Home Dal giornale Editoriale: “Hanno tutti la febbre da elezioni”

Editoriale: “Hanno tutti la febbre da elezioni”

da Daniele Bartolucci

Da una parte una sfilza di progetti, Decreti e conferenze stampa per sincerarsi che tutti i sammarinesi sappiano ciò che il politico di riferimento ha fatto, dall’altra i piccoli e grandi sgambetti tra alleati, sotto le bandiere di partiti che si sa già non si alleeranno più tra di loro. Sono i sintomi della cosiddetta “febbre da elezioni”, che anima un po’ tutti i partiti e i singoli politici. Non si tengono più, ormai. Non è un caso se il partito più importante nell’attuale maggioranza, la Democrazia Cristiana, che ha in Congresso le quattro Segreterie più “pesanti” in questo momento (Esteri per l’Accordo con l’UE; Finanze per gli NPL e il Bilancio dello Stato; Lavoro per i rinnovi contrattuali e l’energia; Sanità per risolvere le tante, troppe criticità dell’ISS), abbia dovuto emettere un ultimatum agli alleati (quelli di ieri, di oggi e di domani) in questi termini: “La Direzione, visto anche quanto accaduto nella scorsa seduta del Consiglio Grande e Generale, valuta quanto mai urgente chiarire se vi siano ancora reali condizioni per proseguire questa Legislatura, o sia più utile al Paese concludere questa esperienza ordinatamente, per eleggere una nuova Maggioranza ed un nuovo Governo, creando migliore governabilità ed efficacia, anche in vista dell’attuazione dell’Accordo di Associazione all’Unione Europea”. Da qui l’avvio delle consultazioni: con i partiti di maggioranza questa settimana, con quelli di opposizione la prossima (intanto il confronto con Elego prosegue a vele spiegate). Poi anche con sindacati e associazioni di categorie in funzione della stesura del programma elettorale.

Insomma, la “macchina” è partita.

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