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Un ponte tra USA e Italia per cervelli in movimento

da Redazione

“Bridges to Italy”: le idee innovative attraversano l’Oceano Atlantico.

di Saverio Mercadante

 

Ancora dagli Stati Uniti un ponte tecnologico con l’Italia. “Bridges to Italy”, è un’associazione no profit nata in California, paradiso dell’high tech. Fondata da Bianca Dellepiane, l’associazione punta sul territorio che da cinquant’anni sarebbe dovuto diventare la grande California italiana: il Sud Italia. Vuole fermare la costante emorragia di talenti, spesso giovani, preparati, che espatriano portando il loro know how in giro per il mondo senza poi riportarlo indietro. Bridges to Italy (BTI) è un’associazione no-profit di business internazionale fondata nel 2007 a Los Angeles: riunisce imprenditori, ricercatori e Venture Capitalist americani accomunati dalla volontà di avvicinarsi all’Italia per condividere nuovi progetti, idee e strategie di business nei settori tecnologici “di punta”: biotecnologie ,nanotecnologie, ICT, energie rinnovabili, nei quali l’Italia spesso rivela vere e proprie nicchie di eccellenza. Bridges to Italy ha una presenza WEB 2.0 integrata con un social network che raggruppa oltre 850 membri e i canali social di Twitter e Facebook. Bridges to Italy nel 2010 ha deciso di completare il percorso di avvicinamento tra Italia e Stati Uniti con una sede nel Sud Italia, che potesse diventare non solo un punto di riferimento per organizzare al meglio le attività istituzionali dell’Associazione in loco ma anche uno strumento efficace di collegamento tra i settori tecnologicamente avanzati del Mezzogiorno e la California. Per questo l’associazione ha lanciato “Cervelli in movimento”, un tentativo di mettere in contatto gli USA con la loro capacità imprenditoriale e l’Italia con le sue energie, che molto spesso non vengono valorizzate a dovere. Lo ha annunciato dalla California, l’ha poi rilanciato in ottobre proprio dalla sede di Rende, in provincia di Cosenza: uno dei tanti territori di emigrazione storica ed oggi di fuga dei talenti. Imparare dai migliori professionisti internazionali dell’high tech come far nascere e crescere una propria ‘start up’ ad alto contenuto tecnologico. Acquisire, dal sistema economico ‘per eccellenza’ che ha fatto dell’high tech il motore del proprio successo, gli strumenti per imparare a sviluppare anche nel proprio Paese idee imprenditoriali innovative. E perché no, volare in California per realizzare il proprio sogno di ultima generazione in partnership con imprenditori e investitori USA. Sono questi gli obiettivi del programma di executive training avanzato “Cervelli in Movimento”, che ha chiuso il bando di concorso il 20 dicembre. Hanno potuto partecipare a ‘Cervelli in Movimento’ giovani residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna con idee innovative o autori di brevetti nei settori delle bio e nanotecnologie, delle energie rinnovabili e dell’information technology: l’obiettivo è quello di stimolare l‘imprenditorialità tecnico-scientifica dei migliori talenti del meridione fornendo loro gli strumenti operativi e concettuali per raggiungere quella maturità tecnologica tale da renderli competitivi a livello internazionale e favorire significative ricadute in termini di sviluppo economico delle regioni del Sud. Come? Innanzitutto attraverso un percorso di formazione avanzata con modalità miste face-to-face e distance-e-learning e alla presenza di esperti italiani e americani, volto alla condivisione delle migliori esperienze e metodologie statunitensi per la commercializzazione di tecnologie innovative. A questo si aggiunge poi la possibilità, per le migliori tre idee imprenditoriali selezionate da una giuria di esperti Italia-USA (presieduta dall’astrofisica di fama internazionale Sandra Savaglio, calabrese di origine) di concorrere all’assegnazione dell’Award finale: parziale incubazione della propria idea di impresa direttamente negli Stati Uniti, compresa la possibilità di presentarsi a potenziali investitori / partner, e l’organizzazione di occasioni di networking e coaching mirato. “Quando abbiamo intrapreso l’avventura italiana di Bridges to Italy aprendo una sede in Calabria, ci siamo chiesti quale valore aggiunto avremmo potuto offrire ai tanti, brillanti giovani ricercatori del Sud che spesso – per la carenza di strutture o per la generale mancanza di politiche di sostegno all’innovazione – non riescono a portare a termine idee e progetti davvero meritevoli sotto il profilo scientifico”, ha affermato la presidente e fondatrice di Bridges to Italy Bianca Dellepiane. “Il programma ‘Cervelli in Movimento’ vuole offrire qualcosa che nessun corso universitario o competizione di idee imprenditoriali può dare: un confronto aperto con i soggetti internazionali maggiormente all’avanguardia in ambito high-tech, che permetta di assorbire e trasferire nel proprio contesto gli strumenti, i modelli e le metodologie che negli States hanno contribuito a creare un sistema economico di successo”.

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