Home FixingEditoriali Ora che l’OCSE ha detto sì a San Marino cosa farà Tremonti?

Ora che l’OCSE ha detto sì a San Marino cosa farà Tremonti?

da Redazione

Alla fine la Repubblica di San Marino ce l’ha fatta. Ha superato l’esame dell’OCSE. E adesso cosa dirà Giulio Tremonti? Di motivi per non firmare l’accordo non ne ha proprio più.

di Loris Pironi

 

SAN MARINO – Alla fine la Repubblica di San Marino ce l’ha fatta. Ha superato l’esame dell’OCSE. È passata, alla seconda fase di valutazione, mettendosi al passo di tutti i principali Paesi. Ha dimostrato di fare sul serio in fatto di trasparenza e di scambio d’informazioni. Ha vinto la corsa contro il tempo nella stesura di leggi e normative in linea con le nuove esigenze della comunità internazionale. Lo avevamo anticipato la scorsa settimana sul nostro sito web www.sanmarinofixing.com, oggi lo possiamo confermare: davvero una bella notizia per il Titano.

Già, ma adesso cosa succederà? Questo non lo sappiamo, sappiamo però cosa dovrebbe succedere. L’Italia – ma facciamo pure nomi e cognomi, Giulio Tremonti – dovrebbe riconoscere che San Marino si è adeguato a tutte le proprie richieste (ed ha fatto molto di più, quest’estate, sua sponte, ha anche dato vita ad una legge per lo scambio automatico d’informazioni, come avevano sollecitato a gran voce gli industriali). E non ci sono più motivi per bloccare il negoziato bilaterale. Per arrivare a quella sospirata firma che farebbe comodo al Titano e alle sue aziende tanto quanto all’Italia.

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