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Lavoro: accordo sulle doppie imposizioni

da Redazione

Novità, almeno in casa del parafato, per i frontalieri.

Anche se non vi è ancora nulla di certo: non è stata approvata dal parlamento italiano nessuna nuova legge in materia. E’ stato pubblicato nei giorni scorsi dai valorosi colleghi di San Marino Oggi il cosiddetto protocollo aggiuntivo che va a integrare il precedente protocollo di modifica dell’accordo contro le doppie imposizioni. Il documento, lo ricordiamo, è stato, in relazione alle nuove norme europee, modificato e parafato, cioè solo firmato ma non ratificato dai parlamenti, il 25 giugno del 2009. Il Protocollo allegato alla Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le frodi fiscali era stato firmato a Roma il 21 marzo 2002. Nelle nuove disposizioni aggiuntive si interviene anche sul frontalierato. “In relazione alle disposizioni dell’Articolo 15, per quanto concerne la tassazione di lavoro dipendente dei lavoratori frontalieri residenti in Italia, i due Stati contraenti convengono di applicare il sistema di tassazione concorrente, con tassazione definitiva nello Stato di residenza. La Repubblica Italiana assoggetterà a tassazione il reddito lordo dei lavoratori frontalieri residenti in Italia conseguito nella Repubblica di San Marino con le modalità che saranno stabilite con legge ordinaria. La legge ordinaria potrà determinare una quota del reddito lordo dei lavoratori frontalieri esente da imposta in Italia”. Insomma saranno tassati in Italia i lavoratori residenti nel Belpaese e operanti a San Marino. Ma una quota di reddito potrà essere esente da imposta. Il protocollo aggiuntivo al punto due fa riferimento anche alle stabili organizzazioni: “Per quanto concerne il paragrafo 3 dell’Articolo 7, per “spese sostenute per gli scopi perseguiti dalla stabile organizzazione” si intendono le spese direttamente connesse con l’attività della stabile organizzazione”.

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