Home FixingFixing Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni: la carpa

Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni: la carpa

da Redazione

Predilige alghe e vegetazione sommersa, ma la sua voracità la porta ad essere preda facile, anche con il comune bigattino.

amur

 

 

di Daniele Bartolucci

 

La Carpa erbivora è originaria dei grandi fiumi dell’Asia Orientale, fra lo Chang Jiang e l’Amur, da cui prende il nome volgare. Ed è proprio per i pescatori che questo potente pesce è stato introdotto anche in Italia negli ultimi decenni. La conseguenza diretta è l’incapacità di riprodursi negli ambienti acquatici nostrani, per cui quelle presenti sono frutto solo del periodico rilascio dagli allevamenti. Se la riproduzione è un fattore negativo, non lo è l’alimentazione: un esemplare adulto può ingerire fino al 50% del proprio peso e visto che può superare abbondantemente i 10 chili, è facile intuire di quanto si stia parlando. Predilige alghe e vegetazione sommersa, ma la sua voracità la porta ad essere preda facile, anche con il comune bigattino. Preferibilmente con esche in movimento e staccate dal fondo. Questo pesce accelera la propria attività in primavera-estate ed è una delle prede preferite nelle competizioni, regalando soddisfazioni ai pescatori che le cacciano a galla La facilità con cui abboccano le Amur staccando l’esca dal fondo, non a caso, ha portato molti gestori a limitare il valore garistico tra i 2 e i 3 chili a esemplare, indipendentemente da quanto pesino realmente. Per cui, ogni pescatore ha di fronte una scelta: puntare alle affamate erbivore, pur sapendo di perderci in termini di peso a fine gara, oppure insidiare gli altri pesci, più difficili, ma, una volta nella nassa, dalla qualità più elevata.

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