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La storia della Repubblica di San Marino attraverso le immagini di Breviglieri

da Redazione

La strenna della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS: “1950-1969 San Marino tra emancipazione e boom economico attraverso l’obiettivo di Walter Breveglieri”.

 

di Saverio Mercadante

 

Una rassegna di quasi duecento immagini che illuminano la vita in Repubblica a partire dal 1950 sino al 1969: sono la narrazione straordinaria di una San Marino in piena trasformazione sociale ed economica. Torna ancora una volta l’attesa strenna della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS, che quest’anno ha il titolo “1950-1969 San Marino tra emancipazione e boom economico attraverso l’obiettivo di Walter Breveglieri”, dopo il grande successo dello scorso anno con il volume “1957 Rovereta”, l’ultimo atto di Maria Antonietta Bonelli, raffinata intellettuale, collezionista e civil servant con pochi eguali in Repubblica. Dunque, anche quest’anno la Fondazione San Marino e la Cassa di Risparmio hanno deciso di puntare sul vasto e magnifico repertorio di scatti che Walter Breveglieri, noto fotografo bolognese, realizzò sul Titano nell’arco di quasi un ventennio. Breveglieri, infatti, era già entrato in contatto la realtà sammarinese ben prima del 1957, e continuò ad essere parte importante della sua attività ancora per molti anni. Il volume, a cura di Valentina Rossi, che ha selezionato l’immenso materiale fotografico lasciato da Walter Breveglieri, tuttora conservato dalla vedova, è diviso in quattro sezioni corredate da una breve introduzione storica e da una rassegna stampa di molti articoli de “Il Resto del Carlino”, di cui Breveglieri dal 1947 era fotografo ufficiale. Con oltre 200 mila negativi ha documentato in cinquant’anni di attività la cronaca quotidiana, gli umori, le passioni e i fatti salienti dal primo dopoguerra. Fotoreporter di enorme talento, la vita professionale di Breveglieri si intreccia con quella di molti giornalisti: Enzo Biagi, Giorgio Vecchietti, Lamberto Sechi. Sempre presente nei momenti importanti, ha saputo descrivere con straordinaria efficacia la cronaca quotidiana, unendo la capacità tecnica e la sensibilità umana: la lezione del neorealismo è certamente presente nell’opera del fotografo bolognese. Attraverso alcuni dei più importanti eventi politici sammarinesi dell’epoca e diversi episodi di costume, le fotografie offrono uno stupefacente spaccato del “come eravamo” e susciteranno certamente la curiosità dei sammarinesi: coloro che quegli anni ebbero la fortuna di viverli potranno applicarsi in un’appassionante esercizio di memoria, riconoscendo i protagonisti delle splendide immagini corali, mentre i più giovani avranno l’opportunità di vedere un mondo a loro sconosciuto, profondamente diverso dall’oggi. Il volume fotografico è stato presentato nelle settimane scorse agli Eccellentissimi Capitani Reggenti, Gabriele Gatti e Matteo Fiorini.  Domenica 4 dicembre alla sala Fondazione San Marino il volume è stato illustrato al pubblico; erano presenti Tito Masi, Presidente della Fondazione, l’editore Roberto Mugavero e Valentina Rossi, curatrice della strenna.

 

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