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San Marino, il futuro della Centrale del latte degli allevatori

da Redazione

“Dobbiamo ancora definire alcuni aspetti – spiega il segretario Antonella Mularoni – anche se, rispetto alle settimane passate, ci sono stati sensibili passi in avanti”.

 

di Alessandro Carli

 

Il crollo dei cornicioni della Centrale del latte della Repubblica di San Marino dei giorni scorsi, comunque già sistemati, sono la fotografia precisa dello stato di salute dell’edificio. A inizio settimana la cordata degli allevatori della Cooperativa agricola Latte Sammarinese ha consegnato alla Segreteria di Stato per il territorio il piano industriale definitivo per la gestione della Centrale del Latte, che contiene anche la relazione tecnica per gli interventi di ristrutturazione dell’immobile.

Dopo l’annuncio dei sindacati (“Se entro il 30 maggio non riceveremo risposte certe, la chiuderemo noi la Centrale”) e la consegna del progetto, l’auspicio è che la trattativa di chiuda a breve. “Dobbiamo ancora definire alcuni aspetti – spiega il segretario Antonella Mularoni – anche se, rispetto alle settimane passate, ci sono stati sensibili passi in avanti. Il Governo ha accettato di dare alla Cooperativa la gestione della Centrale. Verrà discussa anche la rinuncia alla ‘zona bianca’, attualmente vigente in Repubblica al termine di un periodo transitorio che non potrà superare i quattro anni”.

La cordata locale assumerà in organico otto dipendenti della vecchia gestione.

“Andranno certamente affrontate le condizioni di messa in sicurezza della struttura. Lo stabile è vecchio e per adeguarlo serviranno lavori importanti”.

“Come richiesto dal bando – conclude il segretario – gli oneri saranno scomputati dal canone di locazione sino a un importo massimo di 500 mila euro”.

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