Home Dal giornale Editoriale: se anche la Reggenza è “elettorale”

Editoriale: se anche la Reggenza è “elettorale”

da Daniele Bartolucci

L’elezione dei Capitani Reggenti, prevista come ultimo comma della seduta del Consiglio Grande e Generale è diventata a suo modo un rebus politico, quasi quanto le probabili (o improbabili) alleanze di cui si parla da mesi. Le elezioni anticipate – che sia a giugno o a settembre cambia poco, di certo non si andrà a dicembre – hanno effetti su tutto, compreso il passaggio istituzionale più alto dell’antica Repubblica, ovvero la scelta dei due Capitani Reggenti per il prossimo semestre. Un semestre particolarmente intenso, si è detto, perché arriverà quasi sicuramente la firma dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, ma anche e soprattutto perché si celebreranno le elezioni politiche. Chiaramente i Capitani Reggenti per definizione sono super partes, ma in campagna elettorale fa sempre effetto poter dire che sono espressione di questo o di quel partito. Anche per questo, proprio perché c’è di mezzo l’Accordo di Associazione – e forse anche sopra, vista l’importanza che assumerà e l’impatto che avrà sulla prossima legislatura – l’idea di una Reggenza di garanzia ha fatto breccia su più fronti. In verità si era ipotizzato anche un Governo di garanzia, al fine di traghettare San Marino da Paese terzo a Paese associato, ma la quadra era ed è quasi impossibili da trovare. Ma che si arrivasse a trovare motivi di discussione anche in ordine all’elezione della Reggenza stessa, non è proprio una bella pagina di storia. E forse, non è nemmeno un bel segnale che la politica (tutta) ha scelto di dare in questo momento. La Reggenza non è tema da campagna elettorale.

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