso”.

Un prodotto in linea con la filosofia del brand. “Il design Rossana è perfettamente riconoscibile: linee minimaliste che accompagnano una materia ricca e calda”.

I grandi top coperchio, scorrevoli in entrambi i sensi a celare le zone di lavoro della cucina, in posizione chiusa rendono monolitico l’aspetto della cucina.

Aprendosi invece ne modificano forma e proporzioni diventando piani snack dallo sbalzo incredibile, garantito da speciali guide scorrevoli, enfatizzando ulteriormente l’effetto sbalzo delle zoccolature di sostegno.

 

UK: LA GALLERIA SAATCHI E LA BREXIT


La presentazione di “K-In” e “K-Out”, come detto, è avvenuta in uno degli “scrigni” più celebri della City. “Il nostro dealer locale, ubicato nel quartiere di Mayfair (il prestigioso flagship store Rossana di Duke Street si sviluppa su due livelli: piano terra e lower ground floor ed è dotato di un impianto di domotica grazie alla collaborazione con la VideoWorks, ndr), ha costruito una serie di relazioni e contatti sul mercato londinese. Saatchi ha dato la sua disponbilità”.

Un lavoro certosino che ha permesso al brand di entrare in un luogo che sin dalla sua apertura ha avuto un’influenza forte sul mercato e sulla produzione d’arte in Gran Bretagna. La “galleria” permetterà a Rossana di innalzare la propria posizione tra i top brand mondiali. Non a caso difatti il progetto “K” è stato posizionato al centro di percorso artistico esclusivo. Da un lato una collezione di dipinti firmati Philipp-Rudolf Humm, artista belga/tedesco di nascita e londinese d’adozione, che attraverso la sua arte neo-narrativa si impegna, con ottimi risultati, a colmare il gap tra pittura classica e moderna. Per l’occasione, ha esposto anche un’imponente stampa di dimensione 4×5 metri, raffigurante l’isola K-in K-Out come fosse un altare. Dall’altro lato, invece, lo spettacolare Virtual Reality tour of Manhattan Loft Corporation Sky Gardens featuring Rossana, un’esperienza virtuale condivisa che ha condotto gli ospiti presenti in un viaggio da un cielo immaginario sino a un ambiente virtuale, riproduzione fedele dello spazio in cui gli ospiti realmente si trovavano. Spazio che piano piano andava sgretolandosi per poi ricostruirsi in un progetto reale rappresentativo della natura stessa di Sky Gardens: un appartamento esclusivo caratterizzato dalla presenza di un suggestivo giardino pensile. Ma Londra non è solo Saatchi. E’ anche Brexit. “E’ un tema di grande attualità anche per le imprese – racconta l’AD di Colombini Group – e che fa ‘aprire’ spesso molte discussioni. Su Londra la Brexit non ha allungato ‘ombre’ che fanno preoccupare chi opera, nonostante la svalutazione della sterlina, che tra le ricadute ha avuto anche quella di innalzare i prezzi delle importazioni. La città punta a creare un rafforzamento della raccolta dei capitali esteri. Fuori da Londra invece le ricadute della Brexit si fanno sentire maggiormente”.

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