Home FixingFixing Il nuovo Congresso di Stato: sette sfide per sette Segretari

Il nuovo Congresso di Stato: sette sfide per sette Segretari

da Redazione

Ufficializzata la nuova squadra di Governo: accorpate deleghe omogenee per aumentare coordinamento ed efficacia delle riforme che Adesso.sm ha messo nel programma.

 DSC1493 

 

di Daniele Bartolucci

 

Sette Segretari di Stato. Inizia dunque con una prima promessa mantenuta la legislatura targata Adesso.sm, che con questa mossa ha già indicato la strada che vuole percorrere: semplificazione, ottimizzazione e coordinamento. L’accorpamento delle Segreterie infatti significa soprattutto questo, ma anche molto altro. L’idea di abbinare funzioni e deleghe omogenee (Lavoro e Industria, ma anche Turismo e Ambiente), per la coalizione vincitrice delle elezioni anticipate, dovrebbe permettere di costruire le riforme necessarie in maniera più efficace, partendo dal presupposto che mettendo sotto lo stesso “tetto” più settori, il quadro risulti meno frammentato e più coordinato. Quell’integrazione e interazione che spesso è mancata, quindi , potrebbe finalmente ritrovarsi nella nuova strutturazione delle Segreterie di Stato. Poi ci sono le persone, anche se nelle premesse, tutti hanno rimarcato che lavoreranno assieme, “di squadra”. Ecco i nuovi Segretari in pectore e le deleghe assegnate.


Nicola Renzi: Affari Esteri, gli Affari Politici e Giustizia.


Guerrino Zanotti: Affari Interni, Funzione Pubblica, Rapporti con le Giunte di Castello, Semplificazione normativa, Affari Istituzionali e delega alla Pace.


Simone Celli: Finanze e Bilancio, Poste, Trasporti e Programmazione Economica.


Andrea Zafferani: Industria, Artigianato e Commercio, Lavoro, cooperazione e Telecomunicazioni.


Augusto Michelotti: Territorio e Ambiente, Agricoltura, Turismo, Protezione Civile, Rapporti con l’A.A.S.L.P e Politiche Giovanili.


Franco Santi: Sanità e Sicurezza Sociale, Pari Opportunità, Previdenza e Affari Sociali.


Marco Podeschi: Istruzione e Cultura e Università, Ricerca, Informazione, Sport, Innovazione tecnologica e Rapporti con l’A.A.S.S.

 

Per ognuno di loro abbiamo ipotizzato un piano di lavoro: sfide importanti e problemi da risolvere. Problemi vecchi e nuovi, che nel programma elettorale venivano sollevati. Ora è il momento di attuare le soluzioni.

 

RENZI: INTEGRARE SAN MARINO IN EUROPA

Nicola Renzi guiderà la Segreteria agli Esteri, ciò significa soprattutto Italia ed Europa, con un occhio però agli Stati Uniti, dove c’è un nuovo Presidente, Trump, con cui discutere degli accordi che i cittadini con doppia cittadinanza aspettano da anni: non sarà facile. Discorso diverso invece per l’Italia, dove il suo omologo sarà a quanto pare Alfano, vicino a San Marino per diversi motivi, tra cui anche l’appartenenza al proprio partito di Sergio Pizzolante, che, insieme a Tiziano Arlotti (Pd, quindi anche lui al governo), rappresenta un canale diplomatico consolidato da tempo. Con l’Italia le questioni aperte sono diverse, ma il clima sembra essersi rasserenato rispetto agli anni della black list. Discorso aperto, invece, con l’Europa. San Marino ha avviato le trattative per un accordo di associazione e su quel tavolo può giocarsi buona parte del suo futuro. Un tavolo a cui Renzi dovrà spingere fortissimo sulle peculiarità sammarinesi per non venire schiacciato dalle richieste della Commissione Europea sulle quattro libertà fondamentali. Una trattativa, insomma, con l’obiettivo di permettere a cittadini e imprese del Titano di muoversi e operare senza barriere nel mercato unico di riferimento (da solo oltre il 93% dell’interscambio commerciale), senza rinunciare alla propria sovranità.

 

PODESCHI: LA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ

La Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura e Università, Ricerca, con l’arrivo di Marco Podeschi, si arricchisce di deleghe importanti, come l’Informazione, lo Sport, l’Innovazione tecnologica e i Rapporti con l’A.A.S.S. Forse quest’ultima stona un poco con le altre deleghe, ma Podeschi (già presidente dell’Azienda dei servizi) l’ha resa “omogenea” da tempo, quando presentò il suo progetto di mobilità sostenibile: al tempo era all’opposizione, ora è al governo e questo tema è in cima alle priorità di Adesso.sm, quindi si può star certi che andrà fino in fondo. Non solo auto elettriche, però, perché con la delega all’innovazione tecnologica ci si aspetta molto da questa Segreteria, anche se bisognerà capire come si muoverà il nuovo Governo sul Parco Scientifico e Tecnologico, su cui c’è più di una riserva. Interessante anche l’Informazione – e qui Podeschi è tra i pochi ad averne le competenze – stante la difficile gestazione dell’Autorità (il presidente è dimissionario) e dell’applicazione della Legge, che anche l’ex Segretario Belluzzi avrebbe voluto modificare. Infine, ma è la parte più importante, scuola e Università: su questo fronte San Marino può e deve investire tantissimo, ne va del proprio futuro. Una bella e complessa sfida anche questa, non c’è che dire.

 

ZAFFERANI: PIÙ IMPRESE E MERCATO DEL LAVORO

Andrea Zafferani guiderà la “super Segreteria economica”, che assorbe sia quella all’Industria, l’Artigianato e il Commercio, ma anche quella al Lavoro, con le deleghe di peso della Cooperazione e le Telecomunicazioni. Al di là dell’elenco, però, è anche vero che queste deleghe sono tra loro omogenee e integrate e forse questa riorganizzaizone avrà davvero il vantaggio di essere una ottimizzazione dei lavori. E di velocizzare e concretizzare queste azioni ce n’è davvero un gran bisogno. I numeri della disoccupazione continuano a preoccupare, così come il fatto che in questi dati si celino dei possibili “sprechi” e sicuramente dei disincentivi a trovare un lavoro. Civico 10 non ha mai fatto mistero di queste perplessità e ha sempre sostenuto l’introduzione dell’ISEE, cosa poi ribadita anche nel programma di Adesso.sm, quindi Zafferani vorrà intervenire sul mercato del lavoro, certo, ma anche sugli ammortizzatori sociali. Una sfida enorme, insomma. Stessa cosa sull’Industria, dove da tempo si attendono riforme per lo sviluppo veramente incisive e lungimiranti: l’obiettivo è quello di valorizzare le imprese già esistenti, e di attrarne di nuove. Lo sportello unico per le imprese e l’agenzia per lo sviluppo economico, priorità del programma, vanno in questa direzione.

 

SANTI: DUE BINARI, OSPEDALE E PENSIONI

Sanità e Previdenza: sarà questa la Segreteria di Stato di Franco Santi, che avrà anche le deleghe alle Pari Opportunità (in un Governo di soli uomini qualche riflessione andrà fatta) e Affari Sociali. Da una parte la sanità vera e propria, quindi, con la difesa dei servizi oggi all’eccellenza e la creazione di una rete con le realtà limitrofe (l’Area Vasta romagnola, in primis) per dare ai sammarinesi la qualità migliore, sempre e comunque. In tal senso la prima mossa sarà dare corso al famoso odg votato in Consiglio, per cui i tre Direttori verranno sostituiti quasi sicuramente appena si insedierà il nuovo Congresso di Stato. Oltre a questo la Segreteria verrà spostata fuori dall’Ospedale, per non mischiare politica e amministrazione, hanno detto in campagna elettorale. Poi c’è la questione pensioni: il sistema previdenziale sammarinese, anche alla luce dell’aumento dell’aspettativa di vita, è entrato ormai in crisi e urgono correttivi, tanto che nel 2016 doveva arrivare l’ennesima riforma. Non è arrivata e i conti sono deteriorati ancora. Occorre rivedere l’impianto del sistema retributivo, ormai l’hanno confermato tutti, ma soprattutto Civico 10, il movimento proprio di Santi, che sul tema ha avanzato diverse proposte. I tempi stringono e sarà anche questa una delle prime cose che farà Santi.


CELLI: BANCHE E CONTI PUBBLICI

Simone Celli guiderà la Segreteria di Stato per le Finanze e Bilancio, Poste,Trasporti, e Programmazione Economica. Una Segreteria di “peso”, quindi, per l’ex segretario del Ps, con una doppia sfida che lo vedrà impegnato fin dal primo giorno di mandato: il Bilancio dello Stato e la risoluzione dei problemi del sistema bancario. I tempi qui sono strettissimi: a febbraio arriva il Fondo Monetario e bisognerà essere a posto. Ma se per il Bilancio (si veda il box a alato) i problemi si chiamano come sempre liquidità e debito, per le banche l’ostacolo principale è rappresentato da una sigla che oramai è entrata nel linguaggio comune: NPL. I famosi crediti non performanti necessitano di una soluzione “di sistema”, come si dice in questi casi e Celli dovrà gestire questo passaggio, delicatissimo. Di certo si sa che come coalizione sosterranno l’Asset Quality Review (AQR) per valutare lo stato dei crediti, ma non saranno teneri nell’evidenziare eventuali responsabilità dei management. Anche si trattasse di Cassa di Risparmio, anzi, sulla più antica banca del Paese hanno le idee chiare: lo Stato detiene una quota importande dell’istituto ed è legittimo chiedere una equa riproporzione delle quote anche nella governance. Come chiede il Fondo Monetario già da diversi anni: quindi già entro febbraio?

 

MICHELOTTI: NUOVO PRG E OPERE PUBBLICHE

Anche Augusto Michelotti avrà l’onore di guidare una super Segreteria che mette insieme, per la prima volta, Territorio e Turismo, oltre ad Ambiente, Agricoltura, Protezione Civile, Rapporti con l’A.A.S.L.P e Politiche Giovanili. Territorio e Turismo vanno a braccetto nel programma di Adesso.sm, non tanto per il discorso nuovo PRG, che comunque c’è, ma perché la coalizione punta a valorizzare anche nuovi “turismi”, tra cui quelli naturalistici e storici, motivo per cui il territorio (con la t minuscola) diventa esso stesso un asset turistico. L’altro aspetto è la green economy, su cui il programma sottoscritto anche da Michelotti punta tantissimo. Senza dimenticare il vero banco di prova di questo esecutivo: il nuovo Prg. L’incarico all’archistar Stefano Boeri, del resto, è un risultato del precedente Segretario Antonella Mularoni, che fa parte della “squadra” anche se non candidata, quindi si tratta di agire in continuità e dare, finalmente, dopo oltre 24 anni, un nuovo Piano Regolatore, che avvii anche il riordino delle are industriali, commerciali e di servizi e (d’accordo con l’Aaslp, appunto) getti le basi per un piano di riorganizzazione della viabilità e messa in sicurezza della superstrada, ma anche un piano delle grandi opere, da realizzare – hanno annunciato – in sinergia con il privato.

 

ZANOTTI: PA “VOLANO” E MENO BUROCRAZIA

Affidata a Guerrino Zanotti la Segreteria di Stato per gli Affari Interni, Funzione Pubblica, Rapporti con le Giunte di Castello, Semplificazione normativa, Affari Istituzionali e delega alla Pace. Come annunciato in campagna elettorale, la sfida sarà duplice anche per Zanotti: la prima sul piano legislativo, ovvero di semplificare il quadro normativo (testi unici soprattutto), e di abbattere la burocrazia senza se e senza ma. Magari d’accordo con le Finanze, per dare anche un po’ di concretezza alla spending review? Dall’altra parte, c’è appunto la P.A., che significa servizi, ma soprattutto dipendenti. Il “Fabbisogno” siglato dal Governo uscente non piace ad Adesso.sm, che sicuramente metterà mano al voluminoso numero di dipendenti pubblici che da anni fa aumentare le spese correnti. La sfida è quello di rendere la Pa più efficiente, un “volano” per il Paese. Per farlo, nel programma elettorale sono state ipotizzate molte azioni, come quella di livellare l’orario di lavoro con quello del privato, quindi al pomeriggio e anche al sabato mattina (e già questa è una rivoluzione). Poi c’è la questione del contrato: l’obiettivo dichiarato, infatti, è attuare una progressiva uniformazione del contratto pubblico ai trattamenti normativi e retributivi del privato.

 

PRIMA SFIDA: LEGGE DI BILANCIO

I tempi stringono sempre, ma in questo caso sono veramente stretti per il nuovo Governo sammarinese. Ovviamente sarebbe stato lo stesso per la coalizione uscita sconfitta dal ballottaggio, ma Adesso.sm ha un ulteriore svantaggio: il governo uscente aveva infatti già predisposto la propria Legge di Bilancio, poi abbandonata per via delle elezioni. Un lavoro che, in parte, ha ancora un grande valore e infatti Adesso.sm l’ha subito evidenziato, convocando d’urgenza anche le opposizioni per arrivare con un testo definito già nel prossimo Consiglio Grande e Generale del 19-20 dicembre. Testo che in effetti è già pubblicato agli atti del Consiglio e che contiene tutte le azioni per evitare – se approvato entro l’anno – l’esercizio provvisorio. Ovviamente non ci sono tantissime idee nuove, perché non c’era tempo per incastrarle con le coperture o per studiare le dinamiche del bilancio dello Stato e degli Enti pubblici (come i trasferimenti necessari al funzionamento degli stessi, a partire dall’ISS de l’Azienda dei Servizi), ma già si nota la mano della nuova maggioranza: viene affrontata la questione della responsabilità del management delle banche, ad esempio. Un tema caldissimo su cui Adesso.sm ha annunciato di voler andare fino in fondo, prima con l’Asset Quality Review, poi che la verifica delle responsabilità – appunto – di chi ha sbagliato. Inoltre vengono indicati due progetti a cui questa coalizione tiene in maniera particolare, come la mobilità sostenibile (articolo 18) e le telecomunicazioni. In un articolo ad hoc, il 42, viene infatti formalizzata l’idea di gestire in maniera più efficace le frequenze radioelettiche: “Tenuto conto che le frequenze radioelettriche “, si legge nel testo che andrà in prima lettura salvo emendamenti, “sono una risorsa estremamente importante per lo sviluppo dei nuovi servizi di telecomunicazioni, il Congresso di Stato è delegato a disciplinarne l’utilizzo in termini di razionalizzazione e corretta valorizzazione economica. Con apposito decreto delegato è regolamentato l’uso delle frequenze radioelettriche per l’espletamento dei servizi mobili, compresi quelli di ultima generazione da parte degli operatori concessionari di telecomunicazioni di cui alla Legge 28 marzo 1988 n. 57 “Disciplina dei servizi di telecomunicazioni”. Il Decreto Delegato definisce altresì un tariffario generale delle frequenze radioelettriche che diverrà il “Listino dei costi delle frequenze radioelettriche”. C’è ovviamente anche molto altro, come ad esempio l’introduzione dell’ISEE, la volontà di portare in Aula entro giugno una riforma del sistema pensionistico. Ma è anche vero che i tempi tecnici erano e sono stati sfruttati soprattutto per mantenere in moto il motore della macchina statale senza troppi stravolgimenti. L’azione vera e propria del nuovo Governo – che comunque fino almeno al 28 dicembre, pare, quando giureranno i Segretari di Stato, non sarà operativo – si vedrà solo nei prossimi mesi, probabilmente entro marzo, quando si potrà già intervenire sulla Legge di Bilancio per inserirvi tutti i progetti e le modifiche che la coalizione Adesso.sm ha promesso in campagna elettorale. Ovviamente bisogna tenere conto anche di un altro aspetto: a febbraio arriva il Fondo Monetario Internazionale . I conti saranno a posto? Le richieste perorate ormai da diversi anni, saranno soddisfatte? Al nuovo Governo restano pochissime settimane, quindi, per “sistemare” anche queste cose e presentarsi al meglio al primo importante tavolo di confronto con un organismo internazionale come il FMI. Nel frattempo, non va dimenticato un passaggio epocale per San Marino ma anche per il mondo intero: il 1 gennaio 2017 segna infatti la fine del segreto bancario, con l’avvento dello scambio automatico di informazioni tra i Paesi virtuosi. E San Marino, questa volta, è dalla parte giusta.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento