Home Dal giornale Editoriale: “Energia, se Rimini ci sorpassa”

Editoriale: “Energia, se Rimini ci sorpassa”

da Daniele Bartolucci

La notizia della prima Comunità Energetica Rinnovabile del Comune di Rimini, con oltre 2 mila le famiglie che vi potranno aderire, non è passata inosservata sul Monte Titano. Il motivo è molto semplice: nell’antica Repubblica di San Marino c’era la possibilità concreta di sviluppare un’idea moderna, sostenuta anche e soprattutto dal mondo imprenditoriale. Ma non si è fatto niente. C’era anche il bando per la copertura fotovoltaica di tutti i siti/tetti idonei frutto della mappatura annunciata già durante le fasi più acute della crisi degli energetici. Ma pare che anche lì non si sia fatto nulla, con le aziende arrivate prime in graduatoria che si sarebbero ritirate.

Nel frattempo la trattativa per l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea ha portato a casa il mantenimento del regime di monopolio dell’energia fino al 2030, con buona pace di quanti speravano che l’Europa portasse un’aria di liberalizzazione.
C’è invero il tentativo – almeno questo si spera vada in porto – di investire in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili già esistenti o in fase di realizzazione all’estero (pare non solo in Italia).

Ma il tema degli energetici è ancora tutto da risolvere. Mancano impianti in territorio, ma nessuno pare curarsene: non c’è nemmeno il depuratore e ogni tipo di rifiuto va smaltito fuori confine, portato – pagando – di fatto in quegli impianti che poi li usano per produrre energia e magari rivenderla a San Marino.
E intanto a Rimini, il Comune – non uno Stato – si fa la sua Comunità Energetica che avrà una potenza complessiva installata pari a 1,75 Megawatt. Magari San Marino si “allaccia” lì.

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