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Masdar, in arrivo la prima città al 100% ecosostenibile

da Redazione

Verso l’addio al petrolio: si prepara per primo chi ne ha di più, Abu Dhabi. Foster+Partners ha progettato una metropoli totalmente “green”.

 

di Marco Grandoni

 

Il petrolio è in fase di esaurimento e chi ne ha la consapevolezza più grande avendolo in casa si sta buttando sulle energie rinnovabili per dominare ancora a livello mondiale il settore dell’energia se non altro a livello di know how.

Ecco l’arrivo della prima città 100% ecosostenibile. L’incarico di progettare la città del futuro è stata affidata al prestigioso studio di architettura londinese Foster+Partners. Il prototipo verrà costruito su un’area di 6 km quadrati e a 30 km di distanza da Abu Dhabi.

La metropoli sarà totalmente ecologica, utilizzerà sistemi fotovoltaici, e sistemi eolici per produrre l’energia necessaria. I rifiuti riciclati verranno per il 99%; più della metà delle risorse idriche sarà rifiltrata e reinserita nella rete, compresa l’acqua piovana, che sarà raccolta e depurata.

Le auto a benzina non potranno circolare: per gli spostamenti ci si affiderà a navette pubbliche elettriche che svolgeranno più di 150.000 itinerari al giorno, oppure taxi elettrici e per le brevi distanze le biciclette.

All’interno della città ogni cittadino avrà un piano dei consumi: per la precisione gli verranno concessi 30 kw di elettricità e 80 litri di acqua, ovvero il giusto dosaggio per combattere i consumi.

A Masdar sarà presente anche un numero eccezionale di centri di ricerca e formazione, oltre a società di finanziamento e commercializzazione specializzate nel settore. Inoltre verranno creati campi di coltivazione e piantagioni sperimentali. Il progetto sarà completato nel 2016. Da quel momento i primi 50.000 abitanti potranno cominciare a vivere all’interno della eco città.

A Masdar sarà presente anche un numero eccezionale di centri di ricerca e formazione, oltre a società di finanziamento e commercializzazione specializzate nel settore. Come l’avveniristico Masdar Institute of Science and Technology, polo universitario realizzato in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology e dedicato esclusivamente allo studio e alla ricerca nel campo delle energie rinnovabili. Anche General Electric, insieme a BP, Royal Dutch Shell, Mitsubishi, Rolls-Royce, Total S.A., Mitsui, Fiat, e la tedesca Conergy, è un partner strategico nel progetto Masdar City: qui costruirà il suo primo centro Ecomagination, che si concentrerà sulla promozione di soluzioni di business sostenibile che sostenga lo sviluppo e la diffusione di nuove tecnologie e innovative.

“In realtà, tutto ciò che è una normale automobile è stato eliminato – ha spiegato Scott McGuigan del CH2M Hill, una delle aziende impiegate nella costruzione di Masdar City – la nostra soluzione riguarda un semplice veicolo per sei passeggeri, progettato come un’automobile, ma, ovviamente, è alimentato da energia solare con batterie”.

Qualcosa intanto si muove. Anzi: è già stato inaugurato. E’ il Masdar Institute Campus, istituto di ricerca dedicato alla sostenibilità. Interamente alimentato da energia solare rinnovabile, sarà banco di prova per le tecnologie sostenibili da sperimentare nella realizzazione dei futuri edifici di Masdar City.

“Molti hanno sognato il progetto utopistico di una città alimentata da energia solare. L’inaugurazione ufficiale del Masdar Institute Campus a Masdar City – ha commentato Norman Foster – è la prima realizzazione di una simile ricerca. Qui la comunità studentesca, lavorando e vivendo nei dedicati alloggi, è già operativa. Questa comunità, indipendente da qualsiasi rete, sviluppa un surplus di energia pari al 60% in più dei propri fabbisogni energetici, e raccoglie le acque di scolo per il loro riciclo. E’ un audace esperimento che cambierà e si evolverà nel tempo”.

L’accesso al Masdar Insitute avviene attraverso 10 Personal Rapid Transit (PRT), automobili realizzate come progetto pilota per gli spostamenti dal perimetro della città sino al livello interrato del campus.

A stretto giro di posta, anche la Cina sta meditando su un progetto ecosostenibile simile a quello in cantiere negli Emirati Arabi. Il Dragone, grande paese in via di sviluppo ma con il tasso di inquinamento proibitivo, cerca di sdebitarsi dando alla luce 400 nuove città interamente ecologiche. Il progetto sta nascendo proprio in questo periodo: la prima città creata sarà Dongtan, che si svilupperà su una area di 630 ettari. La città sarà in grado di accogliere 500.000 abitanti, concentrata attorno al canale sud del Fiume Giallo Yung Tze, e sarà collegata a Shanghai proprio grazie ad un nuovo ponte di futura costruzione

La città sarà ricca di spazi verdi pubblici, hotel, alberghi, teatri, centri commerciali e il nuovo porto di Dongtan. I trasporti avverranno attraverso auto elettriche e i canali del fiume, mentre per quanto riguarda l’energia, la città utilizzerà tutte le tecnologie per generare energia in modo pulito, come ad esempio attraverso il fotovoltaico, l’eolico.

Il progetto, tra le altre cose, prevede anche la creazione di una centrale a biomassa mentre i rifiuti, riciclati adeguatamente, serviranno da concime per l’agricoltura.

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