Home FixingFixing Frontalieri, è quasi fatta per la franchigia. Ma tenete le dita incrociate sino all’ultimo

Frontalieri, è quasi fatta per la franchigia. Ma tenete le dita incrociate sino all’ultimo

da Redazione

I lavoratori frontalieri impegnati a San Marino tengano incrociate le dita. Sino all’approvazione finale al Senato del Decreto Milleproroghe. Intanto la blindatura del provvedimento alla Camera ha finora salvato la franchigia in parte erosa.

SAN MARINO – I lavoratori frontalieri impegnati a San Marino tengano incrociate le dita. Sino all’approvazione finale al Senato del Decreto Milleproroghe. E già che ci sono, si facciano prestare altre dita da incrociare da parte dei famigliari e magari da qualche amico, la scaramanzia non è mai troppa. Diciamo questo perché sino a che l’ultimo passaggio non sarà completato, per la franchigia purtroppo non c’è niente di scontato.

Al momento di andare in stampa con il nostro settimanale e con questo articolo – era mercoledì – infatti rumors provenienti da Roma lasciavano intuire un percorso ancora travagliato. Mancava infatti una copertura congrua sulla questione delle pensioni, dunque il governo dei tecnici e dei professori aveva suggerito di risolvere il problema cancellando il provvedimento. La notizia non è rimbalzata sui media che raccontano quotidianamente l’evolversi della vicenda, ma a quanto risulta il parere negativo alla franchigia da parte del Governo Monti era stato avanzato dopo il parere della Ragioneria dello Stato.

In questo contesto da tregenda va rimarcato l’impegno quotidiano, costante, dei parlamentari riminesi Elisa Marchioni (Pd) e Sergio Pizzolante (Pdl), che al pari di quelli delle altre zone in cui gravitano lavoratori frontalieri (Ventimiglia, verso il Principato di Monaco) sono in trincea e non avranno requie sino a che la partita non sarà definitivamente chiusa. In un modo o nell’altro.

Insomma, come abbiamo già avuto modo di ripetere nel numero scorso del nostro settimanale e nella nostra edizione on line www.sanmarinofixing.com, l’essere riusciti ad inserire un emendamento al Milleproroghe per la reintroduzione della franchigia anche per il 2012 non è certo la conclusione del cammino, al limite solo un traguardo volante. E chi ne parla come di un risultato acquisito, purtroppo, sottovaluta i risvolti di una simile votazione in un simile momento.

 

Elisa Marchioni: Un voto sofferto

La conferma di tutto questo, da Roma, arriva da Elisa Marchioni. “Di certo c’è che la proroga della franchigia è uscita come emendamento al termine di una trattativa molto travagliata, e sino all’ultimo non potremo cantar vittoria. Si preannuncia infatti un voto molto sofferto in aula”. Prima di arrivare alla soluzione proposta, ovvero di una franchigia ridotta a 6.700 euro dagli 8 mila iniziali, si erano fatte ipotesi una peggio dell’altra: il dimezzamento rispetto al passato (4 mila euro) o addirittura il taglio netto. “Stiamo lottando col coltello tra i denti”, conclude l’Onorevole riminese del PD, “quello che possiamo garantire è che faremo tutti gli sforzi per portare a casa il risultato”.

Poi è arrivata l’imposizione della fiducia e, come potete leggere CLICCANDO QUI alla fine il provvedimento è passato in toto alla Camera.

 

Il tetto che scende fino ai 6.700 euro

Aspettando l’approvazione definitiva del Milleproroghe, una riflessione va fatta sul tetto della franchigia. Da dieci anni è fermo a 8 mila euro, con una rivalutazione normale lo si sarebbe dovuto portare almeno a quota 10 mila. Ricordiamo, con un amaro sorriso, dichiarazioni di parlamentari che negli anni promettevano l’impegno di portare la franchigia non solo a 10 mila ma addirittura a quota 12 mila, che definivano la più congrua per i lavoratori. Dieci o 12 mila, altro che Everest, insomma. Peccato che i conti pubblici italiani siano più da Fossa delle Marianne e così, pur salvando la copertura di altri provvedimenti si sta facendo fatica a trovare la copertura per la franchigia dei frontalieri (48 milioni per la quota 8 mila euro ai circa 15 mila frontalieri totali impiegati tra San Marino e Principato di Monaco).

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento